Insonnia da stress durante la Fase 2: i rimedi naturali
L'insonnia da stress è un pericolo anche durante la Fase 2 secondo l'Assirem, ecco alcuni rimedi naturali per combatterla e dormire meglio.
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L’emergenza Coronavirus ha portato con sé un crescente numero di casi di insonnia. Diversi i fattori di stress che hanno contraddistinto il periodo di quarantena. Componenti che sembrano destinate a incidere, malgrado il progressivo allentamento delle misure restrittive, anche durante la Fase 2.
A fornire alcune indicazioni in relazione all’insonnia da stress ai tempi del Coronavirus è l’Associazione italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno. Lo studio condotto dalla Assirem ha analizzato alcuni aspetti particolare dell’emergenza Covid-19 come lo smart working, il diverso carico di lavoro o le difficoltà economiche.
Un esempio di come sia cambiato il sonno è fornito dalle risposte fornite dagli intervistati. Il 50% di chi “Pre-crisi” riusciva ad addormentarsi in meno di 15 minuti ora dichiara di impiegare fino a 1 ora. In netto calo anche la qualità del sonno: buona per l’8,2% (rispetto al 17% di prima del Covid-19) e abbastanza buona nel 39,6% dei casi (era al 64,9%).
Secondo Pierluigi Innocenti, neurologo e fondatore di Assirem, tali condizioni erano legate inizialmente al “lockdown” e al rischio contagio. Ora si tratterebbe però di stress legato alle difficoltà economiche e alle incertezze sul futuro, anche lavorativo. Emozioni espresse anche attraverso incubi notturni, affermano i ricercatori Assirem, in maniera simile a quanto riscontrato nei pazienti affetti da PTSD (Sindrome da Stress Post Traumatico).
Insonnia da stress: rimedi naturali
A margine dei risultati dell’indagine l’Assieme ha diffuso alcuni consigli per favorire un sonno migliore. Tra i rimedi naturali contro l’insonnia viene inserita innanzitutto una corretta idratazione, con l’assunzione di un minimo di 2 litri d’acqua al giorno. Sul fronte alimentare l’associazione consiglia l’assunzione di cibi, soprattutto frutta e verdura, ricchi di triptofano (precursore della serotonina).
La cena deve essere leggera, per non appesantire, ma sufficiente a impedire di andare a letto col senso di fame. Sì ad attività fisica regolare, consigliata al mattino, o a pratiche rilassanti come un bagno caldo o lo Yoga. Da non dimenticare l’esposizione ai raggi del Sole per almeno 30 minuti al giorno.
Da evitare il ricorso a bevande alcoliche alla sera, a caffè/tè/cioccolato o altri stimolanti nel tardo pomeriggio. No anche al “riposino pomeridiano” e al frammentare il riposo notturno addormentandosi dopo cena sul divano.
Fonte: Donna Moderna