Fibromialgia: sintomi, come si riconosce, cure
La fibromialgia è un disturbo di natura reumatica molto doloroso: ecco cos'è, quali sono i sintomi e quali sono i trattamenti possibili.
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La fibromialgia è una malattia reumatica dolorosa che interessa i muscoli e i tessuti fibrosi, come tendini e legamenti. È molto comune nella popolazione generale. Questa condizione patologica può colpire tutti i tessuti fibromuscolari, ma è più volte riscontrata a carico dell’area del collo, delle spalle, del torace, della regione lombare e delle cosce. A oggi manca ancora la certezza e l’identificazione di una caratteristica variazione istologica, inoltre i sintomi con cui si manifesta questa malattia sono generalizzati.
La fibromialgia è comune negli individui di entrambi i sessi, tuttavia è circa 7 volte più frequente tra le donne e, tra queste, ne sono più colpite le fasce di età più giovani. Nell’uomo è meno marcata la differenza nei diversi gruppi di età e la malattia può verificarsi in uomini adulti, bambini e adolescenti. Solo in alcuni casi si verifica in pazienti che già soffrono di altri disturbi reumatici sistemici, anche non correlati: la concomitanza delle condizioni di solito rallenta la diagnosi completa della fibromialgia.
La causa della malattia rimane sconosciuta, alcuni dati dimostrano che può essere scatenata da un’infezione virale o da altre infezioni sistemiche, come la malattia di Lyme o da un evento traumatico.
I sintomi
I primi segnali di questa condizione sono:
- la rigidità;
- il dolore.
Entrambi i sintomi iniziano gradualmente e sono, in un primo momento, piuttosto diffusi e associati a stanchezza e affaticamento muscolare eccessivo. I pazienti manifestano di solito anche molti sintomi definiti somatici come stanchezza generale, disturbi cognitivi, difficoltà di concentrazione e confusione/lentezza mentale. Molti pazienti soffrono anche di sindrome dell’intestino irritabile e mal di testa da tensione. Non sono rare le parestesie, cioè le alterazioni della sensibilità. I sintomi vengono con frequenza peggiorati da stress ambientale, insonnia o sonno poco riposante.
Come si riconosce
La malattia è di pertinenza del medico. Il percorso diagnostico inizia con l’esame obiettivo mediante il quale il medico potrà riconoscere alcuni segni tipici come gonfiori e infiammazioni. In conseguenza alla valutazione dei criteri clinici, il medico procederà con l’esecuzione di test, anche per escludere la presenza di altre malattie.
La diagnosi di fibromialgia deve essere presa in considerazione nelle persone che hanno avuto dolore diffuso per almeno 3 mesi, in particolare se accompagnato da vari sintomi somatici. La diagnosi si basa su criteri clinici dell’American College of Rheumatology, che comprendono una valutazione combinata di di dolore diffuso e somatici e cognitivi.
Come si cura
La fibromialgia tende a diventare una condizione cronica, tuttavia non è raro che si verifichino casi di remissione, ma anche di riacutizzazione dopo un periodo in cui il paziente non manifesta alcun segnale. La prognosi funzionale è generalmente favorevole per i pazienti trattati con un programma completo di supporto. La prognosi può essere peggiore se c’è un disturbo dell’umore sovrapposto che non viene affrontato.
Approccio al trattamento:
- programma di stretching ed esercizio aerobico, applicazioni di calore locale e massaggio;
- gestione dello stress;
- somministrazione al bisogno e secondo il parere del medico di antidepressivi triciclici o ciclobenzaprina per migliorare il sonno;
- somministrazione al bisogno e secondo il parere del medico di analgesici non oppioidi per ridurre l’impatto del dolore sulla qualità di vita.