Coronavirus: immunità di lunga durata potrebbe non esistere
Immunità da Coronavirus non esisterebbe secondo uno studio cinese e statunitense realizzato a Wuhan, le conclusioni dei ricercatori.
Fonte immagine: Foto di Alfonso Cerezo da Pixabay
L’immunità da Coronavirus potrebbe non essere un effetto a lunga durata. Queste le poco confortanti conclusioni di alcuni ricercatori cinesi del Wuhan University’s Zhongnan Hospital e dei colleghi statunitensi della University of Texas di Galveston. Lo studio è stato pre-pubblicato sul sito medRxiv, ma non ancora sottoposto ad analisi da parte di studiosi indipendenti.
Secondo alcuni dati presentati dai ricercatori si stima che il 25% degli operatori sanitari e del personale ospedaliero potrebbe aver contratto il Coronavirus. Tuttavia secondo gli esami svolti circa il 4% dei primi è risultato immunizzato (a livello di IgG) da Covid-19, mentre il 4,6% degli altri.
Anche sulla durata dell’immunità i ricercatori cinesi e statunitensi avrebbero espresso perplessità. Stando alle dichiarazioni degli autori dello studio circa il 10% di chi si è immunizzato dopo aver contratto il virus ha poi perso tale caratteristica.
Secondo gli autori dello studio non è inoltre chiaro se sia possibile o meno ottenere quella che è definita “immunità di gregge“. Ha dichiarato il Dott. Wang Xinhuan, Wuhan University’s Zhongnan Hospital, alla guida della ricerca:
I nostri risultati hanno importanti implicazioni per l’immunità di gregge, le terapie basate sugli anticorpi, le strategie di salute pubblica e lo sviluppo di un vaccino.
Lo stesso Wang ha concluso che attualmente ogni ipotesi di “certificato di immunità” dovrebbe essere scartata a priori:
L’idea di un certificato di immunità per i pazienti Covid-19 non è valida.
Studio sull’immunità da Coronavirus, critiche
Non sono mancate critiche immediate allo studio. Tra gli scettici anche il Prof. Wu Yingsong, direttore della ricerca sull’ingegneria anticorpale al Southern Medical University di Guangzhou. Lo studioso ha dichiarato che lo studio del Wuhan University’s Zhongnan Hospital dovrebbe essere preso con le dovute cautele, in quanto potrebbero i dati potrebbero risultare falsati dalle modalità di verifica dell’immunità (spesso orientate al risparmio economico). Inoltre lo scarso corpo di ricerca in merito al Coronavirus non permetterebbe ancora di tratte conclusioni certe in termini di immunizzazione.
Fonte: South China Morning Post