Cioccolato al latte e oli minerali: le marche migliori e le peggiori
Cioccolato al latte a rischio oli minerali, un magazine tedesco ha analizzato 25 tavolette: le migliori e le peggiori, alcune sono vendute anche in Italia.
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Non tutto il cioccolato al latte è davvero buono. La questione non è legata esclusivamente al gusto, ma anche alla provenienza degli ingredienti utilizzati, alla loro composizione e alle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori della filiera. Di questo si è occupato il magazine tedesco Ökotest, che grazie ad alcuni laboratori ha analizzato 25 tavolette (alcune tra queste vendute anche in Italia).
Un occhio di riguardo è stato riservato alla presenza di minerali all’interno delle tavolette di cioccolato al latte, in particolare a nichel e cadmio, ma anche ad altre possibili minacce per la sicurezza alimentare dei consumatori come le tracce di salmonella, acrilammide e idrocarburi. Dal punto di vista delle condizioni di lavoro i ricercatori hanno indagato con attenzione non soltanto la produzione finale, ma anche la provenienza del cacao ed eventuali illeciti all’origine della filiera (lavoro minorile incluso).
Delle 25 tavolette analizzate 16 sono risultate “mediocri”, 7 “carenti” o “insufficienti”. Appena 2 prodotti hanno ottenuto il giudizio “buono”, frutto di una composizione tutto sommato amica della salute, ma anche di buoni livelli di tracciabilità degli ingredienti (inclusa la provenienza del cacao) e di un gusto apprezzato dagli esperti contattati da Ökotest. Si tratta di un biologico, la “Rapunzel Dunkle Vollmilch, Hand in Hand“, e della “Ritter Sport Alpenmilch“.
Tuttavia restano aperti diversi interrogativi per quanto riguarda la presenza di oli minerali. Se da un lato risultano assenti i MOAH (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons, Idrocarburi Aromatici di Oli Minerali), dall’altro ben 24 tavolette di cioccolato al latte hanno evidenziato tracce di componenti minerali: l’unica priva di MOSH (Mineral Oil Saturated Hydrocarbon, Oli Minerali a base di Idrocarburi Saturi) ha deluso dal punto di vista produttivo e della trasparenza.
Risultati poco confortanti anche sul fronte della trasparenza in relazione alla filiera del cacao: 22 produttori non hanno fornito informazioni complete al riguardo; di questi 9 non hanno reso disponibile alcun dato. Le tavolette di cioccolato al latte ritenute peggiori dal magazine tedesco sono la “Dm Bio Vollmilch Schokolade, Naturland”, la “Dennree Vollmilch Schokolade”, la “Hachez Dunkle Vollmilch” e la “Prinzessin Feodora Hochfeine Vollmilch”. Giudizi “scarsi” anche per due marchi noti ai consumatori italiani come Milka (“Milka Alpenmilch”) e Lindt (“Lindt Vollmilch aus Alpenvollmilch”).
Fonte: Oekotest