I liocorni esistono davvero? Ecco cosa devi sapere
I liocorni, anche noti come unicorni, sono animali nati dalla letteratura fantasy più affascinante. Ma vediamo alcune curiosità su queste creature magiche.
Sai che i liocorni, il leocorno, lunicorno e l’unicorno sono la stessa cosa? Quando si parla di liocorni viene subito in mente l’omonima canzoncina (ti mettiamo il testo dopo), ma in realtà il termine di liocorno è solamente una versione arcaica del termine unicorno.
Il nome origina dal latino unicornis, cioè dall’unione del prefisso uni, uno e del sostantivo cornu, corno. Da non confondere col monocero, animale spesso confuso con l’unicorno: i nomi hanno lo stesso significato, ma il monocero era un animale mitologico dell’Asia, le cui leggende erano diffuse in India. A differenza dell’unicorno, il monocero ha le zampe di elefante, la coda di cinghiale e la testa simile al cervo.
Cosa sono i liocorni?
Il liocorno o unicorno è descritto come un animale dal corpo di cavallo, solitamente bianco, con un unico corno avvolto a spirale sulla fronte e coda da leone. Talvolta è descritto con gli zoccoli bipartiti. Dotato di poteri magici, l’unicorno nel Medioevo faceva parte dei Bestiari.
Solo che nel corso dei secoli, le scienze naturalistiche dimostrarono che non esisteva un animale del genere, motivo per cui gli unicorni piano piano vennero eliminati dalla lista degli animali esistenti.
Liocorni e unicorni in araldica
In araldica l’unicorno è una figura molto usata. È considerato una figura araldica chimerica. Solitamente viene raffigurato con gli zoccoli bipartiti tipici dei cervi e dei bovini, coda di leone e barbetta di capra sotto la gola.
Era usato come simbolo di forza, vittoria, purezza e castità. Molto usato dalla Casa d’Este, è anche uno dei simboli della Scozia, comparendo anche negli stemmi del Regno Unito, della Nuova Scozia e del Canada. Inoltre lo puoi trovare anche nello stemma della Lituania.
Negli stemmi l’unicorno può presentarsi sotto varie forme:
- nascente
- d’argento
- d’argento armato e unghiato d’oro
- ritto e collarinato
- mezzo
- d’oro rampante
- supporto
- con stella
Significato dell’unicorno
Parlando di simbolismo, in ambito medievale l’unicorno era un animale piccolo, quindi umile, ma anche invincibile. Descritto come un cavallo bianco (i vari unicorni colorati sono una caratteristica moderna), divenne simbolo di purezza e nobiltà.
Nel cristianesimo, rappresenta la purezza della Vergine Maria fecondata dallo Spirito Santo.
Leggende e miti sul liocorno
Ci sono alcune leggende e fatti collegati ai liocorni:
- si dice che tagliando il corno di un unicorno, questi muoia
- il corno dell’unicorno avrebbe diversi poteri magici
- il corno sarebbe anche capace di neutralizzare i veleni
- secondo il mito, solo una vergine sarebbe capace di far avvicinare e ammansire un unicorno. Tutti gli altri rischiano di essere infilzati
Libri sugli unicorni
Artisticamente parlando, ci sono parecchie raffigurazioni e immagini degli unicorni. Fra arazzi e dipinti, gli unicorni si sprecano. Per esempio abbiamo La dama e l’unicorno di Luca Longhi o l’affresco La Vergine con l’unicorno a Palazzo Farnese.
Ma gli unicorni non mancano neanche nella letteratura. Pensiamo, per esempio, a Harry Potter e la Pietra Filosofale: nella Foresta Proibita c’è un unicorno, il cui sangue permette di rendere immortali coloro che lo bevono. Altri romanzi e libri famosi in cui si parla di unicorni sono:
- L’ultimo unicorno di Peter S. Beagle: qui l’unicorno ha il potere di mantenere in vita una foresta e riportare in vita chi è morto da poco
- Trilogia di Fionavar di Guy Gavriel Kay: qui incontriamo Imraith-Nimphais, unicorno alato di colore rosso creato dalla Dea per farlo combattere contro Rakoth Maugrim il Distruttore
- Saga di Percy Jackson di Rick Riordan: li troviamo nelle scuderie di Campo Giove e sono usati a scopo curativo
- Saga di The Witcher: Yennefer ha un unicorno impagliato usato dalla maga e da Geralt a “scopi ricreativi”, diciamo così
- L’unicorno nero di Terry Brooks
- La fine del mondo e il paese delle meraviglie di Haruki Murakami
- Il cavallino bianco di Elizabeth Goudge
Unicorni, poi, ne troviamo anche al cinema. Tutta la vicenda del film Legend è incentrata proprio sui poteri rubati agli unicorni, mentre anche in Moonacre – L’ultima luna compare un unicorno.
