Riscaldamento: spegnimento impianti, le date 2021
Spegnimento impianti di riscaldamento: le date 2021 e gli stop previsti per il mese di aprile, le Province interessate e le Fasce Climatiche.
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Nuove scadenze per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento. Mentre la primavera è ormai cominciata da circa un mese, malgrado le temperature spesso sotto le medie potrebbero indurre a pensare il contrario, la stagione fredda volge al termine. Già iniziato in alcune Regioni lo spegnimento degli impianti, in base a quanto previsto per il calendario 2021. Il sistema è regolato attraverso il Decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 26 agosto del 1993.
Ripercorrendo brevemente quelle che sono state le prime scadenze dell’anno. Si è cominciato il 15 marzo con la Fascia Climatica A, che comprende soltanto Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Stop agli impianti di riscaldamento nella Fascia B (Reggio Calabria e Crotone per la Calabria, Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani per la Sicilia) e in quella C (Calabria: Catanzaro e Cosenza; Campania: Benevento, Caserta, Napoli e Salerno; Lazio: Latina; Puglia: Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto; Sardegna: Cagliari, Oristano, Sassari e la Provincia del Sud Sardegna).
Impianti di riscaldamento: aprile, le date 2021 per lo spegnimento
Arriviamo ad aprile 2021, quando si spegneranno i restanti impianti ancora in funzione. Eccezion fatta per quelli collocati in Fascia F (Cuneo, Provincia Autonoma di Trento e Belluno), che non sono soggetti ad alcuna restrizione durante l’anno.
Venendo ora alle Fasce Climatiche D ed E, entrambe sono state chiamate a spegnere gli impianti di riscaldamento in data 14 aprile 2021. Di seguito le Province che appartengono a tali raggruppamenti.
Impianti di riscaldamento: Fascia Climatica D
Rientrano all’interno della Fascia Climatica D, utilizzata come le altre per regolare le date di accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento, le seguenti Province:
- Abruzzo – Pescara, Chieti e Teramo;
- Basilicata – Matera;
- Calabria – Vibo Valentia;
- Campania – Avellino;
- Emilia Romagna – Forlì-Cesena;
- Lazio – Roma;
- Liguria – Genova, La Spezia e Savona;
- Marche – Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Pesaro e Urbino;
- Molise – Isernia;
- Sardegna – Nuoro;
- Sicilia – Ragusa;
- Toscana – Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena;
- Umbria – Terni.
Fascia E
Queste le Province italiane inserite in Fascia E:
- Abruzzo – L’Aquila;
- Basilicata – Potenza;
- Emilia Romagna – Città Metropolitana di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia;
- Friuli Venezia Giulia – Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine