Efficienza energetica, Kyoto Club: sia una priorità per l’Italia
Kyoto Club invita l'Italia a rendere l'efficienza energetica una priorità per quanto riguarda l'energia e i cambiamenti climatici.
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L’efficienza energetica deve essere alla base di qualsiasi decisione politica che riguardi energia e clima. Ad affermarlo è Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club, che ha sottolineato anche come tale concetto debba essere al centro del Green Deal. Non solo, serve maggiore spinta da parte dell’Italia nella ricezione delle direttive europee in materia.
Un primo importante passo è stato compiuto con il Superbonus 110%, ha proseguito Ferrante, ma si tratta al momento di un provvedimento in controtendenza rispetto agli altri. L’efficienza energetica degli edifici è un nodo chiave per centrare gli obiettivi di crescita e sostenibilità fissati per il Recovery Plan italiano.
Trasformare e rinnovare gli edifici, rilanciando l’economia riducendo al contempo le emissioni climalteranti associate agli immobili. Il patrimonio edilizio italiano risulta, afferma Kyoto Club in una nota, “tra i più vecchi d’Europa”. A certificarlo sono anche i dati, ha sottolineato Laura Bruni, direttore Affari Istituzionali Schneider Electric e coordinatrice del GdL Kyoto Club Efficienza Energetica e Trasformazione Digitale:
L’età media delle nostre scuole è di 53 anni, con importanti problematiche ambientali; il 75% degli impianti dei nostri ospedali ha bisogno di essere rinnovato e meno del 10% degli edifici adibiti ad uffici rappresenta quell’ “alto di gamma” che garantisce comfort, sostenibilità ed attrattività per investimenti e uso. Necessario accelerare la smartizzazione del parco immobiliare anche attraverso un uso mirato dei fondi del Recovery Plan, per rinnovare il Paese, combattere il cambiamento climatico e rendere gli edifici italiani all’avanguardia per benessere, sicurezza, riduzione delle emissioni, flessibilità gestionale.
Efficienza energetica, le proposte di Kyoto Club
Questi i 5 punti individuati da Kyoto Club:
- Finanziare la trasformazione digitale degli immobili come strategia di crescita sostenibile;
- Privilegiare edifici critici/impattati dalla crisi post covid: scuole, ospedali, retail non food, hotel;
- Prevedere la presenza di sistemi di gestione e controllo (BACS) nella riqualifica immobiliare;
- Legare premialità integrative all’uso del “SRI”, l’indice europeo di “smartizzazione dei building”;
- Lanciare un programma pluriennale per rinnovare gli edifici (come per “Industria 4.0”).
A questi punti si è aggiunto il commento di Sergio Andreis, direttore di Kyoto Club, che nelle sue conclusioni ha ricordato l’importanza di non perdere le occasioni offerta dal PNRR e dalla Legge di Bilancio:
Il riscaldamento delle abitazioni è tra le cause principali dell’inquinamento delle città ed è responsabile di oltre il 19% delle emissioni climalteranti prodotti dal nostro Paese e del 60% delle polveri sottili nelle aree urbane. In Italia sono installati oltre 19 milioni di caldaie a gas e si stima che più di 7 milioni di caldaie siano antecedenti alla direttiva 90/396/CE sulle prestazioni degli apparecchi a gas che rischiano di essere sostituite da altri impianti a gas, più efficienti, ma non risolutivi del problema di inquinamento locale e globale che producono.
Insieme alle necessarie misure di sostegno verso la transizione per le aziende del settore, la decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento domestico, escludendo dal bonus 110% quelli che utilizzano fonti fossili, andrebbe inserita fra gli obiettivi della prossima legge di bilancio e negli interventi prioritari del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (PNRR).
Fonte: Kyoto Club