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Lattitolo: cos’è e cosa serve

Il lattitolo è un membro della famiglia dei polioli o polialcoli. Questo ingrediente ha un discreto potere dolcificante, ma a differenza dello zucchero apporta pochissime calorie e non incide sui livelli della glicemia. Ciò lo rende un valido sostituto dello zucchero per i diabetici. Puoi trovare il lattitolo nella lista degli ingredienti di molti prodotti, dalle caramelle ai prodotti da forno, ma questo composto è apprezzato anche in campo medico, per via dei suoi effetti blandamente lassativi.

Lattitolo: cos’è e cosa serve

Fonte immagine: Pixabay

Il lattitolo è un membro del gruppo dei polioli (alcoli di zucchero o polialcoli), un tipo di carboidrato che trova impiego sia nel campo dell’industria alimentare, come dolcificante a basso contenuto di calorie, che nel settore medico e farmaceutico. Come altri membri della stessa famiglia, infatti, questo composto si rivela molto versatile e utile in diversi contesti.

Dal punto di vista alimentare, il potere dolcificante del lattitolo è più basso rispetto a quello dello zucchero, pari a circa il 35-40%. A differenza dello zucchero, però, questo ingrediente comporta anche un più basso apporto calorico, ossia circa 2,4 calorie per grammo, contro le 4 calorie dello zucchero che usiamo ogni giorno.

In più, il lattitolo non viene assorbito dall’intestino, è infatti considerato un carboidrato a bassa digeribilità, in quanto l’intestino non lo assorbe completamente. Esso può essere impiegato nelle preparazioni più svariate, inclusi gli alimenti e i prodotti per diabetici.

Nel campo della produzione alimentare, il lattitolo viene spesso indicato sulle etichette con la sigla E966. In questo articolo vedremo quali sono tutti gli utilizzi di questo composto, gli effetti benefici e i possibili effetti collaterali che bisogna tenere in considerazione prima di assumere grandi quantità di questo ingrediente. Prima, però, vediamo dove si trova il lattitolo e come viene prodotto.

Cos’è il lattitolo?

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Proprio come altri polioli, come isomalto, mannitolo e sorbitolo, anche il lattitolo è un ingrediente sicuro per il consumo umano. Ma è meno conosciuto rispetto all’eritritolo e al maltitolo, considerati tra i polioli più spesso presenti nella preparazione di molti alimenti, in quanto hanno un sapore molto simile a quello dello zucchero.

A differenza di altri sostituti dello zucchero, il lattitolo non viene ricavato dagli alimenti, bensì viene creato in modo artificiale, mediante un processo di idrogenazione del lattosio. Questo polialcol è stato impiegato per la prima volta in ambito alimentare, come dolcificante con poche calorie, a partire dalla fine degli anni 80.

A rendere tanto interessante l’uso del lattitolo nella preparazione di alimenti a basso apporto calorico sono diversi fattori. Primo fra tutti, questo polialcol ha un sapore leggermente dolce, ma non lascia quel fastidioso retrogusto tipico di alcuni dei dolcificanti più noti.

Sapore e vantaggi del lattitolo

Il sapore del lattitolo è molto simile a quello dello zucchero, pur avendo un potere dolcificante di molto inferiore.

Non a caso, spesso questo ingrediente viene unito ad altri dolcificanti, come il sorbitolo e lo xilitolo, o più spesso l’aspartame o l’acesulfame K, E950 nella lista degli ingredienti dei prodotti. Quest’ultimo ha un potere dolcificante di circa 200 volte maggiore rispetto a quello dello zucchero.

Un altro vantaggio del lattitolo è che questo dolcificante risulta stabile alle alte temperature ed è facilmente solubile. Per queste ragioni, l’ingrediente trova largo spazio nell’industria alimentare, che ne sfrutta le proprietà per la produzione di gomme da masticare, caramelle, biscotti senza zucchero e così via.

