Ristrutturare casa in modo green: costi e incentivi del bonus ristrutturazione
Con il bonus ristrutturazione è possibile ristrutturare casa in modo green. Ecco come funziona e quali interventi sono inclusi.
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Ristrutturare casa in modo green è oggi più facile, grazie agli incentivi voluti a livello statale con il bonus ristrutturazione. Anche per il 2022 in corso, infatti, il Governo ha scelto di rendere disponibile questa importante misura per le famiglie, che permette di ammodernare le abitazioni godendo di importanti detrazioni IRPEF.
Ma come funziona il bonus ristrutturazione 2022 e quali sono gli altri interventi per rendere la propria casa sempre più amica dell’ambiente?
Prima di cominciare, è bene sottolineare come il bonus ristrutturazioni sia diverso dal Superbonus al 110%, erogato dallo Stato durante i primi due anni della pandemia. Quest’ultimo richiede il termine dei lavori entro la fine di dicembre 2022 e, come di recente confermato dal Governo, non vi saranno ulteriori proroghe. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Cosa è il bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione è un incentivo introdotto dal Governo per la prima volta nel 2012, per stimolare l’ammodernamento delle abitazioni dal punto di vista non solo edile, ma anche del risparmio energetico e della sua efficienza termica.
Anche per il 2022 il bonus è attivo, così come previsto dall’approvazione dell’ultima Legge di Bilancio e la sua estensione è stata prolungata fino al 31 dicembre 2024.
Questa ultima revisione prevede la possibilità di approfittare di una detrazione fiscale al 50% per tutte le spese sostenute per la riqualificazione edilizia degli immobili a uso abitativo, per un massimo di 96.000 euro. Il contribuente potrà scegliere se ricevere la detrazione sull’IRPEF, spacchettandola in 10 versamenti, oppure cedere il credito alla società che effettuerà i lavori ottenendo così uno sconto in fattura.
Ristrutturare casa: a chi è destinato il bonus
Come accade per tutte le misure di questo tipo, il bonus ristrutturazione non è elargito a tutti. Possono infatti richiederlo:
- Il proprietario o il possessore della nuda proprietà dell’edificio;
- Il titolare di un diritto di godimento, quale l’usufrutto;
- L’affittuario o il comodatario dell’immobile;
- L’imprenditore per gli edifici che non vengono utilizzati come deposito merci o come bene strutturale;
- I familiari conviventi oppure legati da un’unione civile;
- I separati a cui è stato assegnato l’immobile, se di proprietà dell’altro coniuge;
- Il convivente more uxorio, per le sole spese effettuate dal primo gennaio 2016.
Quali interventi sono inclusi nel bonus ristrutturazione
Specificato a chi spetta il bonus ristrutturazione 2022, è necessario comprendere quali tipi di interventi siano giudicati ammissibili dallo Status per poter godere della detrazione IRPEF al 50%. Bisogna inoltre ricordare come la spesa massima non possa superare le 96.000 euro.
Fra i vari interventi, quelli ammessi comprendono:
- Manutenzione ordinaria di immobili residenziali, compresi le parti comuni dei condomini;
- Manutenzione straordinaria di questi immobili, sempre incluse le parti comuni dei condomini;
- Attività di restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione del profilo edilizio;
- Ripristino dell’edificio danneggiato da calamità naturali;
- Rimozione delle barriere architettoniche e altri interventi per favorire la mobilità dei disabili;
- Strumenti e lavori destinata alla riduzione di atti di criminalità, come l’installazione di cancelli e porte blindate contro i ladri;
- Interventi per il miglioramento del risparmio energetico e dell’efficienza termica;
- Interventi antisismici;
- Bonifica dell’amianto e di altre sostanze pericolose per la salute.
Ristrutturare casa: come renderla più green
Come si è visto all’interno degli interventi ammessi per il bonus ristrutturazione, una buona rilevanza è stata garantita a quelle opere destinata al miglioramento dell’efficienza della casa. Sia da un punto di vista energetico, con sistemi che possano ridurre il consumo di energia elettrica, che da quello climatico. In questo caso, rientrano moltissimi interventi per ridurre la dispersione del calore e favorire l’isolamento termico.
Date queste premesse, è quindi possibile approfittare del bonus ristrutturazione 2022 per rendere la propria abitazione più sostenibile, per trasformare l’edificio in una “casa green” spendendo relativamente poco.