La canzone dei liocorni
Testo della canzone I due liocorni
Questo è il testo della canzone I due liocorni:
Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un’aquila reale
il gatto, il topo, l’elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorniUn dì Noè nella foresta andò
e tutti gli animali volle intorno a sè:
“Il Signore arrabbiato il diluvio manderà…
la colpa non è vostra, io vi salverò”.Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un’aquila reale
il gatto, il topo, l’elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorniE mentre salivano gli animali
Noè vide nel cielo un grosso nuvolone
e goccia dopo goccia a piover cominciò:
“Non posso più aspettare: l’arca chiuderò”.Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un’aquila reale
il gatto, il topo, l’elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorniE mentre continuava a salire il mare
e l’arca era lontana con tutti gli animali
Noé non pensò più a chi dimenticò:
da allora più nessuno vide i due liocorni
Storia e origine della canzone
I due liocorni è una nota canzone per i bambini. Il testo parla degli animali che salgono sull’Arca di Noè. Arrivano tutti, tranne la coppia di liocorni che scompaiono nel nulla dopo il Diluvio Universale, motivo per cui non ne troviamo in giro.
La canzone è stata scritta nel 1976 da un gruppetto di ragazzi di Riccione, salvo poi essere depositata a nome dell’ingegnere Roberto Grotti che, attualmente, figura come suo autore. La prima incisione, invece, fu ad opera del gruppo degli Zafra.
Marina Valmaggi, cantautrice e fondatrice sia della casa editrice Rodaviva che del gruppo degli Zafra, ricorda che insieme ai volontari e ad altri gruppi parrocchiali, avevano deciso di creare una canzone per portare spensieratezza ai bambini. La canzone ha poi fatto il giro del mondo, arrivando anche in Giappone e Brasile.
Curiosità sui liocorni
Ecco qualche piccola curiosità sull’unicorno:
- Nel Palio di Siena, una delle 17 contrade è proprio quella del Leocorno
- Anche la contrada di Santa Maria in Vado del Palio di Ferrara ha come simbolo un unicorno. Secondo la leggenda, la contrada riuscì a purificare le acque del Po grazie ai poteri magici di un unicorno: fu grazie ad essi che la zona di Ferrara divenne fertile
- Nella serie My Little Pony, sia in quella originale che in quella moderna, sono presenti diversi unicorni. E ci sono anche degli unicorni alati, chiamati alicorni. Per esempio Twilight Sparkle è un unicorno, mentre Princess Cadance, Princess Celestia e Princess Luna sono alicorni
- L’alicorno è la fusione fra un unicorno e un pegaso, cioè un cavallo alato
- Esiste anche il Pokémon unicorno: è Rapidash, Pokémon di tipo Fuoco di prima generazione che si evolve da Ponyta. Anche la versione di Galar di Rapidash è un unicorno, ma è tipo Psico/Folletto
I liocorni esistono davvero?
Nonostante ci piacerebbe tantissimo che esistessero unicorni, draghi e cavalli alati, purtroppo non esistono gli unicorni. Molto probabilmente la nascita di questo mito deriva dall’osservazione di un animale reale sconosciuto ai naturalisti antichi. Non conoscendo quell’animale, ecco che lo descrissero in maniera alquanto fantasiosa. Ma quale poteva mai essere questo animale reale?
Nel 1933 il biologo americano Franklin Dove dell’Università del Maine ipotizzò che tutto fosse nato magari da un toro adulto con un unico corno frontale. Anzi, lui era andato oltre: aveva ipotizzato che fosse possibile far crescere un solo corno in un toro adulto, togliendo le corna e reimpiantandone chirurgicamente una al centro della testa di un vitello.
Analogamente è anche possibile che tutto derivi da alcune capre domestiche nate con una deformità rara in cui succede che le due corna si fondano insieme. Vedendo una capra del genere, in passato era possibile convincersi che quello fosse un unicorno.
Un’altra ipotesi interessante coinvolge i rinoceronti, in particolare il rinoceronte lanoso, ormai estinto. Era una specie che viveva nell’Eurasia e che aveva un solo grosso corno sulla fronte. Lo stesso Marco Polo, nei suoi scritti, sostenne di aver visto un unicorno a Giava, ma è chiaro che quello che Marco Polo aveva avvistato era un rinoceronte di Giava. Certo che a scambiare un rinoceronte massiccio per uno snello unicorno ce ne vuole.
Un altro animale preistorico estinto era l’Elasmotherium sibiricum: gli scheletri ritrovati assomigliano a un cavallo. Magari in passato qualcuno aveva trovato un resto fossile di questo animale e aveva deciso che fossero quelli dei liocorni.
Altri animali che potrebbero aver ispirato l’origine dell’unicorno sono l’orice araba, il narvalo, l’antilope alcina e un capriolo con un solo palco. L’orice araba è una specie di antilope che ha due corna lunghe e sottili. Se vista di lato, però, ecco che sembra che abbia un solo corno.
Per quanto riguarda il narvalo, la maggior parte delle presunte corna di unicorni del Medioevo e del Rinascimento erano, invece, la zanna del maschio del narvalo. L’antilope alcina del Sudafrica, invece, solitamente ha due corni.
Tuttavia, a causa di un gene recessivo, ogni tanto nasce qualche soggetto con un corno solo. Da qui a scambiarle per un unicorno è un attimo, anche perché sono animali che riescono persino ad uccidere i leoni.
In Italia, invece, è stato segnalato un capriolo con un solo palco di corna al centro della fronte. Una malformazione del genere potrebbe essere già accaduta prima in passato e scambiata dai naturalisti per la presenza di un unicorno.