Diossine: cosa sono e i pericoli per la salute
Le diossine sono un gruppo di composti chimici noti per la loro alta tossicità e per i danni che l'esposizione causa alla salute: ecco dove si trovano.
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Le diossine sono un gruppo di composti chimici noti soprattutto per la loro alta tossicità, nonché per i danni che l’esposizione causa alla salute. Queste sostanze sono riconosciute come causa di problemi all’apparato riproduttivo e al sistema immunitario, del quale impediscono anche il regolare sviluppo. Inoltre, possono interferire con il normale ciclo ormonale dell’organismo e aumentare il rischio di sviluppare malattie gravi, come il cancro.
Le diossine sono considerate inquinanti ambientali persistenti, perché possono rimanere nell’ambiente per molti anni: per tale motivo, è corretto affermare che si trovano praticamente ovunque intorno a noi. Nonostante negli ultimi 30 anni si sia fortemente ridotta la produzione dovuta all’uomo e ai processi industriali, non è facile eliminarle completamente dall’ambiente.
Da dove vengono le diossine
Le diossine possono essere immesse nell’ambiente mediante processi piuttosto comuni, come sono ad esempio l’incenerimento di rifiuti commerciali o urbani e la combustione di materiali nei cortili, come legno, carbone o derivati del petrolio.
Queste molecole tossiche si concentrano in terreni e sedimenti, da dove si trasferiscono alle piante e alle falde. Quando le tossine entrano nella catena alimentare finiscono per essere immagazzinate nei grassi animali. Tra quesi, i grassi di latticini, carne, pesce e crostacei, sono responsabili di più del 90% dell’esposizione umana.
Le diossine, una volta assunte con gli alimenti, possono rimanere a lungo nel corpo, infatti sono sostanze chimiche stabili. Si formano naturalmente anche durante le eruzioni dei vulcani e gli incendi boschivi: queste fonti naturali di diossine tuttavia incidono davvero poco, rispetto al peso degli elementi antropici e dei processi industriali. Tra questi, le principali fonti di questi inquinanti ambientali persistenti sono:
- incenerimento dei rifiuti domestici;
- processi di sbiancamento al cloro;
- produzione di pesticidi ed erbicidi e altri prodotti chimici correlati;
- smantellamento e riciclaggio dei prodotti elettronici.
Anche il fumo di sigaretta contiene piccole quantità di diossine. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha di recente rilevato che la maggior parte dei casi segnalati di contaminazione da diossina si verificano in nazioni industrializzate dove esiste un sistema di monitoraggio, mentre in altri luoghi i livelli elevati di diossina potrebbero sfuggire al controllo.
Prevenzione e controllo
La prevenzione o la riduzione dell’esposizione umana sono meglio attuate mediante misure dirette di controllo dei processi industriali, per ridurre il più possibile la formazione di questi inquinanti.
Oltre il 90% dell’esposizione umana alle diossine avviene attraverso alimenti quali carne e latticini, pesce e crostacei. I controlli e il monitoraggio delle pratiche di produzione, trasformazione, distribuzione e vendita delle materie prime sono tutti elementi essenziali nella produzione di alimenti sicuri.
Effetti delle diossine sulla salute umana
L’esposizione a breve termine ad alti livelli di diossine può provocare lesioni e irritazioni cutanee, ma anche alterazione della funzionalità del fegato. L’esposizione a lungo termine, invece, induce compromissione del sistema immunitario, del sistema nervoso in via di sviluppo, cioè nella vita fetale, del sistema endocrino e della fertilità.
L’esposizione cronica alle diossine ha provocato diversi tipi di cancro. A causa dell’onnipresenza delle diossine nell’ambiente, tutti gli individui sono potenzialmente a rischio, perciò è necessario compiere sforzi per ridurre la produzione di questi inquinanti con comportamenti sani per l’ambiente.