Inquinamento, Biden: USA -50% entro il 2030
Inquinamento, Biden annuncia taglio del 50% entro il 2030: al Summit sul Clima tutti i Paesi mondiali annunciano i loro obiettivi.
Fonte immagine: Adam Schultz via Wikimedia
Sul fronte dell’inquinamento, gli Stati Uniti decidono finalmente di far sul serio. È quanto ha confermato il Presidente Joe Biden in occasione della Giornata della Terra, annunciando un obiettivo importante: tagliare del 50% tutte le fonti inquinanti entro il 2030. E anche altri leader mondiali hanno deciso di scegliere traguardi simili.
L’annuncio è giunto in apertura del Summit sul Clima voluto proprio dagli Stati Uniti e organizzato in concomitanza con l’Earth Day. Una conferenza avvenuta in modo completamente virtuale, date le limitazioni agli spostamenti dovute alla pandemia da coronavirus.
Inquinamento, i nuovi impegni mondiali
Joe Biden ha deciso di scegliere la strada della contrapposizione alla precedente amministrazione a stelle e strisce, quella guidata da Donald Trump, investendo ingenti risorse nella protezione dell’ambiente. Proprio durante l’era del tycoon statunitense le norme di tutela ambientale hanno subito pericolosi allentamenti sul territorio a stelle e strisce. E, inoltre, l’ex Presidente aveva deciso di sovvenzionare le fonti fossili a discapito delle rinnovabili, anche con nuovi permessi di trivellazione in paradisi naturali come i parchi dell’Alaska.
In apertura del Summit, Biden ha voluto riconfermare l’impegno degli Stati Uniti a ridurre i propri livelli di inquinamento, tagliandoli del 50% entro il 2030. Il Presidente ha anche spiegato come questo sia il decennio decisivo per scongiurare gli effetti più gravi dei cambiamenti climatici:
Siamo risoluti ad agire. Rispondendo e combattendo i cambiamenti climatici vedo l’occasione di creare milioni di posti di lavoro. È il decennio decisivo per evitare le conseguenze peggiori: dobbiamo agire. Questo vertice è il primo passo del cammino che dobbiamo fare insieme. […] Gli Stati Uniti ridurranno il loro inquinamento della metà entro la fine di questo decennio. Abbiamo l’opportunità di creare posti di lavoro ben retribuiti, equità ed accesso sostenibile all’energia.
Anche altri leader mondiali hanno annunciato l’intenzione di investire maggiori risorse nella tutela ambientale. Xi Jinping, il Presidente cinese, ha confermato la volontà di rendere l’intero Paese carbon neutral entro il 2060. Il premier canadese Justin Trudeau ha invece promesso un taglio dei gas serra del 45% entro il 2030, mentre il Presidente russo Vladimir Putin ha aperto le porte a investimenti stranieri per lo sviluppo dell’energia pulita russa. La cancelliera tedesca Angela Merkel punta a un taglio delle emissioni del 55% entro il 2030, mentre il Presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato come la rivoluzione energetica non possa passare da un ripensamento del mercato finanziario.
E in Italia? Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato come il Piano per la Ripresa dalla pandemia comprenderà investimenti in economia verde e inclusiva. Lo Stivale aiuterà l’Europa a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ricordando però come la Penisola sia un luogo bellissimo ma molto fragile.
Fonte: Il Sole 24 Ore