Fotovoltaico autoriparante, energia solare ancora più green
Novità in arrivo per il fotovoltaico, con un nuovo materiale autoriparante pronto a imprimere una svolta nella durata nel tempo dei pannelli.
Fonte immagine: Foto di Valentin J.-W da Pixabay
La nuova frontiera del fotovoltaico potrebbe essere un nuovo materiale “autoriparante”. Si tratta del seleniuro di antimonio, un semiconduttore al centro dello studio condotto dai ricercatori della University of York e guidato dal Prof. Keith McKenna.
Secondo i ricercatori il seleniuro di antimonio sarebbe capace di riparare in maniera autonoma i legami rotti, dando semplicemente vita a nuovi collegamenti. Nelle previsioni degli scienziati, tale capacità potrebbe permettere ai pannelli fotovoltaici di estendere la propria durata oltre gli attuali 25-30 anni.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Advanced Electronic Materials. Come ha dichiarato il Prof. McKenna:
Il processo mediante il quale questo materiale semiconduttore si auto-ripara è piuttosto simile al modo in cui una salamandra è capace di rigenerare gli arti quando uno di questi viene reciso.
Il seleniuro di antimonio ripara i legami rotti formandone di nuovi. Questa capacità è tanto insolita nel mondo dei materiali quanto nel regno animale e ha importanti implicazioni per le applicazioni nei campi dell’optoelettronica e della fotochimica.
Lo stesso McKenna ha aggiunto, con riferimento a un altro materiale potenzialmente rivoluzionario:
Abbiamo scoperto che il seleniuro di antimonio e un materiale strettamente correlato, il solfuro di antimonio, sono in grado di riparare velocemente i legami rotti sulle superfici attraverso ricostruzioni strutturali, eliminando così gli stati elettronici problematici.
I semiconduttori covalentemente legati come il seleniuro di antimonio trovano applicazioni diffuse in elettronica, fotochimica, fotovoltaico e optoelettronica, ad esempio nei pannelli solari e nelle componenti per illuminazione e i display.
Fotovoltaico ed efficienza
La capacità di auto-riparare i legami rotti formandone di nuovi si traduce anche in un migliore stato manutentivo e quindi in una maggiore efficienza dell’impianto fotovoltaico.
Per quanto riguarda invece la ricerca, il seleniuro di ammonio è stato testato nel fotovoltaico a film sottile. In questo caso l’efficienza è stata del 9,2%. Non è escluso tuttavia che il nuovo materiale autoriparante possa essere valutato in futuro anche su strutture differenti e maggiormente performanti.