Semplici consigli per una cucina eco-friendly
Piccoli consigli per rendere la cucina più eco-friendly e ridurre i consumi, dai materiali impiegati per le piastrelle alla classe energetica del freezer.
L’attenzione all’ambiente passa anche per la casa, soprattutto per la cucina. È infatti il luogo dell’abitazione dove avvengono i maggiori consumi, per via dei numerosi elettrodomestici sempre accesi, e dove si utilizzato le sostanze maggiormente inquinanti, come i detergenti. Ma proprio la cucina può diventare l’ambiente più ecologico della casa.
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Sono molte le idee che possono aiutare a ridurre l’impatto ambientale della propria cucina, a partire dalla sua struttura fino ad arrivare alle regole di consumo consapevole. Non si tratta di interventi impegnativi o di stravolgimenti completi della propria abitazione, bensì di accorgimenti – anche apparentemente banali – dai grandi risultati.
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- Pavimenti: il pavimento della cucina deve essere duraturo e facilmente lavabile, essendo soggetto a qualsiasi tipo di sporco. Per essere anche amico dell’ambiente, però, non basta installare della ceramica qualunque: bisogna scegliere quei materiali che assicurano la minore dispersione del calore. Ottimo sarà quindi il cotto, il legno semi grezzo purché proveniente da progetti di reimpianto degli alberi tagliati e il linoleum ecocompatibile, prodotto con materiali riciclati e riciclabili;
- Piani d’appoggio: un bel piano di marmo in cucina è piacevole alla vista e molto duraturo, ma non è forse la soluzione migliore per l’ambiente date cave e scavi per la sua estrazione. In commercio però esiste un materiale resistentissimo, l’IceStone, creato al 100% da vetro riciclato: è molto bello da vedere e dura davvero per decenni senza mai graffiarsi;
- Mobili e armadietti: i mobili della cucina dovrebbero essere sempre in legno, prodotto a impatto zero, anziché in plastica o altri materiali sintetici. I ripiani utilizzati per gli alimenti, infine, dovrebbero essere prodotti senza formaldeide ed eventuali pitture o laccature dovrebbero essere a base d’acqua;
- Lavandini e rubinetti: per i lavandini si può optare per le normali soluzioni in acciaio o ceramica, per i rubinetti sarebbe meglio installare bocche con regolazione della pressione e del flusso, per ridurre al minimo gli sprechi d’acqua;
- Piastrelle a muro: ottime, e bellissime da vedere, sono le piastrelle a muro in vetro riciclato. Molto più originali delle soluzioni in ceramica, risultano durature e facilmente lavabili;
- Finestre e luci: qualora fosse possibile, installare delle finestre a doppio vetro per evitare fughe inutili di calore, magari con aperture molto ampie per garantire l’entrata della luce naturale. Le luci elettriche dovrebbero essere a bassissimo consumo: si prediligano quelle al LED;
- Fornelli e forno: la scelta tra elettrico o a gas per il fornello è indifferente, purché siano entrambi ottimizzati per ridurre i consumi. Ad esempio, le piastre elettriche a induzione elettromagnetica consumano la metà dell’energia rispetto alle soluzioni classiche. Per il forno a microonde, inoltre, ci si preoccupi che la classe di consumo sia almeno la A;
- Frigorifero e freezer: frigorifero e freezer sono due degli elettrodomestici che consumano più energia elettrica in tutta la casa. Si scelgano allora soluzioni ad altissima classe energetica e non si esageri in fatto di temperatura: 4-5 gradi per il frigorifero, non più di -18 per il freezer. Si gestisca sapientemente anche l’abitudine all’apertura: meno lo sportello viene aperto, meno si consuma;
- Lavastoviglie: la lavastoviglie è un altro di quegli elettrodomestici, insieme alla lavatrice, decisamente famelici in fatto di energia. La classe energetica va sempre scelta con sapienza e, quando possibile, meglio optare per il lavaggio a mano. Attenzione però all’acqua corrente: mantenerla sempre aperta porta a sprechi maggiori rispetto all’utilizzo della macchina;
- Elettrodomestici vari: frullatore, minipimer, tostapane e chi più ne ha più ne metta. Tutti questi strumenti devono essere utilizzati solo quando realmente necessario e devono essere scollegati dalla rete quando non più in uso, per evitare l’inutile consumo dello stand-by;
- Accessori: dalle ciotole alle tazze, dai tessuti agli strofinacci, in fatto di accessori ci si può davvero sbizzarrire. Il consiglio è ovviamente di dotarsi di prodotti provenienti dal riciclo o comunque riciclabili, come il vetro, e di evitare accuratamente plastica e i suoi derivati. Si rifiuti, infine, il ricorso a bicchieri, stoviglie, piatti e contenitori monouso;
- Pulizia: ci si affidi solamente a detergenti naturali o comunque altamente biodegradabili, da usare di volta in volta con parsimonia. Per lo sporco più insistente, anziché scegliere ritrovati chimici estremamente dannosi inquinanti e ricchi di fosfati, meglio ricorrere al vapore. Una centogradi in casa, pur essendo elettrica, ha un’impatto sull’ambiente molto più ridotto rispetto a qualsiasi altro detergente.
- Rifiuti: ci si attrezzi con appositi bidoni, meglio se in alluminio, per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti. In cucina, o sul balcone, è bene installare anche una piccola stazione per il compostaggio dell’umido.