Karkadè: benefici e controindicazioni della bevanda
Dai benefici per il corpo a quelli per i capelli, scopri a cosa fa bene il karkadè e come prepararlo a casa. Tale bevanda si può consumare calda o fredda.
Fonte immagine: Pixabay
Ha un sapore intenso, un colore rosso rubino e può migliorare la tua salute: il Karkadè è una bevanda conosciuta in tutto il mondo e particolarmente apprezzata anche in Italia. Nota anche con il nome di “tè dell’Abissinia” o “tè di ibisco”, a questa bibita sono attribuiti numerosi effetti benefici, ma come sempre, è bene tenere in considerazione anche i possibili effetti indesiderati e le controindicazioni.
Prepariamo insieme una buona tazza di karkadè e scopriamo in che modo questa bevanda può migliorare la tua vita e a cosa dovremmo fare attenzione.
Karkadè: origine
Il karkadè deriva dai petali dei fiori dell’ibisco (Hibiscus Sabdariffa), una pianta perenne che fa parte della famiglia delle Malvaceae e che è particolarmente diffusa in Asia e in Africa, dove i climi più caldi e i terreni sabbiosi rappresentano il luogo ideale per la coltivazione.
Non a caso, l’estratto di ibisco e il tè noto con il nome di karkadè sono molto utilizzati nell’Africa occidentale, ma anche nella zona dei Caraibi e in in altre zone del mondo. Nei luoghi in cui viene coltivato, il karkadè è reperibile in due diverse varietà, come il classico karkadè rosso, commercializzato in tutto il mondo e il karkadè verde, che viene consumato prevalentemente nei luoghi di produzione.
In queste zone, così come nelle altre aree del mondo, il tè all’ibisco viene consumato in sostituzione del caffè. Il karkadè infatti non contiene caffeina, per cui può essere sorseggiato senza problemi in ogni momento della giornata.
Karkadè: effetti e proprietà
L’infuso di ibisco non è apprezzato solamente per il suo sapore, un po’ aspro e acidulo, ma anche perché è incredibilmente rigenerante e rinfrescante. Questa bevanda può infatti apportare numerosi benefici alla salute.
Tutto merito delle sostanze benefiche contenute in ciascuna tazza di infuso, fra le quali spiccano in primis le sostanze antiossidanti, capaci di combattere gli effetti dannosi dei radicali liberi e di proteggerci dal rischio di sviluppare numerose malattie.
Il karkadè è considerato anche un’ottima fonte di flavonoidi, di vitamina A, vitamina C e vitamina D, e può apportare anche minerali essenziali, come:
Queste sostanze rendono il karkadè un rimedio dalle spiccate proprietà depurative, diuretiche, digestive e anche lassative. Quest’ultimo effetto è dovuto soprattutto alla presenza di mucillagini, sostanze vegetali che hanno la capacità di migliorare la salute intestinale, combattendo la stitichezza.
A cosa fa bene il karkadè?
Ma vediamo quali sono i benefici e le controindicazioni del karkadè. Abbiamo già anticipato che, grazie alla notevole presenza di sostanze antiossidanti, questa bevanda può proteggerci dallo sviluppo di malattie causate dai radicali liberi, come tumori, cardiopatie e diabete.
I benefici del tè di ibisco, tuttavia, non finiscono qui! Vediamo quindi a cosa fa bene questa bevanda.
Aiuta a ridurre l’infiammazione
La tisana di karkadè può aiutare a ridurre i livelli di infiammazione del corpo, spesso collegati allo sviluppo di patologie come cancro, artrite reumatoide, morbo di Alzheimer e altre gravi malattie.
Un rimedio naturale contro la pressione alta
Sebbene non possa essere considerato un sostituto dei farmaci per l’ipertensione, il karkadè è comunque ritenuto un efficace rimedio naturale contro la pressione alta, in grado di ridurre, quindi, il rischio di infarto e ictus.
Perché il karkadè abbassa la pressione?
Un simile effetto potrebbe essere dovuto alla capacità della pianta di favorire la diuresi e di fluidificare il sangue, migliorando quindi la salute del cuore e riducendo i livelli della pressione sanguigna.