Su questo fronte, sono tre sostanzialmente le misure che possono fare la differenza: la predisposizione di un cappotto termico, le misure destinate al risparmio energetico o all’autoproduzione di energia e gli interventi di miglioramento della climatizzazione.
Cappotto termico
Sempre più in voga negli ultimi anni, il cosiddetto cappotto termico è una delle misure che può fare davvero la differenza per una casa moderna, ristrutturata e amica dell’ambiente.
In linea generale, si tratta dell’installazione di alcuni strati isolanti sul perimetro esterno delle mura dell’edificio, allo scopo di ridurre la dispersione termica. Questo si ottiene sostanzialmente:
- In inverno, evitando la dispersione del calore generato dai sistemi di riscaldamento verso l’esterno. In questo modo, si ha una sostanziale riduzione dei consumi a livello di caldaia;
- In estate, evitando il trasferimento del calore esterno all’interno dell’abitazione tramite le pari, godendo così di ambienti più freschi anche in assenza di condizionatore.
L’installazione di un cappotto termico comporta l’ispessimento di qualche centimetro delle pareti dell’edificio, tuttavia non una sua modifica estetica. Il cappotto rispetta infatti l’architettura e il design della casa, anche ripristinando lo stesso colore originale grazie ad apposite verniciature.
Risparmio energetico: elettricità e climatizzazione
Naturalmente, è possibile rendere la casa più green ed ecosostenibile anche focalizzandosi sui consumi elettrici. Anche se non tutti gli interventi potrebbero essere inclusi all’interno del bonus ristrutturazione, di norma si migliorano i consumi energetici con:
- Ammodernamento dell’intero impianto elettrico;
- Installazione di sistemi di autoproduzione, come i pannelli fotovoltaici sul tetto, possibilmente abbinati a soluzioni d’accumulo per sfruttare energia anche nelle ore notturne o quando l’illuminazione solare non è sufficiente.
Come facile intuire, i consumi energetici sono anche direttamente collegati alle necessità di riscaldamento o di raffreddamento della casa. Per una casa più ecologica, sarebbe quindi necessario anche valutare di:
- Cambiare la vecchia caldaia, inquinante e poco economica, con i nuovi sistemi a condensazione o, se possibile, con delle pompe di calore;
- Valutare il solare termico, da installare sul tetto di casa, per la produzione di acqua calda a costo zero – fatta eccezione l’investimento – e soprattutto a emissioni zero;
- Installare un sistema di climatizzazione – a doppia funzione, raffrescante per l’estate e riscaldante per l’inverno – di ultima generazione, a bassi consumi e ad alto risparmio energetico.
Sul fronte dei termosifoni, invece, si può pensare di sostituire i vecchi radiatori con i moderni con controllo della temperatura integrato. E, se si ha la possibilità e si vuole procedere con una ristrutturazione intensa, anche installare il riscaldamento da pavimento.
Ristrutturazione degli infissi
Molto spesso non si presta sufficiente attenzione agli infissi, eppure sono gli elementi che maggiormente influiscono sulla tenuta termica ed energetica della casa. Spifferi, vetri non isolanti, chiusure non ermetiche: tutto contribuisce alla dispersione termica ed energetica.
In un’ottica di ristrutturazione green, si può quindi pensare di:
- Installare finestre ermetiche, dotate di doppi vetri e guaine anti-spiffero;
- Installare scuri o tapparelle con strato riflettente per il calore, così da trattenere il caldo in inverno e allontanarlo durante la stagione più bella;
- Scegliere nuovi tendaggi, anche automatizzati e per esterni, così da innalzare l’isolamento termico all’interno della casa, soprattutto nelle caldissime giornate estive.
Naturalmente, si dovranno prediligere materiali pienamente ecosostenibili – come il già citato vetro, ma anche il legno, l’alluminio o l’acciaio – evitando invece profili in plastica.
Costi per ristrutturare casa
Per quanto riguarda i costi di intervento, è difficile fare una stima precisa, anche perché molto riguarda le dimensioni della casa e le sue effettive condizioni. In linea generale:
- Un impianto fotovoltaico da 6 KW può costare dai 10 ai 20.000 euro;
- L’installazione di una pompa di calore richiede circa 1.500 euro;
- Un cappotto termico può richiedere dai 40.000 agli 80.000 euro;
- Rifare gli infissi con finestre in vetro e profilo in legno, circa 600 euro per ogni esemplare.