Chaga: proprietà terapeutiche e controindicazioni del fungo
Il fungo Chaga ha una forma strana, che ricorda un mucchietto di terra, ma nonostante le apparenze, può davvero migliorare la salute. Le info sul rimedio.
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Il Chaga è un fungo che risponde al nome scientifico di “Inonotus obliquus”, un membro della famiglia delle Hymenochaetaceae dalla forma irregolare e bitorzoluta, dall’aspetto che ricorda più un mucchietto di terra o una roccia, piuttosto che un alimento.
Eppure, sotto la superficie nera, il Chaga nasconde un vero tesoro della natura, un fungo di colore arancione brillante e dalle stupefacenti proprietà medicinali.
Nel campo della micoterapia, vale a dire la disciplina che si avvale delle proprietà benefiche dei funghi, l’Inonotus obliquus è impiegato da migliaia di anni.
In questo articolo scopriremo quali sono le proprietà terapeutiche del Chaga, come e quando assumere questo rimedio e in quali situazioni, invece, è meglio evitare di farvi ricorso.
Chaga: il fungo bitorzoluto amico della salute
L’Inonotus obliquus è un parassita degli alberi di betulla, un fungo che, a lungo andare, ne provoca la decomposizione e la morte. Per il suo aspetto, il Chaga ricorda una sorta di mucchietto di terra o un’escrescenza che si sviluppa sul tronco degli alberi.
Il colore del fungo è marrone-ruggine all’esterno, mentre al suo interno è nascosto un corpo di colore giallo arancione brillante, caratteristica che rende questo fungo facilmente identificabile, dalla consistenza morbida.
Solitamente, gli sclerozi del fungo hanno una crescita lenta, e raggiungono grandezze superiori ai 10 centimetri nell’arco di 10 o 15 anni.
Questo fungo cresce perlopiù nelle regioni fredde dell’emisfero settentrionale, in particolar modo nel Nord Europa, nella Russia siberiana, in Corea e in Canada.
Valori nutrizionali
Il Chaga è un fungo commestibile dalle molteplici proprietà benefiche. Tutto merito dei costituenti che caratterizzano questo dono della natura. Il fungo è ricco di antiossidanti e ma anche fibre, triterpenoidi, melanine, polisaccaridi, aminoacidi, polifenoli e altri composti bioattivi utili per il nostro organismo.
Spicca anche la presenza di vitamine, in special modo quelle del gruppo B, e la vitamina D, quella di sali minerali, soprattutto:
Come puoi vedere, il profilo nutrizionale del Chaga è davvero notevole, per cui si tratta non solo di un rimedio naturale utile per molteplici ragioni che vedremo fra pochissimo ma anche di un ingrediente che potremmo aggiungere alla nostra routine per arricchire la dieta quotidiana.
A cosa serve il Chaga?
Dal momento che molti altri funghi medicinali, come il Reishi o lo shiitake, o come l’Auricularia, apportano minerali, antiossidanti e vitamine, cos’è che rende il Chaga tanto speciale? A cosa serve in realtà questo fungo. Nel corso della storia, all’inonotus obliquus sono stati attribuiti moltissimi effetti curativi.
Sin dai tempi di Ippocrate, padre della medicina, il fungo veniva impiegato per curare e disinfettare le ferite. Con il passare dei secoli, gli vennero attribuite proprietà antinfiammatorie, antiparassitarie, antitubercolari, e gastroprotettive.
Nel corso della storia, rimedi a base di Chaga vennero consigliati per trattare patologie epatiche e cardiache, malattie degenerative, gastriti e tubercolosi.
Ma vediamo, oggi, cosa ne pensa la scienza in merito a questo rimedio naturale.
Effetti anticancro
Il Chaga, così come molti altri funghi medicinali, è apprezzato per le sue potenziali proprietà antitumorali. La presenza di composti benefici, come terpeni, steroli, polifenoli e polisaccaridi, rende questo rimedio un’utile arma in grado di inibire la proliferazione delle cellule tumorali.
Il fungo esercita anche un’azione antinfiammatoria, antiossidante e immunistimolante, è quindi in grado di prevenire i danni cellulari provocati dai radicali liberi, così da ridurre il rischio di cancro.
