Mascherine, disastro ambientale: superano le altre plastiche
Mascherine abbandonate, è disastro ambientale: è quanto dichiarano alcune associazioni britanniche, superano tutte le altre plastiche.
Fonte immagine: Unsplash
Le mascherine non correttamente smaltite rappresentano uno dei più grandi disastri ambientali degli ultimi anni. È questo l’allarme lanciato da diverse associazioni britanniche, nel notare ormai l’ubiquità dei dispositivi di protezione abbandonati nella natura. Tanto che, a oggi, il numero di mascherine presenti negli ambienti naturali e nell’oceano potrebbe già superare quello di qualsiasi altro prodotto in plastica.
Solo nel Regno Unito vengono utilizzate 54.1 milioni di mascherine usa e getta ogni giorno, con picchi di 1.6 miliardi al mese. Purtroppo, la maggior parte di questi indispensabili strumenti non viene smaltita correttamente.
Mascherine e disastro ambientale
Se si posizionassero affiancate tutte le mascherine utilizzate al mese nel Regno Unito, l’intera città di Londra sarebbe ricoperta in solo due giorni. Dalle attività di raccolta di Keep Britain Tidy è emerso come, nei parchi naturali o sulle spiagge, la quantità di mascherine abbandonate oggi superi di gran lunga altri tipi di plastica, come bottiglie e contenitori per alimenti. Dallo scorso giugno, la presenza dei dispositivi di protezione – inclusi i guanti – è cresciuta del 14% ogni mese, più del 10% delle borse di plastica.
Anche la RSPCA ha notato un trend analogo, tanto da lanciare un allarme per una maggiore sensibilizzazione dei singoli cittadini:
Per anni, il pubblico è stato abituato al consiglio di tagliare gli anellini di plastica delle lattine, per evitare che gli animali vi rimangano impigliati. Ora siamo qui per rinnovare questo messaggio: lo stesso deve essere fatto con le mascherine. Siamo preoccupati del fatto che le mascherine abbandonate stiano diventando un pericolo importante, in particolare per gli animali selvatici e gli uccelli.
La maggior parte delle mascherine chirurgiche, così come le FP2, contengono dei materiali plastici che fungono da barriera al virus. In particolare, il polipropilene può richiedere anche 450 anni per decomporsi in natura. Se ogni singola persona nel Regno Unito utilizzasse maschere ogni giorno, ogni anno la nazione si troverebbe a gestire 66.000 tonnellate di rifiuti in plastica rispetto al consueto, a cui si aggiungerebbero altre 57.000 tonnellate relative al loro packaging.
Poiché la protezione dal contagio da coronavirus è indispensabile, non bisogna rinunciare all’uso delle mascherine. Tuttavia, si possono mettere in atto dei comportamenti amici dell’ambiente. Innanzitutto rispettando la raccolta differenziata, così come stabilito dal proprio luogo di residenza. Ancora, evitando di abbandonare dispositivi su prati o sulla spiaggia e, se gettati nei cestini pubblici, assicurarsi sia presente un coperchio. Moltissime mascherine vengono infatti sollevate e trasportate dal vento, finendo anche a diversi chilometri di distanza.
Fonte: Daily Mail