Maiale scappa ed evita il mattatoio, ora vive in un rifugio
Scappata dal camion che la trasportava verso il mattatoio, la maialina è riuscita a costruirsi un futuro diverso trovando posto in un rifugio per animali.
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Un maiale ha eluso i controlli saltando giù dal camion che l’avrebbe condotto al macello, nel tentativo estremo di sfuggire al triste destino del mattatoio. Così era stato avvisato mentre si aggirava confuso lungo la strada 73 di Ponente a Costalpino, nei pressi di Siena. A recuperarlo era stata la Polizia locale, che lo aveva condotto temporaneamente in un allevamento fuori città. La vicenda ha scatenato però la curiosità di molti.
In particolare le associazioni “Vita da cani” di Milano e la Rete dei santuari di animali liberi in Italia. Hanno chiesto al sindaco di Siena di intercedere per il maiale, in modo da consentirgli un destino diverso da quello del mattatoio. Richiesta accolta subito dall’uomo, che aveva coinvolto anche i veterinari dell’Asl. Una visita di routine prima del trasferimento dell’animale a Castiglione d’Orcia, presso il rifugio de La Tana del Bianconiglio.
Maiale scappato dal mattatoio, un futuro diverso è possibile
La visita dei veterinari ha così sciolto ogni dubbio nei confronti del maiale. In realtà è una scrofa di cinta senese, ribattezzata Senia. Ad accoglierla al rifugio sono stati Ludovica Lombardini e Diego Statuti, creatori dell’azienda agricola dove vivono in serenità 60 animali. Senia vivrà momentaneamente in un recinto a parte, giusto il tempo di ambientarsi e familiarizzare con i nuovi compagni di avventura. Prima dell’inverno verrà costruito un riparo solo per lei, dove potrà soggiornare in tutta tranquillità.
Il rifugio ospita molti ospiti tra pecore, capre, mucche, tacchini, conigli e un cavallo che vivono una libertà riconquistata, fuori da ogni logica di sfruttamento. Sono liberi di condurre la loro vita in piena serenità, senza costrizione alcuna. All’interno di una scelta di economia al contrario, come l’hanno definita i due proprietari, dove sono gli uomini a lavorare per il benessere dei loro ospiti:
È stato commovente vedere Senia scendere dal camion che la mattina aveva portato altri suoi compagni al macello. La sua vita sarebbe dovuta finire in maniera violenta come la loro e invece oggi comincia in un santuario per animali liberi. La storia di Senia deve farci riflettere su una realtà tragica, quella vissuta dagli animali definiti ‘da reddito’ che ogni giorno vengono uccisi nei mattatoi. Per capire quali conseguenze hanno le nostre abitudini su questi individui, fatti nascere al solo scopo di essere uccisi per diventare cibo. Possiamo andare oltre queste abitudini e riconoscere quanto sia ingiusto ciò che facciamo agli animali
Per supportare tutte le spese l’associazione del rifugio e Vita da cani hanno aperto due raccolte fondi per Senia, sia per coprire i costi del trasporto alla capanna che per il mantenimento mensile attraverso l’adozione a distanza. Non solo per Senia, ma anche per uno degli altri ospiti del rifugio, organizzando visite individuali, di gruppo e di scolaresche contattando Ludovica al 349-3522378. Le donazioni possono essere fatte nel conto corrente dell’associazione “Rifugio Tana del Bianconiglio”, IBAN: IT17Q0358901600010570758658.
Fonte: Valdelsa.net