Sustainable Travel Report 2019: vacanze green per 55% dei viaggiatori
Turismo sostenibile sempre più importante per i viaggiatori, che per il 2019 puntano nel 55% dei casi a viaggi sempre più green.
Fonte immagine: Foto di travelphotographer da Pixabay
Viaggiatori sempre più orientati verso vacanze sostenibili e all’insegna dell’ecofriendly. Questo è quanto riportato all’interno del Sustainable Travel Report 2019, il rapporto realizzato da Booking.com, secondo il quale il 55% dei partecipanti al sondaggio avrebbe affermato la volontà di scelte più sostenibili per quanto riguarda i propri viaggi.
Stando ai risultati del Sustainable Travel Report 2019 diversi sarebbero gli aspetti considerati dai viaggiatori, dalle strutture ricettive fino ai mezzi utilizzati per il trasporto verso la località di destinazione o una volta arrivati sul posto. Tra le caratteristiche indicate per un viaggio più “green” anche la volontà di partecipare ad attività più “autentiche” che abbiano un “impatto positivo sulla comunità locale”.
A questo proposito Booking.com ha stilato una lista delle “migliori esperienze sostenibili” che possono essere vissute in giro per il mondo, scegliendo tra quelle proposte durante le edizioni degli ultimi anni del Booking Booster, programma di accelerazione per soluzioni innovative che interessino il comparto viaggi.
A cominciare dalla SASANE Sisterhood Trekking and Travel, una start-up (edizione 2019 del Booking Booster) specializzata in percorsi trekking tra i villaggi montani: guida dei viaggiatori donne vittime in passato della tratta di esseri umani. Un viaggio tra le bellezze naturali e culturali del Nepal, ma anche la possibilità di assaporare piatti tradizionali preparati in casa, assistere al lavoro di artigiani locali e dare il proprio contributo contro la violenza di genere e contro diverse forme di traffico degli esseri umani a livello rurale (inclusa quella delle “spose bambine”).
Sempre in Nepal è attiva la Community Homestay Network, tra i vincitori del Booking Booster 2018 del Booster e operante sempre a sostegno dell’emancipazione femminile. Fornite al viaggiatore esperienze culturali capaci di immergerlo nella realtà locale attraverso soggiorni in famiglia all’interno di abitazioni tradizionali (come il Panauti Community Homestay, 30 km da Kathmandu). Possibile anche apprendere i segreti della cucina nepalese e percorrere tour in bici al tramonto.
Passando all’India è possibile partecipare a uno dei tour organizzati dalla Global Himalayan Expedition, vincitrice del premio più alto durante l’edizione 2018 del Booking Booster. Questa start-up offre percorsi trekking alla scoperta di villaggi di montagna remoti, permettendo di scoprire alcuni dei paesaggi più incontaminati e selvaggi del sub-continente indiano. Le spedizioni hanno inoltre lo scopo di portare l’elettricità ai villaggi himalayani attraverso l’installazione di impianti a energia solare. Ciò permetterà a tali località di offrire ospitalità ai futuri viaggiatori e di ricavarne così fonti di reddito alternative. Un esempio in tal senso è offerto anche dalla Hidden Heaven-Apple Orchids Homestay, struttura ricettiva che si affaccia sul fiume Zanskar e che proprio la Global Himalayan Expedition ha dotato di energia elettrica.
Attiva in India anche la NotOnMap, tra le partecipanti a Booking Booster 2019, che propone esperienze capaci di scoprire l’anima rurale e la cultura delle remote località indiane. Soggiorni su misura per scoprire l’India più tradizionale e i suoi sapori. Passando al Sud-Est asiatico si possono scoprire le iniziative che interessano ad esempio la Thailandia, dove le tradizioni locali rischiano di scomparire a causa del turismo di massa. La piattaforma Hivesters (tra i vincitori 2018) permette di vivere esperienze legate alla realtà thai in piena sostenibilità, tutelando al contempo il patrimonio culturale attraverso un maggiore coinvolgimento dei viaggiatori con esperti locali (tra le varie attività danze tradizionali, street food, creazione di profumi ecc.).
Sud-Est asiatico al centro delle attività della Backstreet Academy, vincitrice dell’edizione 2017 del Booking Booster, piattaforma di viaggio per esperienze “peer-to-peer” a vantaggio delle comunità locali più svantaggiate situate in diversi Paesi dell’area. Località dove la popolazione “non parla inglese e non ha accesso alla tecnologia”. Vengono proposte attività mirate a favorire una profonda conoscenza delle tradizioni e la maggior parte dei profitti viene reinvestita a favore della popolazione locale. Possibile esercitarsi con lezioni di tiro con l’arco javanese o partecipare ai laboratori di intaglio artigianale.
Si propone di aiutare i rifugiati in Malesia la Picha Eats, start-up Booster 2019, attraverso l’iniziativa Open House: si potrà cenare a casa di una famiglia di rifugiati, che preparerà piatti tradizionale del proprio Paese d’origine.
Chi vuole viaggiare in Sud America potrà provare esperienze naturalistiche e vicine alle comunità locali della Colombia. Awake (Booster 2017) punta attraverso le sue attività a proteggere la biodiversità animale e vegetale, il tutto mettendo in contatto i viaggiatori con “host locali che hanno a cuore il benessere dell’ecosistema locale”. Tra le escursioni possibili un tour di tre giorni nella giungla lungo il Rio delle Amazzoni o anche facendo “paragliding nelle Ande”.
A supporto dell’emancipazione delle comunità locali colombiane è la IMPULSE Travel, che offre ai viaggiatori oltre 200 diversi tour con esperienze immersive per la promozione di una convivenza pacifica condividendo la cultura delle popolazioni del luogo.
Esperienze tra il Sud America e l’Antartide sono offerte da Keteka, tra le start-up vincitrici del Booking Booster 2018. Fondata da due veterani dei corpi di pace si propone di aiutare guide e artigiani locali attraverso la ridistribuzione dei flussi turistici sul continente a favore di percorsi meno “battuti”, ma altrettanto affascinanti.
Luoghi più remoti del Sud America anche per chi ha limitazioni motorie con la start-tup Wheel the World, tra le vincitrici del Booster 2018. Un’offerta di percorsi trekking e avventura all’insegna del turismo accessibile con cui si potrà raggiungere, anche in sedia a rotelle, località come Machu Picchu o l’Isola di Pasqua.