Riscaldamento 2020/2021: le date di accensione
Accensione degli impianti di riscaldamento per il periodo 2020/2021, ecco quali sono gli orari e i periodi di riferimento.
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Anche per il 2020 il mese di ottobre per diverse zone d’Italia coincide con l’accensione degli impianti di riscaldamento. Si tratta come ogni anno di un via libera graduale, variabile a seconda della Fascia Climatica di assegnazione. A stabilirlo il Decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 26 agosto del 1993.
L’accensione degli impianti di riscaldamento (caldaie e termosifoni) per il periodo 2020/2021 inizierà in alcune aree dal 15 ottobre. Nelle zone più calde il via libera non scatterà soltanto a partire dal 1 dicembre. Fa eccezione una particolare Fascia Climatica, la F, per la quale non vi sono limitazioni legate alla stagione o alla durata di accensione.
In alcuni Comuni italiani sono state disposte accensioni anticipate straordinarie. Attualmente risulta già possibile procedere, in base a specifica deroga, a Biella e Castelletto Ticino.
Aggiornamento: Ulteriore deroga per Mantova, con via libera dal 29 settembre.
Riscaldamento 2020/2021: le date di accensione
Riscaldamento, accensione in Fascia A
Tra le varie fasce climatiche previsto dal DPR 412 del 26 agosto 1993 la Fascia A risultat quella soggetta a maggiori limitazioni. Il periodo di accensione va dal 1 dicembre al 15 marzo, mentre il limite giornaliero è di 6 ore. Appartengono a questa categoria soltanto tre località: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Fascia B
La Calabria rientra parzialmente nella Fascia B, relativamente alle Province di Reggio Calabria e Crotone. Per quanto riguarda la Sicilia rientrano in questo raggruppamento Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. Accensione prevista a partire dal 1 dicembre e fino al 31 marzo, per un limite giornaliero di 8 ore.
Fascia C
Un maggior numero di Regioni risulta compreso nella Fascia C per l’accensione degli impianti di riscaldamento. In Calabria troviamo Catanzaro e Cosenza, mentre in Campania figurano Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.
Stessa fascia climatica anche per Latina (Lazio), Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto (Puglia).
Fascia C anche per Cagliari, Oristano, Sassari e la Provincia del Sud Sardegna (nata dalla fusione delle ex Province di Medio-Campidano e Carbonia-Iglesias, e che include i Comuni della Provincia cagliaritana non collocati nella Città metropolitana di Cagliari). Stesso discorso per Ragusa (Sicilia). Limite di accensione di 10 ore al giorno, nel periodo che dal 15 novembre al 31 marzo.
Accensione in Fascia D
La Fascia D è tra quelle maggiormente “popolate”. A cominciare dall’Abruzzo con le Province di Pescara, Chieti e Teramo. In questa divisione anche Matera (Basilicata), Vibo Valentia (Calabria), Avellino (Campania), Forlì (Emilia-Romagna).
Fascia D anche per Roma (Lazio), Genova, La Spezia e Savona (Liguria), insieme a praticamente tutta la Regione Marche con Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Pesaro e Urbino. Incluse anche Isernia (Molise), Nuoro (Sardegna) e Ragusa (Sicilia).
Questa categoria ospita anche la quasi totalità della Toscana (Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena) e Terni (Umbria). Impianti accesi dal 1 novembre al 14 aprile, per un massimo di 12 ore giornaliere.
Fasce E e F
Unica abruzzese, nella Fascia E compare la Provincia de L’Aquila. In questa categoria anche Potenza (Basilicata), tutte le Province dell’Emilia Romagna (ad eccezione della già citata Forlì), Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine (Friuli-Venezia Giulia).
Fascia E anche per Frosinone e Rieti (Lazio), Imperia (Liguria), tutta la Lombardia (inclusa Milano), Campobasso (Molise), Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania e Vercelli.
In questa divisione anche Enna, unica siciliana, Provincia Autonoma di Bolzano, Perugia (Umbria), Valle d’Aosta e le Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (Veneto). Il limite di accensione per la Fascia E è di 14 ore al giorno, nel periodo che va dal 15 ottobre al 14 aprile.
Rientrano nella Fascia F le sole Cuneo, Provincia Autonoma di Trento e Belluno. Come sopracitato non viene applicato alcun limite all’utilizzo degli impianti di riscaldamento all’interno delle suddette Province.