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Fertilizzante azotato fatto in casa: preparalo in pochi step

Il fertilizzante azotato è necessario per la crescita rigogliosa di ortaggi e piante: ecco come realizzarlo in casa.

Fertilizzante azotato fatto in casa: preparalo in pochi step

Fonte immagine: Pexels

Il fertilizzante azotato è un alleato che non deve mai mancare sia per la cura del giardino che dell’orto. L’azoto è infatti un elemento indispensabile per la crescita sana delle piante, utile per garantire uno sviluppo rigoglioso delle radici, la rapida espansione delle parti aeree e anche come contrasto all’attacco agli agenti esterni. Questo elemento lavora poi in simbiosi con il fosforo, necessario per il corretto processo di fotosintesi clorofilliana, e con il nutrimento fornito dal potassio. Ma per chi non volesse ricorrere a fertilizzanti di origine industriale, è possibile realizzare un’alternativa fatta in casa?

Sono vari i metodi casalinghi utili alla creazione di un economico fertilizzante azotato, anche semplicemente riciclando gli elementi di scarto presenti nella propria cucina. Con pochissimo impegno, e ridotti step, si potrà contare su una crescita rigogliosa sia delle piante ornamentali che degli ortaggi, per non parlare delle varietà da frutto. Di seguito, qualche utile consiglio.

Cenere da legna

Cenere da legna

La cenere da legna è uno dei fertilizzanti più noti e antichi impiegati per la cura di orto e giardino. È infatti decisamente ricco di minerali quali fosforo, calcio e magnesio e nutre il terreno in profondità, sebbene non sia considerato completo, a causa della carenza di azoto.

Realizzare un fertilizzante azotato a base di cenere è molto semplice, tuttavia bisogna verificarne l’origine. Si può utilizzare quella di legno non trattato, mentre bisognerà evitare il ricorso a cenere di materiali laccati o del pellet, poiché potrebbero contenere vernici e altri fissanti chimici contaminanti per il terriccio.

Per realizzarlo, è sufficiente mescolare un cucchiaio di cenere con del compost domestico, fino a ottenere una soluzione morbida ma consistente. Si stende quindi sulla base del terreno, avvolgendo il fusto della pianta, e si inumidisce ulteriormente per favorire la penetrazione della cenere in profondità.

L’operazione può essere messa in atto anche solo una volta ogni sei mesi, poiché la cenere tende a rimanere a lungo nel terreno. Questo metodo è particolarmente indicato per l’orto, poiché rende il terriccio più compatto, favorisce il deflusso dell’acqua ed è anche di blando contrasto alla crescita delle erbacce.

Fondi di caffè

Caffè

Anche i fondi di caffè rappresentano una perfetta soluzione per preparare un fertilizzante azotato fatto in casa, grazie alle sue uniche proprietà. Basterà infatti recuperare i fondi della caffettiera, mescolarne circa 100 grammi in mezzo litro d’acqua e ottenere un composto cremoso, soffice ma non estremamente liquido.

Come già spiegato per la cenere, anche in questo caso il composto può essere versato direttamente sulla superficie del terreno, prestando più attenzione al fusto della pianta coltivata. Il caffè ha il pregio di limitare la formazione di residui calcarei nel terriccio, che potrebbero danneggiare le radici delle piante, e di apportare azoto e molti minerali per la crescita rigogliosa dell’ortaggio. Inoltre, è una scelta perfetta per tutte quelle varietà di piante che necessitano di un terriccio lievemente acido.

Micro-compost

Compost

Non vi è miglior fertilizzante azotato, sul fronte dell’economicità e della sostenibilità, del compost. Non tutti però hanno lo spazio in casa oppure in giardino per installare una grande compostiera, tuttavia si può optare per un piccolo contenitore – anche un semplice secchiello bucherellato da posizionare in balcone – per realizzare del micro-compost. Ovvero un fertilizzante dalle stesse caratteristiche del compost stesso, solo in quantità inferiori e dalla consistenza molto più fine.

Per farlo è sufficiente inserire nel secchiello qualche manciata di terriccio vivo, meglio se in presenza di qualche innocuo verme, utile per la decomposizione degli scarti da cucina e per l’areazione del terreno. Dopodiché, si possono gettare nel contenitore scarti come bucce di frutta, verdura a foglia verde, fondi di caffè, briciole di pane, residui di ortaggi e molto altro ancora. Per occupare meno spazio e ottenere una consistenza ridotta, si possono triturare questi elementi prima di inserirli nella micro-compostiera. E, se si desidera un prodotto semi-liquido, si può aggiungere regolarmente dell’acqua, anche frizzante per attivare i batteri buoni anaerobici che aiutano a decomporre gli scarti. Il micro-compost così realizzato può essere utilizzato al bisogno nell’orto, di norma un paio di volte l’anno.

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