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Vin brulé: ricetta e proprietà della bevanda

Il vin brulé è una bevanda calda a base di vino aromatizzato con spezie come cannella, chiodi di garofano e anice stellato che fa parte integrante di una tradizione natalizia diffusa soprattutto nei Paesi dell'Europa Centrale. Oltre ad essere una bevanda deliziosa e riscaldante, vanta alcune proprietà benefiche per la salute derivante in gran parte dalle sostanze presenti non solo nel vino, ma anche nelle spezie. Ecco come prepararlo in casa con la ricetta della nonna.

Vin brulé: ricetta e proprietà della bevanda

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Il vin brulé, noto anche come vin caldo (vin chaud, in Francese) è una bevanda calda a base di vino rosso e spezie, tipica dell’inverno. Originario dell’Europa Centrale, nel Nord Italia – ma non solo – è diventato popolare come metodo per scaldarsi durante le fredde giornate invernali, sorseggiando una bevanda calda che, oltre che intiepidire le mani, riesce a regalare tepore a corpo e spirito.

Dove è nato il vin brulé, a cosa serve? Vediamo i benefici ed i valori nutrizionali della bevanda, quindi passiamo alla ricetta della nonna per prepararlo in casa in pochi e semplici passaggi.

Vin brulé: ricetta e proprietà della bevanda
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Cos’è il vin brulé

Il vin brulé, un vino speziato, dolcificato e servito caldo è ideale per le feste invernali, ma è anche una bevanda ottima per gli amanti del vino, in quanto il processo di cottura insieme alle spezie regala al nettare degli dei un gusto unico e aromatico.

Quanto è alcolico il vin brulé? La gradazione alcolica della bevanda dipende dalla quantità di vino e quindi di alcool che si è utilizzata, ma in generale si aggira intorno a 11- 14 gradi alcolici. Un litro di vino a 10° contiene 100 grammi di alcol puro, la stessa quantità, ma a 12°, ne contiene 120 grammi.

Sulla base di tali informazioni è possibile conteggiare la gradazione del proprio. Ricordiamo come gli esperti siano concordi nell’ammettere come accettabile una quantità di non più di 30 grammi di alcol al giorno. Il fatto che il vino venga scaldato sopra gli 80° C fa sì che la sua parte alcolica evapori in parte.

In via generale dovrebbe comunque essere consumato con moderazione, sia in quanto bevanda alcolica che ricca di zuccheri. Il vin brulé viene preparato facendo bollire il vino insieme a spezie come cannella, chiodi di garofano, zenzero e scorza di arancia. A volte viene aggiunto anche del miele o del succo di frutta per dolcificarlo. Una volta che il vino ha raggiunto il punto di ebollizione, viene servito caldo in tazze o bicchieri.

Vin brulé origine

Dove è nato? Il vin brulé sarebbe un’evoluzione del Conditum Paradoxum, una bevanda che si ritiene sia nata in Grecia e che è stata dettagliatamente descritta nel Libro Da Re Coquinaria di Apicio, raccolta di ricette risalente al periodo compreso tra il 25 a.C.-37 d.C.

Così come riportato in tale ricettario, si trattava di un vino dolcificato con abbondante miele, scaldato a più riprese e aromatizzato con pepe, foglie di nardo, zafferano e datteri. La stessa bevanda continuò ad avere una discreta popolarità anche durante il Medioevo, quando veniva arricchita con erbe officinali e medicinali. Fino a giungere ai giorni nostri così come lo conosciamo ed apprezziamo.

Dove si beve il vin brulé?

Bene, ma dove si bene il vin brulé? Grandi consumatori della bevanda sono la Svezia ed i paesi scandinavi, i paesi germanici, dove si chiama Glühwein. Lo si trova soprattutto durante i mercatini di Natale in Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Paesi Bassi.

Ma anche in Polonia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania.

Dalle Alpi, il vin brulé si è diffuso anche in Italia soprattutto nella parte settentrionale della penisola. Qui si chiama vin brulé in quanto deriva dal francese vin brûlé che a sua volta significa “vino bruciato”. Una curiosità: tale espressione non è diffusa anche in Francia.

In Italia viene sorseggiato durante tutto l’inverno. È una presenza immancabile delle festività natalizie e dei mercatini ad esse correlati.

Vin brulé ricetta e proprietà della bevanda
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A cosa serve il vin brulé

A cosa serve il vin brulé? Innanzitutto viene diffusamente ritenuto un antico rimedio contro il freddo per via dei polifenoli e degli antiossidanti che contiene e che comportano la vasodilatazione. Ma, secondo altri, sarebbe anche efficace nel combattere malattie da raffreddamento grazie all’azione antivirale compiuta dai tannini del vino.

