Greenstyle Ambiente Desertificazione: cause e conseguenze da conoscere

Desertificazione: cause e conseguenze da conoscere

La desertificazione è un processo diventato più rapido e frequente negli ultimi decenni. Ma indaghiamo quali sono le reali cause e come invertire la rotta.

Desertificazione: cause e conseguenze da conoscere

Fonte immagine: Pixabay

Quello della desertificazione è un problema di stretta attualità negli ultimi anni. A causa di alcuni fenomeni naturali, ma soprattutto dell’azione forsennata dell’uomo, sempre più aree verdi e un tempo floride si stanno trasformando in zone deserte.

Un fenomeno che sta subendo una forte accelerazione anche a causa del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, su cui bisogna intervenire prontamente. Ma cosa si intende per desertificazione e, soprattutto, quali sono le sue cause e le sue conseguenze?

Il processo di desertificazione esiste praticamente dalla comparsa della vita sulla Terra, a causa di alcuni fenomeno fisiologici che caratterizzano il Pianeta. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che questo problema ha subito una fortissima accelerazione, tanto da allarmare gli esperti.

Di seguito, alcune informazioni utili.

Cosa è la desertificazione

Deserto

Per desertificazione si intende un processo sia climatico che ambientale, caratterizzato dalla trasformazione di aree verdi e floride in zone desertiche. In altre parole, progressivamente scompaiono la flora e la fauna – quella che è, nei fatti, la biosfera – e si viene a formare il deserto.

Come già accennato, il processo di desertificazione è intrinseco alla Terra, è sempre esistito, seppur come fenomeno dallo sviluppo estremamente lento. Negli ultimi anni si è invece assistito a una brusca accelerata, a causa dell’impatto delle attività dell’uomo sul clima.

Pur colpendo tutti i continenti, il processo di desertificazione appare particolarmente preoccupante nelle zone più calde e secche del Pianeta, come a ridosso dell’Equatore o dei Tropici. In queste zone, più del 40% delle aree verdi rischia di trasformarsi in deserto in pochi decenni, mettendo a rischio la sopravvivenza di oltre un miliardo di persone.

In particolare, a essere maggiormente colpite sono l’Africa, l’Asia meridionale, l’Australia e il Sudamerica.

Dove si sta verificando la desertificazione

Così come già accennato, la desertificazione colpisce tutti i Continenti, seppur con intensità diversa. E il fenomeno non manca di certo in Europa, dove colpisce soprattutto i Paesi meridionali, Stivale incluso.

In Italia

Sardegna

A livello europeo, l’Italia è uno dei Paesi maggiormente a rischio desertificazione, sia per la sua posizione che per un trend climatico che porta temperature sempre più calde, più tipiche del Nordafrica. Secondo uno studio INEA, il 50% dello Stivale potrebbe essere coinvolto in futuro da processi di desertificazione, in particolare in queste regioni:

  • Sicilia;
  • Calabria;
  • Sardegna;
  • Puglia;
  • Basilicata

Le Regioni del Centro Italia sono considerate a medio rischio, mentre quelle del Nord a rischio contenuto.

Nel mondo

Deserto del Sahara

Se consideriamo l’intero Pianeta, oltre il 70% delle zone attualmente abitate è a rischio desertificazione, con tempistiche diverse a seconda del clima tipico dell’area di riferimento e della vicinanza all’Equatore oppure ai tropici. La preoccupazione è maggiore per:

  • Africa settentrionale e centrale;
  • L’intera area mediterranea;
  • Sudamerica;
  • Australia settentrionale;
  • Medio-Oriente;
  • Asia centrale.

Quali sono le cause della desertificazione

La modifica di ambienti ricchi di fauna e flora in aree desertiche può avere differenti origini, alcune del tutto naturali e altre invece dovute all’azione diretta dell’uomo. Come già ricordato, il fenomeno ha subito un’accelerazione a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

Cause naturali

Desertificazione lago

La desertificazione è un fenomeno che colpisce alcune zone della Terra praticamente da sempre, in base alle loro caratteristiche ambientali e climatiche. E si tratta di un problema che ha subito andamenti diversi a seconda delle ere geologiche, poiché sensibile sia agli aumenti repentini della temperatura che al gelo perenne.

In linea generale, la desertificazione trova motivazioni naturali quando si evidenziano alcune condizioni:

  • Ridotto apporto idrico: le aree del mondo dove le piogge sono scarse e la disponibilità di acqua dolce è molto ridotta, sono a maggior rischio di desertificazione;
  • Morfologia del terreno: dove il territorio è estremamente roccioso, arido e non vi sono particolari catene montane che possono riequilibrare l’apporto idrico – ad esempio con ghiacciai – vi è una naturale inclinazione alla desertificazione;
  • Composizione vegetale: vi sono molte zone del mondo dove la varietà di vegetazione è ridotta, anche in presenza di aree verdi decisamente estese. Poche specie vegetali aumentano il rischio poiché, in caso di scomparsa, non sarebbero rimpiazzate da altre specie;
  • Ecosistemi fragili: dove gli ecosistemi sono fragili, per una flora non troppo variegata e la scarsa presenza di animali selvatici, il rischio di desertificazione diventa più probabile;