Abbassa il colesterolo
Si ritiene che il tè di ibisco possa anche aiutare a mantenere sotto controllo i livelli del colesterolo. Ciò comporterà un miglioramento della salute generale e una riduzione del rischio di sviluppare condizioni come ictus o infarto.
Un amico per il fegato
Alcuni studi condotti sugli animali hanno evidenziato un interessante effetto del karkadè. Sembra infatti che la bevanda possa migliorare la salute del fegato, aiutando a combattere condizioni come la steatosi epatica e riducendo il danno epatico. Prima di consumare questa bevanda per migliorare la salute, sarà però opportuno chiedere consiglio al medico.
Combatte sete e disidratazione
Soprattutto durante l’estate, è fondamentale mantenersi idratati e bere molto. Un buon karkadè freddo potrebbe aiutarti a combattere la sete con gusto. Fra pochissimo vedremo come preparare la bevanda, prima però, diamo un’occhiata agli altri utilizzi del karkadè e alle possibili controindicazioni.
Altri usi del Karkadè
Non solo tè e infusi: i fiori di ibisco vengono impiegati anche per la cura dei capelli. Un impacco con il karkadè ti permetterà infatti di avere una chioma più morbida e lucente. In più, questo rimedio sarà ottimo per rinforzare i capelli e prevenirne la caduta.
Delle garze imbevute con questo infuso saranno invece utili per combattere scottature e infiammazioni della pelle. Nei Paesi di produzione, infine, i fiori di ibisco vengono impiegati per preparare delle marmellate, salse e sciroppi.
Controindicazioni
Il karkadè è considerato sicuro per la salute, ma come spesso accade, esistono alcune eccezioni. In particolar modo, visti gli effetti lassativi della bevanda, sarà bene evitarne il consumo da parte di coloro che soffrono di diarrea. Inoltre, dal momento che può ridurre i livelli della pressione sanguigna, il karkadè sarà sconsigliato anche per chi soffre di pressione bassa.
Il consumo di questa bevanda è da evitare anche durante l’allattamento al seno e in gravidanza, in quanto potrebbe causare delle perdite e provocare delle complicazioni.
Possibili interazioni
Bevande a base di fiori di ibisco possono interagire anche con alcuni farmaci. In particolar modo, il karkadè può ridurre l’efficacia di farmaci contro la malaria, come la clorochina. La bevanda non dovrebbe essere assunta insieme ad altri medicinali, come il paracetamolo e i farmaci antidiabetici, in quanto può ridurre ulteriormente i livelli di zucchero nel sangue.
Karkadè: dosi consigliate
Ma quanto karkadè al giorno posso consumare? Come in ogni cosa, anche quando si parla di bevande benefiche come il karkadè è importante evitare gli eccessi. In generale, da una a tre tazze al giorno saranno più che sufficienti per prenderti cura del tuo corpo in tutta sicurezza.
Quando bere la tisana al karkadè?
Il momento migliore per bere il tè di ibisco è sempre. Puoi regalarti un attimo di relax nel pomeriggio, o anche al mattino o prima di andare a dormire se lo desideri.
Karkadè: preparazione
E a questo punto, non ci rimane che scoprire come si prepara il karkadè. La ricetta è davvero molto semplice. In erboristeria potresti acquistare i fiori essiccati, mentre al supermercato puoi trovare le bustine già pronte.
In entrambi i casi, ti basterà far bollire una tazza di acqua, versare mezzo cucchiaio di fiori essiccati o un filtro già pronto)e lasciare in infusione per circa 7 minuti. Quindi filtra il tutto o rimuovi il filtro, addolcisci a piacere e goditi la tua bevanda rigenerante.
Per preparare il karkadè freddo, alternativa caffeine free al tè bianco freddo, ti basterà lasciar raffreddare la bevanda e, se lo desideri, aggiungere qualche cubetto di ghiaccio e un pezzetto di limone. Ed ecco preparato un drink fresco e adatto per l’estate.