Eolico, stop in Calabria: rovina il paesaggio
Eolico e idroelettrico in Calabria, stop alle nuove autorizzazioni: la Regione opta per la tutela del paesaggio locale.
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Per l’eolico in Calabria arriva una battuta d’arresto. La Regione ha infatti deciso di sospendere le autorizzazioni per la creazione di nuovi impianti eolici ed elettrodotti, poiché non compatibili con la tutela del paesaggio e allo sviluppo del settore del turismo. A darne notizia è l’agenzia di stampa ANSA.
Lo stop ai nuovi impianti è stato deciso tramite una specifica ordinanza, firmata dall’Assessore alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio.
Eolico, idroelettrico e tutela della Calabria
Così come già accennato, la Calabria ha deciso di fermare l’implementazione di nuovi parchi eolici e idroelettrici sul territorio della Regione, poiché non compatibili con la tutela del paesaggio, le risorse naturali e l’economia locale del terziario. Di conseguenza, al momento non verranno rilasciate nuove autorizzazioni, con un’ordinanza firmata dall’Assessore alla Tutela dell’Ambiente Sergio De Caprio. Impianti eolici e idroelettrici rappresenterebbero – stando alle parole riportate dall’agenzia ANSA – “una violenza alla bellezza della regione e allo sviluppo del turismo”.
Il provvedimento è stato approvato in relazione al Piano Paesaggistico della Regione Calabria, approvato nel 2004, che prevede la più ampia tutela del patrimonio naturalistico locale. In una nota della Giunta, si sottolinea l’avvio un Tavolo Tecnico per lo studio dell’energia rinnovabile regionale:
Nello stesso contesto, è stato avviato un Tavolo tecnico interdipartimentale per definire l’efficienza ecologica del marchio di qualità dell’energia rinnovabile regionale, come previsto dalla legge n. 25 del 19 novembre 2020 della Regione.
Tra paesaggio e off-shore
Il trade-off tra installazione di turbine eoliche e tutela del patrimonio paesaggistico è un argomento che ormai da banco tiene banco in tutta Europa, coinvolgendo moltissime amministrazioni pubbliche in tutto il Vecchio Continente. Da un lato la necessità di sfruttare le risorse naturali per produrre energia sostenibile e a zero emissioni, dall’altro il desiderio di non modificare aree naturali rimaste per secoli immutate, con degli impianti che ne alterano irrimediabilmente il paesaggio.
Il problema non è di facile soluzione ed è forse anche per questa ragione che, negli ultimi anni, si sta sempre più investendo su tecnologie offshore per la produzione di energia eolica. La Danimarca, ad esempio, ha annunciato la costruzione di un’isola artificiale al largo delle coste del Mar del Nord, mentre in Sicilia potrebbe sorgere uno dei parchi eolici galleggianti più importanti al mondo. L’eolico in mare, oltre a essere più efficiente date le più frequenti correnti, non comporta infatti conseguenze sulla tutela del paesaggio terrestre.
Fonte: Ansa