Oltre tutto, questo ingrediente ha anche un basso indice glicemico, per cui esercita degli effetti minimi sui livelli di zuccheri nel sangue. Questo composto, proprio come il sorbitolo o il mannitolo, è inoltre considerato sicuro per i denti. Il lattitolo, infatti, non provoca la formazione di carie.

Per di più, questo ingrediente è in grado di prolungare la durata di molti alimenti, dai biscotti alle caramelle.

Dove si trova il lattitolo?

Puoi facilmente trovare il lattitolo, indicato nella lista degli ingredienti anche con il nome di “lactitolo”, in molti prodotti senza zucchero adatti per chi soffre di prediabete e diabete, come gelati, creme, prodotti da forno, gomme da masticare, caramelle, dolciumi e così via.

Naturalmente, se soffri di diabete, prima di consumare questi prodotti ti consigliamo di leggere bene l’etichetta, in quanto potrebbero contenere ingredienti non adatti.

Effetti indesiderati

Come vedremo più avanti, esattamente come il sorbitolo e il mannitolo, anche il lattitolo può avere degli effetti lassativi, specialmente se assunto in grandi quantità.

Il consumo di più di 15-20 grammi di lattitolo al giorno potrebbe causare dolore e diarrea. Per questa ragione, nei prodotti alimentari contenenti percentuali di lattitolo relativamente elevate, bisogna segnalare che quel determinato alimento può avere effetti lassativi, se consumato in grandi quantità.

Lattitolo come lassativo

lattitolo
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Probabilmente il tuo medico ti avrà recentemente prescritto uno sciroppo di lattitolo monoidrato, come ad esempio il Portolac, per combattere una fastidiosa stitichezza occasionale. Come diversi altri polioli, in effetti anche il lattitolo possiede delle blande proprietà lassative, che possono rivelarsi utili quando si ha difficoltà ad andare in bagno.

Per essere esatti, se a basse concentrazioni il lattitolo permette di dolcificare gli alimenti, a moderate concentrazioni esercita una funzione prebiotica, ossia favorisce la crescita dei batteri intestinali utili per la salute, mentre ad alti dosaggi può aiutare a combattere la stitichezza idiopatica cronica, innescando una diarrea osmotica.

Ma esattamente come funziona e a cosa serve il lattitolo monoidrato?

Normalmente, adulti e bambini possono fare ricorso a questo rimedio per favorire la peristalsi, aumentando, di conseguenza, il numero di movimenti intestinali e aiutando a liberarsi da una fastidiosa stitichezza.

Lattitolo o lattulosio?

Il lattitolo non è il solo rimedio capace di favorire una migliore motilità intestinale. Un altro prodotto dal nome abbastanza simile, il lattulosio, che si trova in farmaci come il Laevolac, viene impiegato per trattare una stipsi occasionale.

Ma come funziona il lattulosio? Come il lattitolo, anche il lattulosio fa parte della categoria dei lassativi osmotici, non viene digerito o assorbito dal nostro apparato digerente. Questa sostanza, anche nota come beta-galattoside-fruttosio, agisce richiamando l’acqua nel lume dell’intestino, in modo da rendere le feci più morbide, aumentarne il volume e favorire l’evacuazione.

Insieme, lattitolo e lattulosio vengono inoltre impiegati nel trattamento di una condizione medica molto grave, l’encefalopatia epatica, una complicazione che può insorgere nei pazienti con cirrosi epatica.

Effetti indesiderati del lattitolo

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È importante non sottovalutare i possibili effetti indesiderati del lattitolo usato come rimedio lassativo. Se assunto in modo scorretto, per periodi di tempo prolungati o a dosaggi eccessivamente elevati, infatti, il prodotto potrebbe comportare effetti indesiderati come:

  • Gonfiore allo stomaco
  • Diarrea persistente
  • Disidratazione
  • Mal di pancia
  • Flatulenza.

Per chi presenta ipersensibilità o intolleranza al galattosio o al lattosio, il lattitolo è inoltre sconsigliato. Se intendi assumere questo prodotto come rimedio contro la stitichezza, prima di farlo ti consigliamo di parlarne con il tuo medico curante.

 

Fonti

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