Giornata Mondiale Zone Umide: cosa sono e perché sono essenziali
Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, cosa sono e perché sono così importanti per la tutela della Terra.
Fonte immagine: Foto di Ales Krivec da Pixabay
Il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide. La data fa riferimento a quel 2 febbraio 1971, quando fu firmato il Trattato di Ramsar. Si tratta di un accordo sottoscritto da 168 Paesi e che prevede la tutela e la conservazione delle zone umide del Pianeta.
La Giornata Mondiale delle Zone Umide 2021 ha offerto la spunto per parlare del bilancio che riguarda l’Italia. Tutt’altro che positivo, considerato che secondo il WWF è andato distrutto negli ultimi 100 anni circa il 64% del patrimonio italiano. Ha commentato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa:
La Convenzione di Ramsar per mezzo secolo ha assicurato il quadro di riferimento globale a tutela di queste aree e delle loro specificità e per promuovere programmi e azioni coordinate che ne hanno consentito la conservazione e la valorizzazione. Oggi più che mai è necessario preservarle.
La Giornata internazionale delle zone umide che si celebra oggi, e che quest’anno coincide con il cinquantenario del Trattato, non ha un valore solo simbolico ma serve a richiamare tutta la nostra attenzione sul delicato equilibrio della natura che quest’anno saremo chiamati a salvaguardare come co-organizzatori della Conferenza mondiale sul clima. I grandi accordi internazionali sull’ambiente richiedono un impegno costante e prolungato nel tempo sia a livello di governi locali che di coscienze individuali.
Zone Umide: cosa sono e perché sono essenziali
Zone Umide, cosa sono e perché sono importanti
Come è facile intuire, le zone umide sono quegli ecosistemi caratterizzati dalla presenza di acqua. Possono essere dei laghi, dei fiumi, ma anche paludi, acquitrini, torbiere e bacini (anche se artificiali).
Le aree umide contribuiscono alla biodiversità non soltanto dal punto di vista della flora. Queste aree rappresentano l’habitat naturale per moltissime specie animali: pesci, ma anche uccelli acquatici (alcuni dei quali definiti migratori) e anfibi.
Biodiversità e aree umide in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, il recepimento della Convenzione di Ramsar è cominciato nel 1976 (con il DPR 13 marzo 1976 n.448) per poi concludersi con il DPR 11 febbraio 1987 n.184. Il Bel Paese comprende 65 aree tutelate dal Ramsar, presenti perlopiù in Toscana (11), Emilia Romagna (10) e Sardegna (8).