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Giornata Mondiale del Riciclo: Covid-19 non frena gli italiani

Giornata Mondiale del Riciclo, il Covid 19 non ferma gli italiani: nel corso del 2020 è aumentata la quota di packaging recuperato.

Giornata Mondiale del Riciclo: Covid-19 non frena gli italiani

Fonte immagine: Pixabay

Si celebra domani la Giornata Mondiale del Riciclo, una ricorrenza voluta dalla Global Recycling Foundation per sottolineare l’importanza del riuso e del recupero dei materiali. E in occasione dell’edizione 2021, arrivano incoraggianti dati sullo scorso anno: gli italiani nel 2020 si sono dimostrati molto attenti ai rifiuti, nonostante la pandemia da coronavirus.

È quanto rivela Conai, nel pubblicare i dati relativi alla grave pandemia, tutt’oggi in corso: nonostante il Covid-19 e l’aumento di rifiuti a livello domestico, il 71% dei residenti dello Stivale ha riciclato correttamente gli imballaggi.

Giornata Mondiale del Riciclo: buoni i risultati

La pandemia da coronavirus non ha frenato l’attenzione degli italiani verso il riciclo dei rifiuti. Così come riporta ADNKronos, nonostante sul mercato siano stati immessi il 7% di imballaggi in meno – forse proprio come conseguenza alla riduzione dei consumi dovuti alla pandemia – i cittadini hanno riciclato l’1% in più di packaging. Può sembrare poco il 71% del 2020 contro il 70% del 2019, ma nei fatti si tratta di ben 9 milioni di tonnellate di rifiuti.

I risultati sono certamente confortanti poiché, proprio data la diffusione del Covid-19, si temeva che la quantità di rifiuti non correttamente riciclata potesse crescere. Le limitazioni del lockdown, la necessità di acquistare prodotti sempre più confezionati e la richiesta di soluzioni igieniche, infatti, lasciavano prevedere per il primo quadrimestre dell’anno un peggioramento. Così non è stato, grazie anche all’impegno del sistema consortile, in concerto con le istituzioni e i gestori degli impianti. Luca Ruini, Presidente di Conai, ha voluto commentare i dati rilevati:

L’immesso al consumo è diminuito nel 2020, soprattutto per il venir meno dei pack destinati ai settori commerciali e industriali. Sono ovviamente calati i conferimenti dal circuito di hotel, bar e ristoranti. Ma, grazie alla crescita della raccolta differenziata urbana, stimiamo che la contrazione delle quantità complessive avviate a riciclo sia più contenuta. Il riciclo dei rifiuti di imballaggio di origine domestica, quindi, ci ha permesso di superare il 70% del 2019: dovremmo aver messo a segno un 71% di riciclo totale, anche in un anno così difficile.

Anche per il 2021 si prevede un andamento analogo, con una lenta ripresa dei consumi a cui si assocerà però un’ulteriore crescita del riciclo. Si stima infatti che il 71.4% degli imballaggi verrà correttamente riutilizzato, per un totale di 9.5 milioni di tonnellate di packaging.

Grande il successo anche del sistema di raccolta Conai, che nel 2020 cresce al 53% di tutti gli imballaggi avviati al riciclo rispetto al 50% del 2019. E si superano anche gli obiettivi prefissati a livello europeo: il 71% italiano è già oggi ben oltre la soglia del 65% richiesta dall’UE per il 2025.

Packaging riciclato e italiani

Ma in che modo si pongono gli italiani verso il packaging e il suo riciclo? Sempre ADNkronos riporta gli esiti dell’indagine Conai “Packaging sicuro e sostenibile: le percezioni”, condotta in collaborazione con l’Osservatorio Waste Watcher International.

Il 48% degli italiani trova comodo il packaging, soprattutto se riporta in evidenza la scadenza del prodotto. La gran parte dei consumatori è poi attenta alle possibilità di riciclo degli imballaggi, tanto che nell’ultimo anno si è registrato un aumento dell’interesse verso caratteristiche quali la compostabilità (37%) e la riciclabilità (36%). Attira anche l’eco-design, con soluzioni che sappiano proteggere le caratteristiche del prodotto – soprattutto quando si parla di cibi – senza però pesare sull’ambiente.

A guidare le scelte d’acquisto è però ancora il senso di qualità e sicurezza del prodotto – circa l’89% degli italiani – così come le garanzie di tracciabilità (88%). Queste necessità vengono prima delle qualità ambientali del packaging, che comunque influiscono sulle scelte d’acquisto: il 73% degli intervistati valuta le caratteristiche dell’imballaggio prima di comprare un prodotto. In ogni caso, gli italiani valutano positivamente prodotti sostenibili, ovvero con imballaggio riciclabile (71%) o riciclato (69%). Il 25% compra comunque un prodotto anche se privo di packaging riciclabile, pur mal volentieri (47%).

Fonte: ADNKronos

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