Guzmania: come curare la pianta che depura l’aria in casa
La Guzmania è una pianta di origine tropicale molto apprezzata per i suoi fiori e per il suo potere depurante. Si coltiva in vaso e ha poche esigenze.
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La Guzmania rappresenta ormai da anni una delle piante tropicali più gettonate per abbellire il proprio appartamento o un piccolo spazio verde all’aperto. Questa pianta ornamentale è infatti nota per i suoi pittoreschi fiori, il suo portamento elegante e per la grande varietà di colori. Ma come coltivare questa bromeliacea e, soprattutto, come curarla nel tempo affinché fiorisca il più a lungo possibile?
Così come già accennato, la Guzmania ha attirato le attenzioni di moltissimi appassionati di giardinaggio, per via delle sue fioriture. Ma è anche diventata nota per il suo potere depurante. Tuttavia, per coltivare questa varietà tropicale è importante chiedere un consiglio al proprio vivaista di fiducia, in quanto potrebbe non essere compatibile con il clima tipico del proprio luogo di residenza. Di seguito, qualche utile consiglio.
Bromelia Guzmania: storia
Con il termine Guzmania si indica una varietà di pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae. Originari dell’America Centrale e di alcune isole caraibiche, questi arbusti oggi vengono coltivati pressoché in tutto il mondo, per via dei loro vivaci colori: una caratteristica che li ha resi di grande valore ornamentale per appartamenti, balconi e giardini.
Come detto, la Guzmania appartiene alla vasta famiglia delle Bromelie, di cui fanno parte più di 75 varietà scelte a uso ornamentale che, pur mantenendo caratteristiche e origine simili, si possono anche largamente differenziare per via del loro fiore.
In linea generale, queste piante si caratterizzano per foglie rigide e carnose, che si avvolgono l’una sull’altra su un fusto centrale, che può raggiungere anche il metro d’altezza. Proprio al centro del fusto, sulla sua estremità superiore, si forma un fiore singolare.
Di norma è composto da petali carnosi, sovrapposti su più file, tanto da estendersi su più livelli verticali quasi fosse una spiga. I colori, ancora, possono essere i più disparati: dal giallo al rosso intenso, dal fucsia al porpora, passando anche per gradazioni di colori multiple e sfumature.
Alcune varietà, come la bromelia chrysanta, possono produrre anche dei frutti in condizioni climatiche ideali, alcuni di questi commestibili. Tuttavia, è estremamente raro che la pianta fruttifichi nel nostro paese. Ancora, da diverse Bromeliaceee si ricavano alcuni principi attivi, come la bromelina, utili per rinforzare il fisico, aumentare le energie e incrementare le difese del sistema immunitario.
Oggi le bromelie, soprattutto la Guzmania, sono richieste in tutto il mondo. Come detto, questa fama è da attribuire in parte all’azione depuratrice dell’aria, tipica delle bromeliaceae, che le ha rese molto popolari.
Dagli anni ’90 del secolo scorso in poi, la varietà in questione è diventata un complemento d’arredo bello e utile per purificare l’aria di casa e ufficio da tossine e inquinanti. Un ottimo regalo per amici e parenti col pollice verde e una certa attenzione alla salute domestica.
Il nome Guzmania è un tributo al grande naturalista spagnolo Anastasio Guzman.
Le varietà più conosciute
Ma quali sono le varietà di bromelia più conosciute? Come già anticipato, vi sono almeno 75 varietà diverse della pianta oggi scelte a scopo ornamentale. Tra le più richieste e apprezzate si elencano:
- Bromelia fasciata: nota anche come Aechmea fasciata, è una delle varietà più comuni e si presta facilmente alla coltivazione in vaso. Si caratterizza per altezze non troppo sviluppate e un fiore centrale che può assumere diverse colorazioni, sebbene le più frequenti siano il giallo e il rosso;
- Bromelia guzmania: anche questa abbastanza diffusa come specie ornamentale, si caratterizza per delle foglie versi molto allungate, pronte a proteggere lateralmente il fiore centrale. Quest’ultimo offre una singolare peculiarità: quella di essere bicolore, spesso giallo e arancione;
- Bromelia billbergia: è una delle poche varietà che, anziché produrre un fiore centrale, né sviluppa diversi disposti a grappolo. Questi possono essere fra di loro anche di differenti colori, molto tipica è l’alternanza tra il viola, il rosa e il bianco;
- Bromelia antiacantha: dal portamento abbastanza classico e non troppo lontano a quello della Bromelia fasciata, questa pianta si rende immediatamente riconoscibile grazie ai suoi fiori tubolari di color violetto o magenta, solcati da punte bianche.
Non tutti forse lo sanno, ma anche l’ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee. Alcune piante appartenenti a questa famiglia, come accennato, possono sviluppare anche dei frutti: l’ananas è tra questi.
Come coltivare la bromelia Guzmania
Come la maggior parte delle Bromeliaceae, anche la Guzmania può essere coltivata senza troppi intoppi sia in vaso che in giardino, anche se per la fioritura è necessario rispettare alcuni bisogni della coltivazione.
Necessità della pianta
Per poter fiorire rigogliosa, è necessario assecondare alcune necessità della pianta. Sempre ricordando che si tratta di vegetali di origine tropicale, abituati a condizioni atmosferiche decisamente differenti rispetto a quelle mediterranee.
