Farfalle: sull’Isola d’Elba torna la Vanessa multicolore
Una farfalla Vanessa Multicolora, nota anche come Nymphalis polychloros, è stata rinvenuta sull'Isola d'Elba dopo 100 anni dall'ultimo avvistamento.
Fonte immagine: Hectonichus via Wikipedia
Sull’Isola d’Elba torna un ospite assente da ormai 100 anni: è stata infatti individuata una Vanessa multicolore, una bellissima farfalla data ormai estinta nel paradiso toscano. L’ultima volta era stata avvistata nel 1916, mentre la riapparizion all’Elba risalirebbe all’agosto del 2018.
A confermare la scoperta è un team di biologi dell’Università di Firenze, in collaborazione con Legambiente: la Nymphalis polychloros – questo il nome scientifico della farfalla – è tornata ufficialmente sull’Isola del’Elba. Così come già accennato, non se ne avvistavano esemplari sul posto dal 1916, dopo le ultime rilevazioni effettuate dal ricercatore Orazio Querci e dell’entomologo Roger Verity.
Non è dato sapere quanti esemplari siano in circolazione sull’arcipelago toscano, tuttavia il ritrovamento fa ben sperare. Così come spiega Repubblica, a breve verrà raccolta una specifica raccolta dati sulla popolazione elbana, anche per capire le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle farfalle tipiche del posto. Il 22 aprile, invece, verrà inaugurata con una passeggiata il percorso “Oasi della farfalla di San Piero”, dedicata proprio a questi lepidotteri.
La specie della Nymphalis polychloros è diffusa in Europa, nel Nord dell’Africa e in Asia. Si caratterizza per un’apertura d’ali tra i 68 e i 72 millimetri, con le femmine più grandi, fino ai 75 millimetri. Le ali stesse presentano una colorazione bruno-rossastra, con delle caratteristiche macchie più scure, mentre il portamento è elegante, con un volo incantevole e certamente d’impatto. Così come già anticipato, è passato più di un secolo dall’ultimo avvistamento nell’Isola d’Elba, quindi il ritrovamento suggerisce che una piccola popolazione sia sopravvissuta, evitando la definitiva scomparsa della specie. Non resta che attendere nuovi studi, per comprendere quanto gli esemplari di questa bellissima farfalla siano diffusi in questo paradiso toscano, meta non solo di turismo, ma anche di elevatissima e preziosa biodiversità.
Fonte: Repubblica