Shungite: proprietà, utilizzo, controindicazioni
La shungite, una pietra scoperta all'inizio del XVII secolo in Russia: ecco a cosa serve e quali proprietà le vengono attribuite.
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La shungite è una pietra nera composta principalmente da carbonio, lo stesso elemento che alla base sia dei diamanti che della grafite. Quando fu scoperta per la prima volta, la shungite era anche chiamata ocra nera, sebbene non avesse alcuna relazione chimica con le sostanze gialle, rosse o ocra.
Il suo elevato contenuto di carbonio è ciò che dà alla pietra conferisce il caratteristico colore nero, che si differenza di quello della grafite, con la quale la maggior parte delle persone ha familiarità e ha visto più volte: è brillante e, in alcuni casi, caratterizzata da evidenti e molto luminosi riflessi di colore argento. Si ritiene che la shungite possa avere effetti positivi sulla salute, motivo per cui è attualmente di grande interesse.
Dove si trova
Il nome della pietra prende origine da quello del villaggio, Shunga, in Russia, dove è stata scoperta. Nella terra di origine la shungite ha una lunga storia, talvolta forse confusa con la leggenda: si dice che lo zar Pietro preferisse bere l’acqua, secondo lui molto ricca di minerali, che rimaneva dopo l’infusione della shungite. Questa sua abitudine, sempre secondo le stesse fonti, fu la motivazione dei suoi frequenti viaggi nella regione della Russia dove si trova appunto il villaggio di Shunga.
Si può ritenere che l’interesse dello zar per le proprietà di questa pietra siano alla radice del successo che ha avuto in seguito. Oggi i siti di estrazione della shungite sono molti di più e ne sono stati rinvenuti, sempre in terra russa, diversi soprattutto nelle zone che in passato sono state interessate da frequenti eruzioni vulcaniche o, ancora, nelle più antiche miniere di carbone. Le alte temperature che si raggiungono nelle profondità della terra sono senz’altro utili alla formazione della shungite più pura.
La Russia, tuttavia, è tutt’altro che la sola area di diffusione ed estrazione della shungite: se ne trova anche in Austria, India e Africa sebbene in quantità di molto inferiori. Alcune ricerche in campo geologico ipotizzano, a causa degli alti livelli di carbonio della shungite, che possa aver avuto origine da processi biologici che hanno distrutto organismi microscopici negli oceani antichi.
Proprietà attribuite alla shungite
Le abitudini dello zar forse hanno contribuito alla diffusione delle proprietà benefiche attribuite a questa pietra. Ecco quali sono:
- effetto ansiolitico;
- antinfiammatorio, utile anche nel trattamento dell’acne;
- effetto disinfettante;
- effetto purificante e protettivo.
I sostenitori dei “poteri” benefici di questa pietra le attribuiscono anche la capacità di portare fortuna e migliorare l’energia mentale.
Il suo impiego parrebbe adatto a tutti, tuttavia non è così: è controindicata per chi soffre tumore, benigno o maligno, e anche malattie cardiovascolari.
Come si può usare
L’impiego della shungite per ottenere i benefici promessi è piuttosto semplice: basta indossarla. In vendita sono disponibili diversi monili come orecchini, bracciali, spille o anelli. La pietra è relativamente fragile, pertanto si tratta di oggetti delicati. Tenere la shungite a contatto con il corpo favorisce, sempre secondo i sostenitori, la protezione dall’energia negativa. Allo stesso modo è consigliata per allontanare le energie interferenti con alcuni ambienti, ad esempio l’ufficio.
Monili e oggetti in shungite hanno bisogno di una minima e facile manutenzione: una volta al mese si possono lavare in acqua correte, anche tiepida e asciugare all’aria, meglio se al sole diretto per un paio di ore. L’uso della pietra può essere combinato con altre, come ad esempio l’opale, o i rubini.
Prove scientifiche
L’impiego della shungite per le diverse indicazioni proposte è scarsamente se non per nulla supportato da prove scientifiche: le affermazioni sui potenziali effetti benefici sono interessati, ma a oggi mancano dati convincenti.