- Clima: la bromelia Guzmania è abituata a climi mediamente caldi e molto umidi. Cresce infatti nei sottoboschi delle foreste tropicali dove, oltre alle alte temperature, può approfittare di un’elevata umidità. Alle latitudini dello Stivale, la coltivazione all’esterno è possibile solo in estate;
- Terreno: la Guzmania richiede un terreno morbido o a medio impasto, mescolato con sabbia. Questo perché è necessario che vi sia un grande deflusso dell’acqua, per evitare che le radici subiscano danni;
- Esposizione: in natura, la Guzmania cresce nei sottoboschi e non è quindi direttamente colpita dalla luce solare. In Italia, tuttavia, l’esposizione ai raggi solari potrebbe compensare le temperature più ridotte rispetto alle zone di origine. L’ideale è scegliere una penombra, per assicurare un sufficiente apporto di luce senza il rischio che le foglie brucino;
- Annaffiature: l’apporto d’acqua dipende molto dal periodo dell’anno e dalle temperature di stagione. In estate sarà necessario procedere ogni singolo giorno, mentre in inverno – a meno che la pianta non sia coltivata all’aperto – l’apporto può essere addirittura settimanale.
Come curare la Guzmania in casa
Quasi tutte le bromelie possono essere coltivate sia in vaso che in giardino, anche se quest’ultima opzione è possibile perlopiù in estate e in presenza di un clima mite e non eccessivamente colpito da fenomeni atmosferici.
Per la cura domestica in vaso, si dovrà predisporre un fondo di ghiaia e cocci, per assicurare un sufficiente deflusso dell’acqua, dopodiché dovrà essere riempito con del terriccio morbido mescolato a sabbia. All’aperto, è utile zappare l’area di destinazione e, anche in questo caso, aggiungere della sabbia.
La moltiplicazione della Guzmania avviene per semina o per germogli laterali. Nel primo caso, dovremo mescolare sabbia e torba, in proporzione 1:3 in un vaso. Poi lasciamo cadere i semi senza interrarli e copriamo con un telo di plastica, da cambiare ogni giorno fino a quando non avranno germogliato.
Dopo di che, il vaso può essere spostato in una zona luminosa della casa, aspettando che le piante crescano. Solo quando saranno più forti le potremo travasare in contenitori definitivi.
Quante volte va innaffiata la Guzmania
Se anche la bromelia Guzmania è una pianta di origine tropicale, è importante non esagerare con le irrigazioni, che possono generare marciume radicale. Il terreno va bagnato quando appare asciutto. Ma è anche essenziale vaporizzare il fusto della pianta quotidianamente, per garantire umidità e condizioni di crescita ottimali.
In estate possiamo bagnare il terriccio una volta al giorno ma poco, in modo da mantenere le radici in salute e non correre il rischio di farle seccare o marcire.
Al contrario, durante l’inverno possiamo decisamente ridurre le irrigazioni, semplicemente mantenendo il terreno umido e bagnandolo una tantum. È invece importante ricordare che l’umidità degli ambienti va tenuta costante per la salute della pianta. In questo caso, evitiamo di alloggiarla vicino a termosifoni.
Dove posizionare la Guzmania
Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, la Guzmania è una pianta esotica, ma non ama il sole diretto che può sbiadire il colore delle foglie e seccarle. Se teniamo il nostro esemplare in balcone, facciamo in modo che sia in mezz’ombra e che riceva luce indiretta.
In casa, a parte tenere la pianta lontana da fonti di calore quali stufe o termosifoni, possiamo sistemarla vicino ad una finestra schermata da tende. Così riceve illuminazione filtrata e non patisce i raggi solari.
La bromelia Guzmania non ama temperature inferiori ai 15° C, un dato importante da conoscere per saperla collocare in modo adeguato nel periodo freddo.
Quanto dura il fiore della Guzmania
La pianta ha una fioritura che può durare anche mesi, a patto che vengano soddisfatti i suoi bisogni e si evitino comportamenti nocivi. Dopo che il fiore secca, possiamo notare la nascita di germogli alla base della pianta. Si può capire quando il fiore è giunto a fine vita, perché tende a scolorire prima di seccare.
Il processo è del tutto normale e naturale, ma è importante tagliare via la parte secca con un coltello sterilizzato per evitare attacchi di parassiti e malattie.
I germogli possono essere poi divisi, una volta diventati robusti, per creare nuove piantine.
Guzmania: prezzo di una pianta
Il prezzo della pianta Guzmania è molto abbordabile, si parte dai 7 euro in su per le varietà piccole, reperibili anche nei grandi supermercati che hanno un’area botanica. Ma si possono trovare anche varietà a 20 o 30 euro. In genere si tratta di piante già cresciute, alloggiate in un vaso di una certa importanza.
Cura della Guzmania nel tempo
Come tutte le piante, anche la Guzmania ha bisogno di alcune cure protratte nel tempo. A partire dalla concimazione, da attuare all’incirca una volta al mese con del compost o altro concime organico, così come la rimozione e potatura delle foglie più esterne e secche.
Bisogna però prestare attenzione anche ai parassiti, in particolare cocciniglie e ragnetti rossi, così al mancato deflusso dell’acqua che potrebbe portare la pianta rapidamente a marcire.
Ancora, sarà necessario valutare la dimora definitiva se si decide di coltivare all’aperto: quasi tutte le bromelie non resistono al clima rigido tipico della stagione più fredda italiana, a meno che non possano approfittare di serre – anche improvvisate – che ne mantengano la temperatura più o meno costante.
A questo proposito, le regioni a Sud del Paese sono più avvantaggiate nella conservazione anche durante il periodo invernale.
In casa, come detto, è necessario mantenere la pianta non eccessivamente vicina ai termosifoni: per quanto ami il caldo, potrebbero seccarla.