Fonte di SOD
A proposito di antiossidanti, l’inonotus obliquus è anche una straordinaria fonte di SOD. Se non lo hai mai sentito nominare, devi sapere che la sigla SOD indica il Superossido dismutasi, la principale classe di enzimi con funzioni antiossidanti presente nel nostro corpo.
Il Chaga contiene fino a 50 volte più SOD rispetto a qualsiasi altro tipo di fungo medicinale ad oggi noto. Ciò rende questo alimento un eccezionale alleato nella prevenzione di malattie legate alla proliferazione dei radicali liberi, come quelle degenerative, come il morbo di Parkinson, l’aterosclerosi, il cancro e altre patologie.
Riduce glicemia e colesterolo
Il fungo è considerato un rimedio naturale per prevenire il diabete, in quanto aiuta a ridurre i livelli della glicemia nel sangue, come il Coprinus comatus e a migliorare la resistenza all’insulina. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche a conferma di questo effetto benefico.
Inoltre, se associato a una dieta sana ed equilibrata, il consumo di questo fungo può aiutare a ridurre i livelli del colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, che rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
Fa bene anche alla pelle
Infine, sembra che estratti del fungo Chaga possano aiutare a proteggere la pelle dai danni ossidativi causati dai raggi UV, riducendone l’ispessimento e l’invecchiamento.
Il fungo stimola anche la produzione di collagene, contribuendo a favorire un sano processo di invecchiamento cellulare e a contrastare la formazione di rughe e altri segni del tempo.
Come si usa l’integratore di Chaga?
Il chaga è disponibile sia sotto forma di integratore alimentare, attraverso capsule, compresse o estratto liquido, o come polvere per fare una bevanda. Il sapore di questo alimento non ricorda molto quello dei funghi ai quali siamo abituati. Il chaga ha infatti un sapore perlopiù amaro con un retrogusto di vaniglia.
Se non ne gradisci il sapore, puoi aggiungere la polvere di Chaga ai frullati e ad altre preparazioni, per mascherarne il gusto. Oppure puoi ricorrere alle capsule di Chaga, in modo da avere i tanti benefici del fungo, senza però avvertirne il sapore.
Come preparare il tè di Chaga?
La preparazione di questa bevanda è molto semplice. Ti basterà infatti versare un cucchiaino di polvere di Chaga in una tazza di acqua calda, mescolare e dolcificare a piacere. Il sapore è simile a quello di un caffè, con un retrogusto più terroso.
Dove trovare il Chaga?
Puoi acquistare integratori di Chaga nelle erboristerie più fornite, oppure puoi scegliere di comprare il prodotto nei negozi on line. Qualunque sia la tua scelta, ti raccomandiamo di acquistare un integratore a base di soli funghi naturali e biologici, cresciuti in terreni sani e incontaminati.
Ricorda infatti che i funghi assorbono tutti gli composti presenti nel loro ambiente, incluse le sostanze inquinanti, i pesticidi e i metalli pesanti.
Il prezzo del fungo chaga può variare in base all’azienda produttrice, ma solitamente una confezione da 100 grammi di Chaga in polvere può costare circa 17 euro.
Fungo chaga: controindicazioni
Prima di acquistare questo rimedio naturale, sarà bene conoscerne le controindicazioni e i possibili effetti collaterali. Non sono ancora noti gli effetti a lungo termine che potrebbero derivare da un’assunzione prolungata del prodotto, ma ad oggi si ritiene che l’integratore sia sicuro per la salute.
Ciononostante, bisogna sempre essere cauti, perciò chiedete consiglio al medico prima di assumere questo o altri integratori di funghi o erbe.
In particolar modo, devono prestare attenzione coloro che soffrono di patologie come il diabete o coloro che assumono determinati tipi di farmaci o integratori. Dal momento che abbassa i livelli di zucchero nel sangue, ad esempio, il Chaga è controindicato per chi assume farmaci per ridurre la glicemia. Il fungo interagisce anche con altri medicinali, come quelli anticoagulanti e antipiastrinici.
Se stai assumendo integratori di Chaga e devi sottoporti a un intervento chirurgico, informa il medico in merito ai prodotti che assumi solitamente.
Inoltre, sebbene di rado, l’inonotus obliquus può causare delle reazioni allergiche in alcune persone, per cui, se è la prima volta che utilizzi questo rimedio, è importante farlo con attenzione e moderazione.
Fonti