L’allattamento al seno rende i bambini più intelligenti
L'allattamento al seno migliorerebbe le capacità cognitive nei bambini tanto da sviluppare e ampliare il Q.I. e le relative qualità mentali.
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Un recente studio americano condotto su un gruppo di bambini tra i nove i dieci anni avrebbe confermato l’importanza dell’allattamento al seno per lo sviluppo cognitivo dei piccoli.
Secondo il test effettuato su un gruppo di under 10 i bambini che hanno potuto contare sull’allattamento al seno mostrerebbero un Q.I. più alto, un dato che aumenta di pari passo con la tempistica dell’allattamento. Lo studio è stato condotto dal dottore Daniel Adan Lopez con il suo team presso il Del Monte Institute for Neuroscience at the University of Rochester Medical Centre.
Dalla ricerca condotta su 9mila bambini sarebbe emerso un collegamento diretto tra allattamento al seno e sviluppo cognitivo, maggiormente presente nei piccoli allatti al seno per più di dodici mesi. Con punteggi marcatamente superiori rispetto ai bambini della stessa età, ma allattati artificialmente, con un collegamento ai nutrienti presenti nel latte materno. Questo è quello che emerge anche da una serie di ricerche antecedenti a questo studio e che il team ha fatto proprie, allineandole ai dati attuali.
Lo studio condotto dal dottore Daniel Adan Lopez e dal suo team, pubblicato su Frontiers of Public Health, come anticipato si allinea con l’esito delle ricerche precedenti. Affidando un ruolo di rilievo ai nutrienti presenti nel latte materno, in particolare sulla presenza e sull’azione dell’acido arachidonico (ARA) e dell’acido docosaesaenoico (DHA). Quest’ultimo è un acido grasso omega-3 a catena lunga che viene prodotto dalla stessa madre e fornito al feto durante il terzo trimestre della gravidanza, e che il neonato potrà ritrovare anche attraverso il latte materno.
Una presenza utile alla mielinizzazione dei lobi frontali del cervello in particolare durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza. Pr questo gli esperti ne sostengono la pratica, ove possibile, supportata anche da una fase di istruzione e sensibilizzazione prenatale. Inoltre l’allattamento al seno mostrerebbe un alto valore nutrizionale, ma anche un impatto positivo sulla riduzione del rischio endometriosi e di cancro alle ovaie.
Fonte: Frontiers of Public Health