Cause umane

Deforestazione

Ad avere più impatto sul fenomeno, però, sono le attività umane. L’aumento delle emissioni di gas serra, l’inquinamento e l’urbanizzazione hanno alterato il clima globale, rendendo molte zone più torride e quindi più vicine alla scomparsa. Tra le ragioni principali, si elencano:

  • Agricoltura e allevamenti intensivi: modificano gli habitat naturali, incentivando monocolture o comunque campi poco variegati, impendendo così all’ecosistema di rigenerarsi completamente;
  • Inquinamento: la produzione di gas serra e di altri inquinanti atmosferici portano a una rapido aumento delle temperature che, a loro volta, stimolano la desertificazione. Rifiuti e inquinamento ambientale alterano invece i naturali processi di rigenerazione vegetale.
  • Cementificazione: l’urbanizzazione selvaggia ha ovviamente sottratto aree vegetali al Pianeta, con un’alterazione ormai irreversibile;
  • Spreco delle risorse idriche: la scarsa cura nella conservazione dell’acqua dolce sta portando a un aumento delle aree desertiche. La scarsità di acqua è dovuta anche ai cambiamenti climatici, che alterano il ritmo delle piogge e portano a una facile evaporazione di fiumi e laghi;
  • Incendi e deforestazione: sia di natura dolosa che dovuti all’aumento delle temperature, gli incendi favoriscono la desertificazione, perché servono parecchi decenni prima che la vegetazione torni a ricoprire le aree colpite.

Quali sono le conseguenze della desertificazione

Clima Cambiamenti climatici

Ma quali sono le conseguenze del passaggio di molte aree verdi al deserto, quali contraccolpi dovrà gestire l’uomo? Al momento, non vi sono ancora certezze, perché gli esiti di questo processo potrebbero essere imprevedibili. Tuttavia, gli studiosi sembrano concordare su:

  • Migrazioni climatiche: la diminuzione di vaste aree fertili di territorio costringeranno milioni di persone a spostarsi da aree desertiche a zone più verdi, anche da un continente all’altro;
  • Carestie: la scomparsa di molte aree coltivabili potrebbe portare a carestie anche molto gravi, per via della riduzione nella produzione agricola. E potrebbero essere colpiti anche alimenti di primissima necessità, tra cui cereali come il grano;
  • Instabilità sociale e guerre: la carenza di risorse e lo scarso accesso a cibo e acqua potabile potrebbe portare a vere e proprie guerre, rendendo più evidente la separazione tra ricchi e poveri, con atti di violenza incredibile;
  • Instabilità climatica: più aree desertiche significa anche minore capacità di assorbimento delle radiazioni solari, aumento delle temperature e crescita nelle emissioni climalteranti. I cambiamenti climatici si faranno quindi più evidenti e repentini, anche caratterizzati da vere e proprie catastrofi ambientali;
  • Estinzioni di massa: la scomparsa di molti habitat naturali causerà l’estinzione di molte specie animali e vegetali;
  • Virus, malattie e fertilità: le temperature più elevate favoriranno la circolazione di virus sempre più letali, la popolazione sarà sempre più malata anche a causa della scarsa varietà alimentare e verrà anche colpita la riproduzione umana, con una minore fertilità.

Rimedi e contrasto ai nuovi deserti

Ma come contrastare il processo di desertificazione, se possibile? E, soprattutto, quanto tempo ha a disposizione l’uomo, per evitare il peggio?

Se partiamo da quest’ultima domanda, il tempo a disposizione è davvero scarso. Se non si invertiranno i ritmi dei cambiamenti climatici, già nel 2100 la situazione per il Pianeta potrebbe essere molto grave.

Si rischia di perdere, entro fine secolo, anche il 50% dei territori oggi coltivati.

Soluzioni alla desertificazione

Desertificazione e acqua dolce

Tra le varie soluzioni alla desertificazione, soprattutto in un’ottica preventiva, sarà necessario concentrarsi su:

  • Limitazione delle emissioni di gas serra, anche con normative stringenti su produzione industriale, traffico su ruote, allevamenti intensivi, agricoltura intensiva;
  • Protezione dei bacini di acqua dolce, ripristinando gli habitat naturali e limitando così l’evaporazione o la contaminazione;
  • Riqualificazione delle aree cementificate, con l’introduzione di maggiori spazi verdi;
  • Protezione dei terreni coltivati, evitando pratiche di monocoltura e implementando sempre più la rotazione, che arricchisce il terreno tra una stagione e l’altra;
  • Riduzione nel consumo di prodotti di origine animale, per frenare la corsa agli allevamenti intensivi e la conseguente deforestazione.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

La Grande Barriera Corallina in pericolo, sbiancata dai cambiamenti climatici
Ambiente

La Grande Barriera Corallina è in pericolo e la causa sono i cambiamenti climatici che la stanno sbiancando. Il fenomeno dello sbiancamento non è nuovo ma resta un processo recente, che è cominciato verso la fine degli anni 90. Dal 1998 in poi sono stati registrati sette eventi simili, ma quello del 2024 sembra essere uno dei peggiori, di pari passo con l’aumento delle temperature.