Insomma, viene considerato a tutti gli effetti una bevanda benefica per la salute, anche se non se ne possono sottovalutare le controindicazioni.

Vin brulé, valori nutrizionali

Non esiste una tabella nutrizionale standard per il vin brulé in quanto la sua composizione può variare in base alla quantità di zucchero e spezie utilizzate così come del tipo di vino. Tuttavia, in generale, può essere considerato una bevanda mediamente calorica, in quanto solo il vino contiene circa 120 calorie per ogni bicchiere da 125 ml.

Senza considerare lo zucchero, appunto. Interessante è il confronto che il Centro Tutela Consumatori Utenti ha effettuato qualche anno fa analizzando alcuni campioni di vin brulé acquistati presso gli stand dei più famosi mercatini di Natale italiani. Ebbene, si è giunti alla conclusione che le calorie del vin brulé presenti in un litro di bevanda varino tra le 691 e le 960 kcal.

Vin brulé: proprietà e benefici

Oltre ad essere delizioso, il vin brulé comporta alcuni benefici per la salute. La maggior parte dei quali è legato al suo ingrediente principale, il vino rosso. Tale bevanda, oltre all’alcol, contiene polifenoli e il resveratrolo che hanno funzioni protettive sul sistema cardiocircolatorio.

Secondo quanto riportato sul sito dell’Humanitas, il resveratrolo e l’enzima cicloossigenasi hanno dimostrato di avere un’azione attiva nella possibile prevenzione dei tumori. Inoltre, svolgono un’azione di protezione sia dei vasi sanguigni sia del cuore.

Il resveratrolo, in particolare, favorisce la maggiore produzione di colesterolo “buono” o HDL abbassando quello “cattivo” o LDL”. Avendo un tasso di acidità simile a quello dei succhi gastrici, il vino ne aumenta anche la secrezione insieme a quella della saliva.

Le spezie utilizzate per preparare il vin brulé, come la cannella e lo zenzero, sono anche note per avere proprietà anti-infiammatorie, digestive e per aiutare a rafforzare il sistema immunitario.

Controindicazioni del vin brulé

Oltre a consigliarne un consumo moderato sia per via della gradazione alcolica che del contenuto di zuccheri, la quantità di alcol e di spezie può causare indigestione. Berne troppo può comportare anche mal di testa. Il vin brulé non è particolarmente adatto ai diabetici insulino-dipendenti.

Non è consigliato, infine, durante la gravidanza, alle donne che allattano, ai bambini e ai minorenni e a chi deve mettersi alla guida.

Ciò in quanto può provocare sonnolenza per via del vino rosso, che ha una maggiore concentrazione di alcol, potente sedativo tranquillizzante, e di melatonina, famoso ormone del sonno. Forse non tutti lo sanno, infatti, ma l’uva usata per produrre noti vini italiani contiene tale ormone così come dimostrato dai ricercatori italiani dell’Università di Milano nell’analisi di famosi vini prodotti nella nostra penisola.

Vin brulé ricetta e proprietà della bevanda
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Vin brulé, ingredienti

Esistono tante e diverse ricette di vin brulé. Alcune sono più complesse di altre, ma in genere prevedono una serie di spezie, che variano tra anice, cannella, chiodi di garofano, noce moscata e vaniglia. In quanto alla frutta, l’arancia è un’aggiunta piuttosto comune, così come lo zucchero.

Alcune ricette prevedono anche mele, fichi, uvetta. Se nella maggior parte dei casi il vino utilizzato è quello rosso, esistono versioni nelle quali sono presenti brandy o cognac, rum e vodka, acquavite e sherry. Se preferite un vin brulé analcolico optate per il sidro o un succo di frutta come base.

Ricetta del vin brulé

Se volete preparare il vin brulé a casa, vi basta seguire questa semplice ricetta:

Ingredienti

  • Vino rosso in bottiglia da 750 ml
  • 1 bastoncino di cannella grande
  • 2 anice stellato
  • 4 chiodi di garofano
  • 2 strisce di scorza di arancia
  • 4 cucchiai di zucchero semolato

Procedimento

  1. Versate in un tegame capiente il vino rosso, la cannella, l’anice stellato, i chiodi di garofano, la scorza di arancia e lo zucchero.
  2. Fate cuocere a fuoco basso per circa 10 minuti.
  3. Allontanate il tegame dal fuoco e fate raffreddare, lasciando in infusione per circa 30 minuti.
  4. Al momento di servire, fate scaldare la bevanda, ma senza fare riprendere il bollore, trasferite in una tazza o dei bicchieri resistenti al calore.

 

Fonti

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