Dieta Plank: consigli utili per seguire la dieta
È possibile invertire i pasti? Quali proteine assumere? Queste e altre risposte utili a chi segue la dieta Plank, regime dimagrante iperproteico lampo.
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Tra i regimi dimagranti che promettono una perdita di peso in poco tempo, la dieta Plank è sicuramente una delle più conosciute e seguite. L’obiettivo è molto allettante, vale a dire dimagrire fino a 9 chilogrammi in sole due settimane, seguendo alla lettera lo schema alimentare proposto ed evitando qualsiasi sgarro, tranne quello concesso che riguarda sostanzialmente la possibilità di cenare in modo libero una sola sera a settimana.
I principi base della dieta Plank sono noti: assumere prevalentemente cibi ricchi di proteine animali, poveri di carboidrati, grassi e fibre, programmando colazione, pranzo e cena senza spuntini intermedi. Non vengono indicate grammature precise e non sono ammesse variazioni. Il regime alimentare è molto restrittivo e seguirlo può non essere facile, soprattutto se si è abituati ad assumere un quantitativo di calorie quotidiano nettamente superiore.
Cosa sapere prima di iniziare
Generalmente, chi sceglie di seguire la dieta Plank ha la necessità di dimagrire velocemente, ritornando rapidamente al proprio peso forma spesso in corrispondenza di un evento importante. La prima cosa da sapere prima di iniziare questo regime dimagrante ipocalorico, tuttavia, riguarda proprio il meccanismo su cui si basa la perdita di peso promessa: riducendo drasticamente l’apporto calorico quotidiano, effettivamente, conduce al dimagrimento rapido, tuttavia a sparire non è l’accumulo di massa grassa ma solo i liquidi in eccesso. La perdita di peso non spalmata nel tempo, inoltre, rischia di intaccare la massa magra e compromettere il tono muscolare. La dieta Plank non specifica la necessità di accompagnare il regime alimentare con l’attività fisica, pertanto è ancora più probabile che questo inconveniente si verifichi sebbene si assumano alimenti a elevato contenuto proteico.
Variazioni concesse
La maggior parte delle diete dimagranti propone uno schema alimentare di base, suddiviso in tre o cinque pasti e caratterizzato dalla possibilità di invertire il pranzo con la cena a seconda delle esigenze. La dieta Plank, invece, non ammette questa variazione e non permette di sostituire alcun alimento tra quelli indicati. La cena della domenica, tuttavia, è totalmente libera sia nella scelta delle pietanze sia nelle quantità da consumare.
Quali proteine sono ammesse
Come detto sopra, la dieta Plank è un regime alimentare iperproteico fortemente focalizzato sulle proteine animali, a discapito di quelle vegetali. È importante conoscere i tipi di carne e formaggio proposti nel menù settimanale: vengono indicati il pollo e la bistecca, è presente il prosciutto cotto mentre tra i latticini è inserito un pasto a base di formaggio svizzero, oltre al comune yogurt.
Consigli finali
La dieta Plank ha una durata non superiore a due settimane, quindi sebbene sia sbilanciata non viene considerata dannosa per la salute. È tuttavia importante precisare che qualsiasi regime ipocalorico così restrittivo è destinato a svanire in poco tempo, pertanto si consiglia di consultare un esperto nutrizionista prima di iniziare la dieta per ricevere indicazioni professionali e programmare un regime di mantenimento efficace. Il rischio è di recuperare, a volte anche con gli interessi, tutti i chili persi in poco tempo. Un altro aspetto da considerare riguarda l’alto contenuto di colesterolo che caratterizza molti degli alimenti proposti dalla dieta. Tenere conto del proprio stato di salute è quindi determinante.