Come prolungare la vita alla batteria dell’auto elettrica
I sistemi migliori per allungare l'esistenza alla batteria della propria vettura elettrica.
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Le batterie sono il componente fondamentale di ogni auto elettrica, in qualche maniera il cuore pulsante dell’e-mobility. Le auto a zero emissioni, i cui propulsori sono piuttosto compatti e semplici sotto l’aspetto tecnico, vedono raccogliersi intorno agli accumulatori e agli aspetti che li riguardano i fronti più complicati e per certi versi cruciali della loro diffusione: peso, posizionamento, energia stoccata e dunque autonomia. E soprattutto tempo di vita utile.
A questo proposito, vale la pena interrogarsi su quali siano i sistemi migliori per allungare l’esistenza alla batteria della propria vettura elettrica. E massimizzarne l’efficacia. Le batterie agli ioni di litio possono infatti risentire profondamente delle condizioni ambientali, fondamentalmente della temperatura. E finché non saranno sviluppate su scala industriale alternative in fase di studio per sostituirle o affiancarle conviene curarle al massimo, una volta acquistata una vettura elettrica.
Attualmente il litio rappresenta infatti la soluzione migliore per realizzare le batterie e la densità energetica utile è addirittura raddoppiata dal 2014 a oggi. La prossima evoluzione, attesa nel giro di cinque-dieci anni, è rappresentata dalle batterie allo stato solido: più leggere, più economiche e più rapide da ricaricare. Volkswagen, per esempio, sta già guidando in questa direzione insieme a QuantumScape.
Tornando alla vita delle batterie, ci viene in aiuto la scienza: un nuovo studio firmato dall’università del Michigan, infatti, ha indicato e testato i modi migliori per mantenere “felice” la propria batteria e allungarne la vita il più possibile. Con l’aiuto della Responsible Battery Coalition i ricercatori hanno stilato una lista di raccomandazioni mettendo sotto la lente, e incrociando, una serie di rapporti accademici così come i manuali di istruzioni di diversi veicoli e modelli. Ne sono uscite nove raccomandazioni, linee guida essenziali che ruotano come si diceva in gran parte intorno alle temperature, il fattore principale che incide sulla loro efficienza.
Se la prima raccomandazione spiega di caricare la batteria soprattutto quando faccia molto freddo o molto caldo, la seconda ricorda l’esatto contrario. Cioè di evitare di guidare con temperature molto rigide o asfissianti. Allo stesso modo, non bisognerebbe lasciare l’auto parcheggiata sotto al sole quando fuori fa davvero molto caldo e non bisognerebbe esporre la vettura a basse temperature per periodi di tempo troppo lunghi. La soglia è più o meno intorno ai meno 5 gradi centigradi.
E se gli studiosi suggeriscono di spegnere l’auto prima che la carica raggiunga lo zero, non bisognerebbe mai lasciare il veicolo con la batteria scarica troppo a lungo, magari posteggiato nel box. Anche se la macchina è spenta, la batteria può infatti degradarsi da sola se non caricata a dovere e a cadenza periodica, perdendo parte della sua capacità di stoccaggio. Infine, per quanto sia una delle strade per velocizzare i tempi di ricarica, alcuni produttori suggeriscono di non esagerare con i caricatori superveloci.
In fondo massimizzare la vita della batteria di un’auto elettrica significa anche e soprattutto pensare all’ambiente e all’impatto della produzione e dello smaltimento veicoli. Non basta far fuori le emissioni di gas nocivi. La transizione alla mobilità elettrica deve infatti voler dire considerare l’intero ciclo di vita delle auto, inclusa la fase di riciclo. Riducendo così anche il fabbisogno di una materia prima sempre più scarsa e costosa.
In questo senso la Volkswagen ID.3, in produzione dalla fine del 2019, segna un punto di svolta sia per il brand che per l’e-mobility. Si tratta del primo modello prodotto su base MEB, la piattaforma del Gruppo Volkswagen sviluppata appositamente per le auto elettriche. Le batterie, sviluppate seguendo le indicazioni del Centro di eccellenza di Salzgitter, assicurano prestazioni elevate e supportano la ricarica rapida con una potenza fino a 125 kW. Non solo: Volkswagen garantisce un’efficienza degli accumulatori di almeno il 70% per 8 anni oppure 160mila chilometri.