Sigaretta elettronica: +22,5% rischio di tumori ai polmoni
Sigaretta elettronica e tumori ai polmoni, uno studio statunitense collega le e-cig a un incremento sensibile nel rischio cancro.
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Utilizzare sigarette elettroniche può incrementare del 25% il rischio di sviluppare tumori ai polmoni. Questo è quanto affermato dai ricercatori della New York University, secondo i quali lo svapo indurrebbe un meccanismo tale da convertire la nicotina presente nei liquidi di ricarica in un composto cancerogeno. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences.
Analizzando la risposta di 40 topi all’esposizione, in un periodo di 54 settimane, allo svapo da sigaretta elettronica i ricercatori hanno riscontrati diversi effetti nocivi. Il 22,5% dei roditori ha sviluppato un tumore ai polmoni, mentre il 57,5% ha evidenziato lesioni pre-cancerose alla vescica. Lo svapo sembra avere inibito la normale riparazione a livello di DNA dei tessuti polmonari.
Nettamente differenti i risultati ottenuti in un secondo gruppo, composto da 20 topi, esposto al vapore di sigaretta elettronica privo di nicotina: appena uno degli esemplari ha sviluppato un tumore ai polmoni. Una differenza “statisticamente molto significativa” secondo l’autore principale dello studio, il prof. Moon-Shong Tang.
Secondo Tang presenza o meno di nicotina potrebbe rivestire un ruolo importante nella pericolosità delle sigarette elettroniche. Secondo il ricercatore i risultati ottenuti alimentano la necessità di ulteriori studi in merito ai possibili legati tra e-cig e tumori nell’essere umano. Anche in presenza di ricerche future sarà altamente improbabile, ha concluso Tang, che gli apparecchi per lo svapo risultino innocui per la salute umana.
Di recente nel mirino dei ricercatori internazionali sono finiti gli aromi utilizzati nelle ricariche delle sigarette elettroniche. Secondo quanto affermato in uno studio della University of Technology Sydney svapare liquidi contenenti aromatizzazioni alla cannella o alla banana produrrebbero effetti infiammatori alle vie respiratorie e peggiorerebbero i danni ai tessuti.