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Gatto ansioso: cause, sintomi e rimedi

Anche i gatti possono soffrire di ansia: una condizione da monitorare captando i sintomi così da intervenire rapidamente per risolvere la situazione.

Gatto ansioso: cause, sintomi e rimedi

Fonte immagine: Unsplash

Anche il gatto può mostrarsi ansioso e stressato: una condizione non così occasionale e da monitorare con cura. Del resto, per il proprietario la salute del proprio felino è una priorità fondamentale, come quella di assicurargli una condizione di piena serenità. Quando ciò viene a mancare è necessario comprendere le motivazione e la cause che hanno interrotto l’equilibrio, captando per tempo tutti i sintomi che indicano uno stato ansioso e stressato.

Gatto: routine comportamentale

Il gatto di casa è un animale piuttosto abitudinario che sposa uno stile di vita ripetitivo e all’apparenza monotono: una circolarità molto importante per il suo benessere. L’amico di affezione non deve rinunciare a una serie di comportamenti tipici della sua indole e parte integrante del suo DNA, rituali collaudati presenti nella sua routine come, ad esempio, l’interesse per la caccia oppure marcare il territorio, mangiare, riposare ed accoppiarsi. In apparenza attività in aperto contrasto con la vita domestica, ma necessarie per il suo benessere emotivo ed in grado di mantenere intatto il suo equilibrio personale. Quando questi elementi vengono a mancare, o sono difficili da realizzare, subentra una condizione di ansia e di stress.

Ansia: le cause principali

Gatto

Tra le cause principali che possono produrre ansia possiamo individuare la mancanza di interazione e di gioco con il proprietario oppure, al contrario, l’estrema presenza dello stesso che può risultare invadente e pressante. Anche la convivenza forzata con altri animali oppure con persone estranee o nuove può destabilizzare l’emotività di Fufi, in particolare se gli spazi abitativi risultano piccoli e soffocanti. Il trasloco, un cambio repentino delle abitudini anche alimentari, l’obesità, la presenza di una malattia nascosta o di una patologia evidente, il cambio di lettiera, la morte del proprietario, l’abbandono, la trascuratezza, la manipolazione errata e i rumori forti: tutte cause che possono favorire una condizione di stress.

Ansia: i sintomi più comuni

Il gatto mostra questa difficoltà attraverso una serie di sintomi, quali la voracità eccessiva e nervosa che lo porta a nutrirsi in modo abbondante, l’immobilità data dalla paura e dal terrore verso qualcosa o qualcuno, la necessità di nascondersi o di reagire in modo aggressivo, la minzione eccessiva e il rilascio dei bisogni fuori dalla cassetta, la pigrizia, i lamenti vocali, un’ossessività e compulsività comportamentale anche nel confronto della pulizia personale, una modifica del carattere, una sonnolenza eccessiva, l’isolamento o la presenza di fusa forti e pressanti.

Le cure e le soluzioni

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Se dall’osservazione del proprio micio emerge un’evidente condizione di ansia, è bene consultare il veterinario così da correre ai ripari: lo stesso potrà avvalersi della presenza di un comportamentalista. Le due figure potranno analizzare e visitare il gatto così da emettere una diagnosi corretta, trovando la causa del disagio e suggerendo la cura più adatta. Prevenire questa condizione di ansia potrebbe facilitare la vita del gatto all’interno della dimora domestica, a partire da una maggiore attenzione nei suoi confronti da parte di tutti i membri della famiglia e che sia rispettosa dei tempi e delle necessità dell’amico.

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