Cavalli: uccisi 30 esemplari per riti mistici in Francia
Oltre 30 cavalli uccisi in Francia per rituali mistici: gli animali sarebbero stati mutilati, sul caso è intervenuto anche il Ministro dell'Ambiente.
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Circa 30 cavalli sono stati uccisi in Francia, per quelli che appaiono come dei rituali di “mutilazione mistica”. È quanto riporta il Washington Post, nel sottolineare come i casi si siano moltiplicati rapidamente dal 2018 a oggi. La polizia sta già indagando sui macabri episodi scoperti nel corso di questi mesi, non escludendo la pista esoterica.
Diversi equini sono stati rinvenuti con le orecchie mutilate, probabilmente tagliate da idonei come sorta di crudele trofeo. Altri sono stati purtroppo trovati senza vita, con vistose ferite da arma da taglio e arti mancanti. La maggior parte degli episodi è occorsa nel dipartimento della Giura, dove da tempo la situazione è monitorata dalle autorità. E non sono solo i cavalli a diventare vittime sacrificali dei malintenzionati, ma anche numerosi pony.
Cavalli: parla il Ministro
Julien Denormandie, il Ministro dell’Agricoltura francese, è voluto intervenire sulla questione, a seguito dell’ultimo attacco avvenuto ai danni di un maneggio pochi giorni fa:
Non stiamo escludendo nulla. Le orecchie tagliate, gli occhi rimossi dalle orbite, un esemplare completamente dissanguato. Stiamo facendo di tutto per bloccare questo dramma.
Negli ultimi giorni sono stati pubblicati gli identikit di due dei possibili aggressori, avvistati da un allevatore di Auxerre. L’uomo è stato allertato dalle grida dei suoi maiali, spaventati dalla presenza di sconosciuti, ed è quindi immediatamente corso verso le stalle. Qui avrebbe avvistato due sconosciuti, con cui ci sarebbe stata una colluttazione. Un pony sarebbe rimasto ferito nell’aggressione, ma fortunatamente si troverebbe fuori pericolo. I malintenzionati si sarebbero quindi dati alla fuga, salendo sulla loro vettura e fuggendo a tutta velocità.
Gli allevatori vivono ora nel terrore e stanno evitando di mandare i loro cavalli ai pascoli, per paura dell’azione di possibili squilibrati in circolazione. Serge Lecomte, presidente della Federazione Francese di Equitazione, ha offerto il proprio aiuto alle forze dell’ordine, affinché i responsabili vengano al più presto identificati e affidati alla giustizia. Nel frattempo, molti rifugi e maneggi hanno deciso di installare telecamere e predisporre servizi di sicurezza – anche armata – che possano monitorare il perimetro delle strutture sulle 24 ore.
Fonte: Washington Post