Cactus di Natale: cura, rinvaso, malattie
Il cactus di Natale è una pianta succulenta dalla tipica fioritura invernale: ecco i consigli per la cura, il rinvaso e le malattie da cui proteggerla.
Non solo la classica stella, vi è un’altra pianta che allieta le feste con i suoi incredibili colori: è il cactus di Natale, una succulenta che tende a fiorire copiosamente proprio nel mese di dicembre. Abbastanza semplice da coltivare, e alternativa molto gradita per la decorazione della casa nel periodo natalizio, questo vegetale sta conquistando sempre più appassionati. Ma quali sono i consigli per la cura, il rinvaso e le malattie che potrebbero danneggiarla?
Naturalmente, prima di procedere con la coltivazione è utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Un passo importante, per verificare che le caratteristiche climatiche del proprio luogo di residenza siano compatibili con la crescita rigogliosa della pianta.
Cactus di Natale: le caratteristiche
Per cactus di Natale si intendono alcune varietà della Schlumbergera, una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae. Questi esemplari sono originari dell’America Centrale e del Sudamerica, in particolare il Brasile, e sono conosciuti come “cactus epifiti”. Questo perché presentano una fioritura molto copiosa, assai differente da altre piante grasse più classiche, che avviene in speciali periodi dell’anno. Le varietà che fioriscono a dicembre, come facile intuire, vengono comunemente definite cactus di Natale, quelle invece maggiormente attive in primavera sono note come cactus di Pasqua.
Il cactus di Natale presenta un agglomerato di fusti, caratterizzati da steli piatti e a pannello, pronti a formare dei singolari rametti. Sull’estremità superiore di questi rametti sorgono dei bellissimi fiori, solitamente sempre molto abbondanti, caratterizzati da petali allungati e carnosi, disponibili nei colori rosa, fucsia, ciclamino, rosso, porpora, viola e molti altri ancora. L’avvio della fioritura avviene a partire da ottobre fino a dicembre inoltrato, mentre le varietà primaverili raggiungono il loro picco a ridosso con il mese di aprile.
Poiché decisamente semplice da coltivare e curare, più di altre specie per le feste come la classica stella di Natale, il cactus viene principalmente scelto come centrotavola per il classico cenone, ma anche per abbellire davanzali, profili di camini, giardini interni e molto altro ancora. La coltivazione avviene principalmente tramite vaso.
Coltivazione, cura, rinvaso e malattie del cactus di Natale
Tutte le varietà di Schlumbergera possono essere coltivate con successo sia in vaso che in giardino, anche se quest’ultima modalità non è eccessivamente diffusa sullo Stivale. Questo perché la pianta richiede temperature tra i 16 e i 20 gradi per poter crescere senza intoppi, una necessità che la rende una scelta quasi esclusivamente domestica.
Il terreno preferito è quello poroso, ricco di sostanze organiche come l’humus, purché altamente drenante e possibilmente arricchito con un mix di torba e foglie secche. Le annaffiature, come avviene per tutte le succulente, non sono inoltre frequenti: questo vegetale può infatti trattenere a lungo i liquidi che trova nel terreno.
L’esposizione è solare, anche se il cactus non disdegna una mezz’ombra, e la temperatura dovrà essere sempre costante, evitando sbalzi o correnti d’aria che potrebbero comprometterne la crescita. Se curato adeguatamente, un singolo esemplare può anche sopravvivere per una trentina d’anni. La riproduzione, invece, avviene solitamente per talea, poiché metodo molto veloce per ottenere nuove piantine, capaci di riproporre lo stesso corredo genetico rispetto alla pianta originaria. La concimazione può avvenire con compost e sostanze azotate, seppur non di frequente, mentre il rinvaso avviene nella fase di quiescenza della succulenta: per il cactus di Natale, questo periodo corrisponde solitamente con la primavera.
La potatura è solitamente di contenimento, ovvero per mantenere la forma desiderata del cactus ed evitarne l’eccessiva crescita, quest’ultima sempre molto veloce. La procedura deve essere realizzata con cesoie disinfettate, per evitare contaminazioni con agenti esterni aggressivi, rispettando sempre la suddivisione in pannelli dei fusti. Il rinvaso, invece, avviene nel periodo di minor attività della succulenta: per la varietà natalizia, questo corrisponde alla primavera. Sul fronte delle malattie, la pianta non sopporta gli eccessi d’acqua poiché tendono a far marcire le radici, inoltre si segnala la necessità di controlli ciclici per scongiurare la presenza di muffe, acari, cocciniglie e insetti vari.