Clima, ondate di calore marine saranno sempre più frequenti
Ondate di calore marine, i cambiamenti climatici le rendono più frequenti: a rischio la biodiversità oceanica e le risorse ittiche.
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Le ondate di calore marine saranno sempre più frequenti, a causa dei cambiamenti climatici. È quanto conferma una nuova ricerca condotta dall’Università del Colorado, pronta a sottolineare come le modifiche del clima stiano rendendo sempre più probabili fenomeni atmosferici pericolosi. Dal mare surriscaldato giungono infatti vere e proprie correnti calde, tali da modificare irrimediabilmente la biodiversità oceanica.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Bulletin of the American Meteorological Society, si basa sullo studio della superficie degli oceani, che funziona come un vero e proprio scudo per i raggi solari.
Clima e ondate di calore marine
Lo strato più superficiale dell’oceano, chiamato anche strato-misto, è importantissimo per la regolazione del clima in tutto il Pianeta. Di profondità variabile, in media di circa 20 metri ma in alcuni punti del Pacifico anche di 200, questo livello oceanico vede una composizione particolare che permette di contenere le temperature marine. Grazie alla densità dell’acqua e ai microorganismi che la abitano, lo strato-misto assorbe infatti il calore generato dell’irradiamento del sole, evitando di surriscaldare le più delicate profondità marine.
I ricercatori hanno però notato come, nel corso degli ultimi anni, questo livello marino si sia assottigliato in modo preoccupante. In alcune aree a Nord del Pacifico, ad esempio, lo strato-misto ha perso ben 4 dal 1980 oggi, mentre entro il 2100 si prevede una sua riduzione del 30% a livello globale. Un simile fenomeno portare a un maggiore assorbimento di calore da parte degli oceani, alla modifica della biodiversità marina e ondate di calore sempre più frequenti. Così ha spiegato Dillon Amaya, uno degli autori alla base dello studio:
Le ondate di calore marino saranno più intense e si presenteranno con maggiore frequenza in futuro. Quanto lo strato-misto è sottile, ci vuole molto meno tempo per surriscaldare l’oceano. […] Bisogna pensare a questo strato come a una pentola di acqua in ebollizione. Ci vole pochissimo tempo per far bollire pochi centimetri d’acqua, molto di più se la pentola è piena d’acqua fino all’orlo.
Le conseguenze di questi cambiamenti climatici a livello oceanico sull’uomo, oltre all’aumento delle temperature, potrebbero riguardare anche le risorse ittiche. Molte specie di cui l’uomo si nutre, infatti, potrebbero scomparire.
Fonte: The Hindu