Greta attacca l’UE: stop accanimento su alternative veg al latte
Greta Thunberg difende il latte vegetale dagli attacchi dell'Unione Europea: prevedere definizioni diverse è fuorviante per la giovane.
Fonte immagine: European Parliament via Wikimedia
Greta Thunberg si scaglia contro l’Unione Europea per la decisione di escludere le bevande vegetali non solo dalla definizione di “latte”, ma anche all’associazione con i prodotti caseari più in generale. Secondo la giovane attivista svedese, infatti, il rigore europeo sarebbe “troppo estremo” e potrebbe mettere in cattiva luce la dieta vegana.
Diventata un punto di riferimento per la lotta ai cambiamenti climatici fra le giovani generazioni, Greta ha da tempo deciso di sposare un’alimentazione unicamente vegetale, per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. La produzione di carne e altri derivati animali è infatti fra i principali responsabili dell’emissione di gas serra n atmosfera.
Greta contro l’UE
Già da qualche anno a questa parte, l’Unione Europa ha deciso di vietare la definizione di “latte” per indicare alcune bevande vegetali, ad esempio a base di soia, mandorla e avena. Questo per evitare confusione nei consumatori, i quali potrebbero erroneamente ritenere che questi prodotti assicurino lo stesso apporto nutrizionale del latte animale. Il tutto senza necessariamente denigrare queste soluzioni, poiché la loro composizione nutrizionale rimane ottima, ma comunque diversa rispetto ai derivati caseari.
Con il recente Emendamento 171, il Parlamento Europeo ha deciso di estendere questa misura anche a prodotti vegetali oltre alle bevande, quali i “formaggi vegetali”. La definizione di formaggio potrebbe essere infatti fuorviante e, per questa ragione, i produttori dovranno trovare dei nomi che non “imitino o evochino” gli alimenti di origine animale.
21 organizzazioni ambientaliste – tra cui Greenpeace e il WWF – hanno chiesto all’Unione Europea di rigettare la nuova normativa. E a queste si è aggiunta anche la giovane Greta, pronta a giudicare la misura “estrema, non necessaria e immotivata”:
Siamo in un’emergenza climatica ed ecologica. E cosa dovremmo fare? Lo so! Vietiamo la possibilità di elencare informazioni sugli allergeni, di utilizzare immagini reali del prodotto e di spiegare l’impatto climatico del cibo ai produttori di alimenti caseari di origine vegetale. Certamente risolverà questa emergenza.
La questione rimane però molto dibattuta. Mentre le associazioni chiedono che possano essere utilizzate le denominazioni di “latte vegetale”, “formaggio vegano” o “latte per intolleranti”, molti nutrizionisti sembrano essere maggiormente favorevoli a una differenziazione. In ogni caso, questi prodotti non verranno vietati sul mercato, dovranno invece prevedere una denominazione diversa.
Fonte: The Independent