Berberis: le proprietà della pianta amica della salute
Dagli effetti sul colesterolo a quelli sulla glicemia, i benefici della berberina, sostanza estratta dalle piante Berberis, sono davvero molti. La berberina viene impiegata soprattutto per abbassare i livelli del colesterolo e per migliorare la glicemia, ma nuovi studi ne mettono in luce sempre nuovi e interessanti impieghi per la nostra salute.
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Nel grande mondo degli integratori naturali, spicca senza ombra di dubbio il berberis, pianta da cui deriva la berberina, una sostanza ritenuta in grado di ridurre i livelli del colesterolo, quelli della glicemia e di favorire la perdita dei chili di troppo. La Berberina è nota da molto tempo nella medicina ayurvedica e in quella tradizionale cinese.
Questa sostanza, un alcaloide, viene estratta da una serie di piante, come il Berberis Vulgaris, meglio noto con il nome di “crespino comune”. Molte delle quali appartengono alla famiglia delle Berberidaceae.
Per via della sua funzione antinfiammatoria, antimicrobica, ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante, la berberina è oggi utilizzata per gli scopi più svariati.
In questo articolo scopriremo a cosa serve il berberis, come e quando assumerlo, quali sono le controindicazioni che dovremmo tenere a mente prima di ricorrere a questo integratore.
Da dove deriva la berberina?
Questa sostanza si presenta con un colore giallo brillante, ha un sapore molto amaro e si trova nelle diverse parti di alcune piante della famiglia delle Berberidaceae, nel fusto, nelle radici, nella corteccia e negli steli. In particolar modo, l’alcaloide è presente nelle piante:
- Berberis vulgaris
- Berberis aquifolium, o Uva dell’Oregon
- Berberis aristata, o Crespino indiano
- Argemone mexicana
- Mahonia aquifolium
- Coptis japonica
- Coptis chinensis.
Della stessa famiglia, fanno parte anche altre varietà di piante, come il Berberis thunbergii ‘Atropurpurea’, anche detto berberis rosso, per via del colore delle foglie. Si tratta di un berberis da siepe molto decorativo.
Rientra fra le Berberidaceae anche il berberis darwinii, noto anche come Berberis di Darwin, in onore dello scienziato, che lo scoprì per la prima volta in Patagonia nel 1835.
Berberis: proprietà e benefici
A cosa fa bene la berberina? Nella medicina tradizionale cinese, questa sostanza viene impiegata per combattere la diarrea e ripristinare il benessere dell’intestino. Si rivela infatti capace di migliorare la salute del microbioma intestinale. Ma questo non è il solo effetto benefico attribuito al berberis.
In passato, esso veniva infatti impiegato anche per trattare infezioni come la candida albicans e per stimolare le naturali difese dell’organismo. In tempi più recenti, la scienza ha invece individuato altri effetti benefici di questa sostanza.
Berberina e colesterolo
La berberina è in grado di ridurre i livelli della pressione sanguigna e soprattutto quelli del colesterolo cattivo, migliorando di conseguenza la salute del cuore.
Per via della sua azione ipocolesterolemizzante, la berberina è considerata in alcuni casi come un’alternativa naturale alle statine, sebbene il meccanismo di azione sia differente.
Come agisce la berberina sul colesterolo?
Secondo alcuni studi, questa sostanza è in grado di aumentare l’espressione del recettore per le LDL e di inibire la produzione di un enzima chiamato PCSK9. Ciò porta a una conseguente riduzione dei livelli di colesterolo.
Berberina e diabete
L’alcaloide è anche capace di ridurre i livelli degli zuccheri nel sangue, aiutando così a tenere sotto controllo la glicemia. Nei pazienti con diabete di tipo 2, l’effetto della berberina viene paragonato a quello della metformina, un farmaco impiegato per il trattamento del diabete.
Naturalmente, nessun paziente dovrebbe mai interrompere un trattamento o sostituire i farmaci prescritti dallo specialista con la berberina, senza aver prima consultato un medico.
Altri impieghi
A questi impieghi, si aggiungono anche una serie di altri utilizzi piuttosto promettenti. Si ritiene ad esempio che la berberina possa aiutare a perdere peso e ridurre il grasso della pancia.
Inoltre, se applicato sulla pelle, un gel contenente berberina potrebbe aiutare a trattare ustioni e afte, alleviando il dolore e l’arrossamento.
Studi eseguiti in provetta e sugli animali hanno anche dimostrato che questa sostanza può inibire la crescita e la diffusione di alcuni tipi di tumori. Allo stato attuale, però, non vi sono sufficienti prove scientifiche a supporto di tali utilizzi.
Berberina: come assumerla?
Puoi trovare questa sostanza all’interno di diversi tipi di integratori alimentari, solitamente venduti in polvere o sotto forma di capsule. Generalmente la berberina viene abbinata ad altre sostanze come cardo mariano, caigua o cannella, utili per trattare in modo mirato determinati problemi, come ad esempio il diabete o il colesterolo alto.
Dosaggio
Solitamente, il dosaggio della berberina non supera i 1500 mg al giorno, da distribuire in tre assunzioni separate nell’arco della giornata.
Prima di assumere un integratore, di qualsiasi tipo si tratti, ti consigliamo di vagliare sempre il parere del medico e di considerare le controindicazioni e le possibili interazioni con altri integratori o farmaci.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Come diciamo spesso, il fatto che un prodotto sia di origine naturale non implica automaticamente che sia completamente innocuo e sicuro per la salute di tutti. La berberina vanta un ottimo profilo di sicurezza, offre notevoli benefici per la salute, ma è importante non assumere dosi eccessive di questo integratore, in quanto potrebbe provocare degli effetti avversi spiacevoli.
Il prodotto è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento, dato che può causare gravi conseguenze per il bambino.
Quali sono gli effetti collaterali della berberina?
Tra gli effetti indesiderati di segnaliamo:
- Mal di testa
- Nausea o vomito
- Irritazioni della pelle
- Crampi
- Disturbi allo stomaco (bruciore di stomaco, diarrea o stitichezza)
- Flatulenza
- Rallentamento del battito cardiaco (un sintomo che può manifestarsi in caso di dosaggi eccessivi).
Interazioni farmacologiche
Se stai assumendo dei farmaci o se soffri di una qualsiasi patologia, prima di assumere integratori di berberina sarà importante chiedere consiglio al medico curante.
Questa sostanza può influenzare il funzionamento di medicinali a base di ciclosporina (farmaci immunosoppressori), quello degli anticoagulanti e degli antipiastrinici, dei farmaci modificati e scomposti dal fegato, di quelli impiegati per trattare il diabete, dei farmaci per l’ipertensione e dei sedativi.
In tutti i casi, prima di assumere la berberina, parla con il tuo medico per evitare di correre rischi.
Fonti