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Coronavirus: ci sarebbe stato se fossimo stati tutti vegani?

Lorenzo Lombardi offre il suo punto di vista di attivista vegan sulla crisi derivante dalla diffusione del coronavirus.

Coronavirus: ci sarebbe stato se fossimo stati tutti vegani?

Fonte immagine: iStock

Se fossimo stati tutti vegani ci sarebbe stato il Coronavirus? Abbiamo posto questa domanda a Lorenzo “Veg” Lombardi, giornalista, attivista vegan che abbiamo premiato nel 2019 tra i 10 Top Green Influencer italiani proprio con la menzione speciale nella categoria “Cibo sostenibile”.

Lorenzo oltre che un opinion leader ecologista e del mondo Veg è anche un insegnante di Yoga e di Arti Marziali e non ultimo un “giramondo”. Ci confronteremo con lui dalle nostre pagine digitali per porre alla vostra attenzione alcune riflessioni su etica Vegan, scelte di vita e qualità della vita.

Lorenzo Lombardi
Lorenzo Veg Lombardi

Ecco cosa ci ha risposto Lorenzo Lombardi:

“La domanda è provocatoria ma intelligente, interessante ed utile perché ci pone di fronte ad alcune riflessioni inevitabili. Chiaramente ragionare per scenari ipotetici è impossibile, quindi non potremmo dire davvero cosa succederebbe se il mondo fosse tutto vegan, ma possiamo invece portare l’attenzione su alcuni temi fondamentali che riguardano le scelte di vita ed il rapporto con gli amici animali.

Premesso che la scelta Vegan è una scelta etica e non salutistica, studi scientifici alla mano hanno decretato che una bilanciata e corretta alimentazione vegetale è sicuramente una scelta ottimale per la salute.

Nei casi di diffusione di nuovi virus, ma anche in generale per preservare un buon stato di salute, sentiamo sempre dire a medici e nutrizionisti “mangiate più frutta e verdura” cosa che peraltro rende orgoglioso ogni vegano, che per evidenti motivi ne mangia quantità ingenti, ma battute a parte dovremmo riflettere sul fatto che di fronte a problemi di salute più o meno gravi, per rinforzare il nostro sistema immunitario e per avere una migliore salute globale si indichi sempre il giusto mantra del mangiare più frutta e verdura (e non certo quello di mangiare carne). Questo andrebbe ricordato più spesso e sopratutto quando talvolta la scelta Vegan viene faziosamente messa sotto accusa.

Precisiamo per correttezza ed onestà intellettuale che mangiare più frutta e verdura non significa necessariamente diventare Vegan, ma certamente è indicativo che, da un lato ci siano tante evidenze e studi scientifici che dicono che tendere ad una dieta a base vegetale sia altamente salutare, dall’altro ci sono altrettanti studi ed evidenze scientifiche che legano il consumo di carne rossa trattata all’insorgenza di certi tipi di tumore.

Come secondo elemento di riflessione c’è il triste fatto che ora il Coronavirus, ma in passato Sars, Aviaria e Suina siano tutti nati dal rapporto distopico e terribile che l’uomo ha creato con gli animali che invece di trattarli come amici li chiude in malsani allevamenti, intensivi e non, privandoli della dignità ancora prima che della vita.

Dovremmo infine riflettere che ciò che spaventa di questo virus, ed in generale di tutte le malattie, è la recondita ed ancestrale paura di morire, che è la stessa paura che prova ogni singolo animale prima di esser ucciso e macellato.

La stessa voglia di vivere che abbiamo noi umani e che ce l’hanno anche gli animali non umani, i nostri fratelli pelosi o squamosi, con la coda o con la pinna.

Certo esser empatici verso i nostri simili, verso gli animali e verso la natura non possiamo annoverarlo strettamente come cura medica, ma aiuta sicuramente a stare meglio con noi stessi e in armonia con gli altri.

Quando scegliamo di esser Vegan lo facciamo per scelta etica, perché non riteniamo giusto uccidere o far uccidere un animale per mangiarlo o per indossarlo o comunque sfruttarlo.

E non è solo una scelta animalista, ma è anche la scelta più giusta (e sopratutto più facile) per ridurre le emissioni di Co2; mangiare vegetale è, ad oggi, studi alla mano, l’alimentazione più sostenibile ed è infine anche una alimentazione molto salubre per il corpo.

Naturalmente e parlando non solo da giornalista e da vegano, ma anche da sportivo e salutista, consiglio sempre di studiare bene l’alimentazione ed il proprio corpo e di parlare con un nutrizionista preparato perché è vegano anche chi mangia patate fritte e beve birra tutti i giorni, ma non è certo una scelta troppo salutare!

Senza cercare cose complicate per stare bene ed in forma basta mangiare frutta e verdura, cruda e cotta, fresca e di stagione, (ancora meglio se bio o non trattata chimicamente) e poi cereali, legumi e magari condire tutto con olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche che si trovano spontanee nelle nostre campagne (invece di usare salse ipercaloriche) e magari, per chi è goloso, finire con un po’ di cioccolato super fondente. Queste sono scelte semplici e non certo estreme.

Ed ancora è importante cucinare il nostro cibo anziché comprarlo confezionato e lavorato (spesso nei prodotti lavorati c’è moltissimo uso di sale oltre ai conservanti) ed impegnarsi, come pratica di benessere personale, a trovare il tempo per cucinare per noi stessi e per i nostri cari.

Quanto tempo passiamo di fronte alla Tv? Possiamo usarlo un pochino anche per dedicarlo al nostro benessere e magari si può sempre comprare una splendida spin-bike e pedalare mentre si guarda il nostro serial preferito!

Avere più cura della nostra qualità della vita, mangiare e vivere in maniera più salubre, scegliere di esser Vegan per empatia ed amore verso gli animali ed anche per rispetto per il pianeta, per i nostri simili e per la nostra salute, non sono scelte così difficili, si tratta di fare ogni giorno piccole, semplici scelte nell’interesse nostro e della collettività che abita la nostra splendida Terra.”

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