Picchio: cosa sapere su questo animale rumoroso
Se vuoi sapere qualcosa di più sul picchio, scopri habitat, specie, cosa mangia, come si riproduce, qual è il suo verso. Ne esistono 200 specie differenti.
Non è facile parlare del picchio, in quanto esistono tantissimi tipi di picchi. Fanno tutti parte della famiglia Picidae, appartenente all’ordine dei Piciformi. I picchi sono diventati molto famosi non solo per la loro livrea colorata, ma soprattutto per la loro simpatica abitudine di picchiettare col becco il tronco degli alberi.
I motivi per cui lo fanno sono diversi, ma in generale le persone non li amano molto a causa di tutto il rumore che producono.
Classificazione scientifica del picchio
Questa è la classificazione scientifica del picchio:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Aves
- Sottoclasse: Neornithes
- Ordine: Piciformes
- Famiglia: Picidae
Quanti tipi di picchio esistono?
Esistono più di 200 tipi di picchi, suddivisi in diversi generi:
- Jynx (fra cui il Jynx torquilla e Jynx ruficollis, rispettivamente il torcicollo eurasiatico e il torcicollo collorossiccio)
- Picumnus
- Sasia (fra cui il Sasia abnormis, il picchiolo rossiccio)
- Nesoctites
- Hemicircus
- Melanerpes (fra cui il M. candidus o picchio bianco, il M. erythrocephalus o picchio testarossa, il M. formicivorus o picchio delle ghiande)
- Sphyrapicus (fra cui lo S. varius o picchio panciagialla e lo S. ruber o picchio pettorosso)
- Xiphidiopicus
- Campethera
- Geocolaptes
- Yungipicus
- Picoides (fra cui il P. tridactylus o picchio tridattilo eurasiatico)
- Dendrocoptes (fra cui il D. medius o picchio rosso mezzano)
- Leiopicus
- Chloropicus
Dendropicos - Dryobates (fra cui il Dryobates minor o picchio rosso minore)
- Veniliornis
- Leuconotopicus (fra cui il L. borealis o picchio dalla coccarda e il L. villosus o picchio villoso)
- Dendrocopos (fra cui il D. major o picchio rosso maggiore e il D. leucotos o picchio dorsobianco)
- Piculus
- Colaptes (fra cui il C. auratus o picchio aurato)
- Celeus (fra cui il C. flavus o picchio crema)
- Dryocopus (fra cui il D. pileatus o picchio pileato e il D. martius o picchio nero)
- Campephilus (fra cui il C. magellanicus o picchio di Magellano, C. principalis o picchio beccoavorio e C. imperialis o picchio imperiale)
- Chrysophlegma
- Picus (fra cui il P. awokera o picchio del Giappone, il P. viridis o picchio verde e il P. canus o picchio cenerino)
- Dinopium
- Chrysocolaptes
- Gecinulus
- Blythipicus
- Reinwardtipicus
- Micropternus
- Meiglyptes
- Mulleripicus
Il picchio rosso
Ci sono tre tipi di picchi rossi in Italia. Quello più grande è il picchio rosso maggiore o Dendrocopos major: lungo 20-24 cm, pesa 70-98 grammi e ha un’apertura alare di 34-39 cm. Il dorso è blu-nerastro con zone bianche ai lati di faccia e collo.
Alcune linee nere partono dalle scapole e arrivano su nuca, base del becco e metà del petto. Sulle scapole è presente una grossa macchia bianca, mentre le penne remiganti sono a strisce bianche e nere, così come la coda. L’addome è bianco, ma sul basso ventre e sottocoda è presente un’area rossa. I maschi hanno una zona rossa sulla nuca, le femmine no.
È presente anche in Sardegna, si nutre di insetti e larve, ma è considerato onnivoro: è stato visto nutrirsi anche di carogne e uova di altri uccelli. La femmina depone da 4 a 6 uova, con stagione riproduttiva che inizia in primavera.
