Cambiamenti climatici, la Nuova Zelanda dichiara l’emergenza
Cambiamenti climatici, la Nuova Zelanda dichiara lo stato d'emergenza: la nazione vuole diventare al più presto carbon neutral.
Fonte immagine: Pixabay
La Nuova Zelanda dichiara ufficialmente lo stato d’emergenza per i cambiamenti climatici. È questa l’ultima decisione di Jacinda Ardern, Primo Ministro della nazione, pronta a sottolineare come i problemi ambientali siano “una delle più grandi sfide del nostro tempo”. Per questa ragione, il governo locale sta adottando misure per rendere la Nazione completamente carbon neutral entro il 2025.
Australia e Nuova Zelanda sono due dei Paesi che più stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico, sia con estati torride caratterizzate da incendi disastrosi che con inverni estremamente rigidi.
Cambiamenti climatici: una sfida per il futuro
Così come sottolineato da Andern, la Nuova Zelanda sta già sperimentando pericolosi e preoccupanti effetti dovuti alla modifica del clima. Le condizioni meteorologiche stanno diventando sempre più estreme, viene costantemente minacciata la disponibilità di acqua potabile e le inondazioni rappresentano un rischio non più rimandabile. A questo si aggiunge la minaccia dell’innalzamento dei livelli dei mari, così come gli incendi improvvisi.
Con una mozione approvata dal parlamento, la Nuova Zelanda ha quindi deciso di riconoscere ufficialmente gli “allarmanti trend nel declino delle specie animali e vegetali, così sulla biodiversità”. Per questo, il governo promette di “agire con estrema urgenza” per contrastare i cambiamenti climatici:
Questa dichiarazione è un testamento per le prossime generazioni. È il riconoscimento del fardello che saremo costretti a portare se non facciamo la cosa giusta, agendo sin da ora.
Tra le misure al vaglio, incentivi per l’acquisto di auto elettriche, che potrebbero diventare obbligatorie già dalla metà del decennio. Ancora, un piano per la sostituzione di caldaie inquinanti e sistemi di riscaldamento a carbone, l’implementazione di fonti rinnovabili in tutti gli edifici pubblici, la riduzione della plastica e leggi per rendere agevole la compensazione della CO2 dovuta alle attività industriali. L’obiettivo è arrivare al 2025 all’obiettivo carbon neutral, rispetto al 2050 imposto da vari accordi internazionali. La Nuova Zelanda produce solo lo 0.17% di tutte le emissioni globali, ma nell’ultimo decennio la sua produzione di CO2 è salita del 60%.
Fonte: Guardian