Cosa mangiare prima di un’ecografia addominale completa
Prima di sottoporsi a un’ecografia addominale completa è necessario seguire alcune istruzioni alimentari: cosa mangiare e quali cibi evitare.
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L’ecografia è un esame indolore e non invasivo che si basa sulla trasmissione di ultrasuoni del tutto innocue per la salute, privo di radiazioni ionizzanti. L’ecografia addominale è mirata a indagare gli organi presenti nella zona dell’addome superiore e inferiore e dell’apparato gastro-intestinale, valutandone le condizioni e verificando l’eventuale presenza di lesioni che vengono appunto rilevate dall’ecografo.
Con questo tipo di esame si esplorano il fegato e la cistifellea, ma anche le vie biliari e la milza, coinvolgendo anche reni, il pancreas, lo stomaco, il tenue e il duodeno, la vescica. Nelle donne lo stesso screening serve per valutare lo stato di salute di utero e ovaie, mentre nell’uomo si rivela fondamentale per controllare la prostata.
L’ecografia addominale, inoltre, può essere eseguita su chiunque anche solo per monitorare le condizioni dei grandi vasi sanguigni, in particolare dell’aorta, monitorando anche lo stato dei linfonodi locali.
Il fine primario dell’ecografia all’addome è quello di escludere la presenza di patologie legate al tratto gastrico o intestinale composto da stomaco, intestino e colon, così come relative all’apparato urogenitale maschile e femminile.
Ecografia addominale, cosa mangiare prima dello screening
Per poter effettuare l’ecografia dell’addome completo è necessario seguire alcune specifiche istruzioni alimentari, in modo da preparare al meglio la zona da valutare. Già durante i tre giorni che precedono l’esame è importante cercare di favorire l’eliminazione dell’aria intestinale, eventualmente anche utilizzando specifiche tisane – come quella a base di finocchio – o assumendo capsule di carbone vegetale secondo le indicazioni mediche.
Per quanto riguarda cosa mangiare il giorno prima dell’ecografia addominale, inoltre, è necessario evitare il consumo di legumi, insaccati, caffè, bevande gassate e frutta, ma anche di pasta, verdura, cereali e latticini. È possibile consumare in modo moderato pane, riso e patate, prediligendo la preparazione di pietanze a base di carne bianca magra e di pesce bollito, eventualmente optando per l’assunzione di un brodo vegetale leggero.
Il giorno stesso dell’esame, invece, è indispensabile essere a digiuno da cibi solidi nelle cinque o sei ore che precedono l’ecografia, consumando solo acqua naturale. Se l’ecografia è programmata nelle ore pomeridiane, inoltre, è possibile consumare una colazione leggera a base di tè e un paio di fette biscottate.
L’ecografia addominale completa comprende anche il controllo dell’addome inferiore, pertanto è importante avere la vescica piena bevendo abbondante acqua non gassata circa un’ora prima dell’esame, evitando di urinare.
Come si esegue l’ecografia
L’esecuzione dell’ecografia addominale dura mediamente un quarto d’ora o venti minuti al massimo, durante i quali il medico fa scorrere una sonda ecografica sulle varie parti dell’addome dopo aver precedentemente spalmato un apposito gel.
Quest’ultimo serve per favorire il passaggio degli ultrasuoni e ottenere la massima visibilità facendo in modo che le onde siano riflesse in misura differente dai tessuti regolari e da eventuali lesioni, che possono contenere sia liquido sia masse solide.
Solitamente il paziente si stende a pancia in su in posizione supina, tuttavia il medico può richiedere un posizionamento di fianco per poter esaminare al meglio le zone laterali. L’ecografia non è dolorosa, tuttavia in alcuni casi può originare un leggero fastidio soprattutto se a essere analizzate sono alcune parti infiammate.