C’è poi il picchio rosso mezzano o Dendrocoptes medius. In Italia lo si trova nei boschi, sulle montagne meridionali e arriva fino alla Sila. Nidifica un po’ più tardi in primavera e ha una livrea bianca e nera con striscia rossa sulla testa e nella parte ventrale caudale.
C’è infine anche il picchio rosso minore o Dryobates minor, il più piccolo picchio europeo. Lungo 14-15 cm e con apertura alare di 25-27 grammi, pesa solo 18-22 grammi. Il corpo è corto e tondeggiante, con testina tonda e becco a punta.
La livrea mostra delle barre bianche e nere sul dorso, mentre il maschio ha una macchia rossa sulla testa. Nidifica in tutta Italia, un po’ più in basso rispetto agli altri picchi rossi ed è più facile trovarlo vicino alle case. Preferisce legni di tipo morbido e si nutre soprattutto di insetti. Nidifica da maggio a giugno, le uova vengono covate per 12-14 giorni e i piccoli escono dalle uova dopo 18-20 giorni.
Il picchio verde
Fra i picchi maggiormente diffusi in Italia abbiamo il picchio verde o Picus viridis. Nidifica in tutta Italia, tranne che in Sicilia e Sardegna. Si nutre di formichi, altri insetti, larve o anche piccoli rettili a volte. Rispetto ad altri picchi, è capace di perforare solamente legno morbido. Questo significa che spesso preferisce cercare gli insetti a terra.
Nidifica negli alberi da marzo a inizio estate, deponendo 5-7 uova bianche che vengono covate da tutti e due i genitori per 2 settimane. La livrea è verde sul dorso, con addome bianco, mascherina nera e striscia rossa che va dalla fine del becco alla nuca.
Dove vive?
Come habitat, i picchi tendono a vivere nelle zone boschive. Tuttavia alcune specie si sono adattate e vivono anche nei deserti e nelle zone rocciose. Per esempio quello di Gila vive nel deserto e nidifica sui cactus: sono uccelli molto adattabili. Alcuni si nutrono a terra e scavano anche i nidi in buche in erra.
Il picchio italiano
Ci sono diverse specie di picchi presenti in Italia:
- Picchio cenerino o Picus canus
- Picchio dorsobianco o Dendrocopos leucotos
- P. nero o Dryopocus martius
- Picchio rosso maggiore o Dendrocopos major
- Picchio rosso mezzano o Dencrocoptes medius
- P. rosso minore o Dryobates minor
- Picchio tridattilo o Picoides tridactylus
- Picchio verde o Picus viridis
- Torcicollo o Jynx torquilla
Caratteristiche del picchio e cenni di biologia
Il picchio è un uccello di piccole dimensioni specializzato per la vita sugli alberi. Ha un becco molto robusto con un cranio strutturato per sopportare tutti i colpi che infligge ai poveri alberi. La lingua è cilindrica e ha delle setole a uncino con le quali riesce a catturare le larve e gli insetti nascosti negli alberi.
Non si fa male quando becchetta gli alberi in quando il suo cranio si è modificato per assorbire questi urti ripetuti e vicini. L’impatto dell’urto viene assorbito prima dalla parte esterna del becco, poi dall’osso spongioso che collega il becco al cranio e infine dallo scudo cerebrale.
L’urto, quando viene assorbito, forma una vibrazione di replica. Ma anche questa viene assorbita dallo ioide, una struttura apposita che circonda il cranio dell’uccello e che aiuta a sostenere anche lingua e gola.
La coda è robusta e a forma di cuneo semplice o doppio: la usa come puntello per darsi maggiore stabilità sugli alberi. Grazie ad essa è anche capace di arrampicarsi e a rimanere fermo sugli alberi parallelamente al tronco. Può fare tutto ciò in quanto le penne della coda sono molto rigide e supportate da potenti muscoli.
Il colore della livrea cambia parecchio a seconda della specie: possono esserci combinazioni varie di nero, bianco, rosso, verde.
