Stop alla gelatina animale, Sperlari la elimina da tutte le caramelle
Gelatina animale, stop in Sperlari: le caramelle saranno realizzare unicamente con ingredienti di origine vegetale.
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Stop alla gelatina animale da tutte le caramelle a marchio Sperlari. È questa l’interessante novità che l’azienda italiana ha voluto annunciare in questi giorni, un passo importante che riguarderà tutti i prodotti dolciari del gruppo di origine cremonese. I derivati animali saranno sostituiti da prodotti analoghi vegetali, come l’amido di mais e l’amido di patate.
Le nuove ricette sono state già inoltrate a tutti gli stabilimenti, dove trovano lavoro 400 dipendenti. Tra i brand coinvolti, anche Saila, Dietorelle e Galatine.
Gelatina animale, addio in Sperlari
La gelatina di origine animale proviene dagli scarti di allevamenti intensivi di bovini e suini e, normalmente, viene impiegata nell’industria alimentare per la creazione di caramelle e altri dolci. In particolare, questa sostanza conferisce l’effetto gommoso al prodotto, una delle caratteristiche più apprezzate dai consumatori.
L’annuncio della rinuncia alla gelatina animale, in favore di soluzioni completamente vegetali, è nata grazie anche alla collaborazione di Sperlari con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e alla collaborazione con Slow Food. Così ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo, Piergiorgio Burei:
Siamo intervenuti su prodotti storici e riconosciuti dal consumatori e questo non è mai semplice, l’aspetto organolettico non è tanto un fatto di gusto ma di consistenza e per questo il processo ha richiesto tanto tempo. Il prodotto non costa di più rispetto a prima, è più competitivo, la sfida riguarda tutto lo sviluppo che richiedono le ricette e il fatto di dovere adattare gli stabilimenti produttivi.
Non è l’unico progetto in ottica ambientale, o di tutela nei confronti degli animali, che la famosa azienda cremonese sta portando avanti. Così come spiega il Corriere della Sera, la società sta anche lavorando per eliminare l’uso di coloranti e aromi artificiali, ridurre la plastica nell’impianti e diminuire fortemente la produzione di anidride carbonica dalle strutture di produzione. Lo stesso anche sul packaging, dove verranno presto introdotti degli involucri biodegradabili.
Fonte: Corriere della Sera