Sucralosio: indice glicemico e curiosità sul dolcificante
Il sucralosio è un dolcificante artificiale, privo di calorie e con un bassissimo indice glicemico. Si tratta di un edulcorante estratto dal saccarosio e lavorato in modo da modificarne le caratteristiche, tanto da renderlo 600 volte più dolce rispetto al normale zucchero da tavola. Nonostante tali vantaggi, negli ultimi anni questo dolcificante ha suscitato molte perplessità.
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Hai mai sentito parlare del sucralosio? Probabilmente usi questo edulcorante al mattino, per il caffè o per il tè, al posto dello zucchero o della stevia. Chi non lo ha mai sentito nominare, avrà già capito che stiamo parlando di un dolcificante, un’alternativa allo zucchero priva di calorie e spesso adottata da chi è a dieta o non vuole eccedere con questo dolce, ma non proprio leggerissimo, ingrediente.
A differenza di tanti edulcoranti, il sucralosio rientra nella categoria dei dolcificanti artificiali; è una sostanza disponibile sia sotto forma di polvere che in versione liquida, e viene ricavata proprio dal saccarosio, ossia dallo zucchero. Contrariamente a quest’ultimo, però risulta assolutamente privo di calorie.
Si ritiene che questo dolcificante abbia un potere edulcorante di 600 volte superiore rispetto a quello del classico zucchero da tavola, mentre dolcifica 4 volte in più rispetto all’aspartame.
Inoltre, l’indice glicemico del sucralosio è praticamente pari a zero, per cui, teoricamente, potrebbe trattarsi di una valida alternativa per le persone con diabete.
Eppure, nonostante possa sembrare l’ingrediente ideale per dire addio allo zucchero, visto che non ha calorie, non ha un retrogusto come la stevia e il suo indice glicemico è quasi nullo, il sucralosio si trova spesso al centro di non poche discussioni, arrivando a suscitare più di qualche perplessità.
Cosa contiene il sucralosio?
Tra i dolcificanti artificiali, il sucralosio è il solo che deriva dallo zucchero: viene infatti prodotto mediante un processo chimico di lavorazione, che ne va ad alterare la struttura, aumentando in modo esponenziale il suo potere addolcente.
Il tutto, data la natura del prodotto, senza lasciare il classico retrogusto che caratterizza invece tanti altri dolcificanti, come l’eritritolo o la stevia.
Chi si trova a dover scegliere tra questi due dolcificanti, potrebbe quindi optare per il primo, dal momento che non lascia alcun sapore di liquirizia, di menta o quant’altro.
Non è un caso che il dolcificante sucralosio sia ampiamente utilizzato nell’industria alimentare, dal momento che permette di addolcire gli alimenti senza aggiungere calorie e senza alterarne il sapore.
Dove si trova il sucralosio?
Leggendo la lista degli ingredienti di alcuni dei tuoi cibi preferiti, specialmente quelli a basso contenuto calorico, potresti trovare questo particolare dolcificante in prima linea.
Il sucralosio si trova solitamente nelle bevande senza zucchero, nelle gomme da masticare, ma anche nel gelato senza zucchero, nei ghiaccioli e nello yogurt, in alcuni prodotti da forno, nei dessert e così via.
In Europa, il sucralosio è indicato in etichetta con la sigla E 955.
Il sucralosio fa male alla salute?
Quando ci troviamo di fronte ai dolcificanti, siano essi naturali o artificiali, non possiamo fare a meno di domandarci quali effetti possano avere sulla nostra salute.
Cosa sappiamo in merito al sucralosio?
Secondo L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, questo edulcorante sarebbe migliore, rispetto allo zucchero, per il mantenimento della mineralizzazione dei denti e per la sua capacità di innescare un più modesto aumento dei livelli di glucosio nel sangue.
Tuttavia, come in ogni cosa, è sempre bene valutare anche le possibili zone d’ombra di ogni prodotto.
Effetti sul microbioma intestinale
Si ritiene che, rispetto ad altri dolcificanti artificiali, questo ingrediente possa alterare il fisiologico equilibrio del microbioma intestinale, riducendo i batteri “buoni” dell’intestino e aumentando i livelli di infiammazione.
Ricordiamo che un microbioma alterato, può essere collegato a delle conseguenze per la salute generale.
Dal momento che tali effetti sono stati registrati in studi condotti sugli animali, sono necessarie ricerche condotte sull’uomo prima di poter stabilire se il sucralosio sia effettivamente dannoso per i batteri intestinali.
Sucralosio e voglia di cibi dolci
Uno dei problemi legati ai dolcificanti artificiali è che questi prodotti innescano nel cervello una voglia di “dolce” sempre maggiore, per cui non aiutano a ridurre la dipendenza da zucchero.
Inoltre, alcuni studi hanno rilevato che questo dolcificante potrebbe persino aumentare il rischio di sviluppare il diabete e la sindrome metabolica, anziché ridurlo.
Sucralosio e cottura
Negli ultimi anni, l’istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) ha fatto emergere nuove perplessità in merito al sucralosio.
Si è infatti osservato che la sua stabilità tende a diminuire con l’aumento delle temperature. In poche parole, se scaldato a 120 gradi centigradi, il dolcificante può rilasciare una serie di sostanze contaminanti, cloropropanoli, pericolose per la salute, dai potenziali effetti genotossici e cancerogeni.
Anche in questo caso, saranno necessari ulteriori studi prima di poter confermare simili risultati.
Il sucralosio è cancerogeno?
Un altro studio sul sucralosio, pubblicato sull’International Journal of Occupational and Environmental Health, ha inoltre avanzato l’ipotesi che il dolcificante possa giocare un ruolo chiave nello sviluppo di alcuni tumori maligni.
Anche in questo caso, però, lo studio era condotto su modello animale, per cui saranno necessarie ulteriori e più specifiche ricerche prima di poter giungere a una conclusione.
Effetti collaterali
Sempre tra le questioni da considerare prima di assumere regolarmente il sucralosio, rientrano i possibili effetti avversi a breve termine di questo dolcificante.
Si ritiene infatti che possa causare mal di testa, che possa influenzare anche il sistema immunitario e generare delle reazioni allergiche.
Il sucralosio è sicuro per la salute?
Sebbene non abbia delle particolari controindicazioni, il sucralosio solleva numerose preoccupazioni, suscita non pochi dubbi e perplessità, sia in ambiente scientifico che nelle cucine dei consumatori.
A chi lo assume perché ne gradisce il sapore e la leggerezza da un punto di vista calorico, si contrappongono coloro che preferiscono evitarlo, perché preoccupati per i possibili effetti avversi a breve e a lungo termine.
Riuscire a dare un giudizio definitivo, riguardo questo edulcorante, non è semplice. Ad oggi, in realtà, non sono emersi veri effetti dannosi per la salute delle persone. Come affermano gli esperti della Cleveland Clinic, se assunto occasionalmente e con la giusta moderazione, è improbabile che il dolcificante possa avere degli effetti rilevanti e dannosi per la salute.
Se però vuoi andare sul sicuro e ti stai domandando quale potrebbe essere un dolcificante che non fa male, potresti senz’altro provare alternative più sane, come la stevia, lo zucchero di cocco o anche il miele.
Se sei una persona diabetica, prima di scegliere questi o altri dolcificanti, ti consigliamo di chiedere un parere al tuo medico curante o al tuo dietologo di fiducia.
Fonti