Come dimensioni, variano un po’ a seconda della specie. Possono essere lunghi 8-58 cm, mentre l’apertura alare può essere di 12-61 cm. Il peso varia dai 7 ai 600 grammi.
Riproduzione
I maschi e le femmine dei picchi scavano insieme per formare il nido e per incubare le uova. La cova dura 2 settimane. I pulcini di picchio nascono ciechi e implumi. Un genitore rimane nel nido a badare ai piccoli, mentre l’altro va a fare rifornimento di cibo. I piccoli picchi lasciano il nido dopo un mese.
I picchi sono animali solitamente monogami, anche se non mancano soggetti poligami o che praticano la poliandria (quello dell’India alleva due pulcini con due maschi diversi). Si accoppiano da marzo a giugno.
Comportamento e abitudini
Il comportamento peculiare dei picchi è quello di tamburellare velocemente e ripetutamente sul tronco degli alberi. Questo comportamento serve per:
- cercare cibo: in questo modo scava micro gallerie per trovare larve e insetti nascosti nella corteccia che acchiappa poi grazie alla sua lunga lingua
- scavarsi il nido
- comunicare con gli altri picchi: il rumore è percepibile anche a distanza. Tramite questo sistema delimitano il territorio, richiamano altri picchi, segnalano la presenza di cavità utili nei tronchi e chiedono anche il cambio di turno nella cova delle uova
Ciascuna specie ha un proprio ritmo di martellamento. In generale i picchi sono animali solitari e diurni.
Dieta e alimentazione
I picchi si nutrono di semi, ghiande, larve e piccoli insetti che catturano grazie alla lingua. Sono invece predati da volpi, ratti, serpenti e gatti selvatici. Tendono a conservare semi, ghiande e noci nei nidi che scavano negli alberi, controllandoli per essere sicuri che non ammuffiscano e scartando quelli ammuffiti.
Per quanto riguarda gli insetti, sono anche bravissimi a cacciare quelli volanti. Inoltre possono anche succhiare la linfa degli alberi.
Curiosità sui picchi
Ecco alcune piccole curiosità sui picchi:
- Il verso del picchio varia a seconda della specie. Non ha un nome preciso, però quello rosso maggiore tende a cinguettare brevemente, emettendo versi monotoni, mentre quello nero emette un verso più allungato e metallico
- La durata di vita media di un picchio è di 6-11 anni
- Il picchio emette un rumore tambureggiante quando picchia col becco sugli alberi. Lo fa un po’ per delimitare il territorio, un po’ per emettere segnali per gli altri picchi, un po’ per cercare piccoli insetti da mangiare nascosti nella corteccia. Questo rumore può essere sentito anche a km di distanza, cosa che a volte può infastidire un po’
- Come difendersi dai picchi? Beh, c’è chi non ha piacere di avere dei picchi in giardino che tamburellano tutto il tempo sugli alberi. Per allontanarli senza fare loro del male, bisogna agire velocemente, prima che apprezzino troppo la vita sui tuoi alberi. Esistono repellenti visivi non statici, tipo aquiloni sagomati a forma di aquile o falchi che si muovono. Esistono anche dei palloncini colorati che si muovono col vento che hanno la stessa funzione (questi palloncini assomigliano un po’ al Pokémon Claydol). Ci sono poi dei dissuasori sonori a ultrasuoni: noi non li sentiamo, ma i picchi sì
- Esiste anche il Pokémon picchio: si chiama Pikipek, è un Pokémon di tipo normale/volante di settima generazione
- Un famoso picchio antropomorfo dei cartoni animati è Woody Woodpecker, noto anche come Picchiarello (si basa sui picchi delle ghiande)
Un picchio come animale domestico?
I picchi non sono uccelli domestici: non possono essere allevati in cattività. Se vuoi osservarli devi recarti nei boschi, anche se è possibile che qualche volta colonizzino anche i giardini delle case delle zone un po’ più rurali.