Cani e linfonodi: sintomi e segnali più diffusi
La salute del cane passa anche attraverso i linfonodi, ghiandole fondamentali del sistema linfatico che è bene monitorare per escludere patologie gravi.
La salute del cane passa anche attraverso i linfonodi, il cui formato deve sempre rientrare nella norma, così da escludere malattie anche gravi. Parte integrante di una rete fondamentale, nota come sistema linfatico, sono delle ghiandole che svolgono un ruolo utilissimo sia per il sistema immunitario che come drenaggio delle scorie di scarto. Quando queste ghiandole cambiano formato è bene consultare subito il veterinario.
Sistema linfatico
Il sistema linfatico è costituito da un insieme di organi e tessuti, una sorta di rete dove la linfa, liquido contenente i globuli bianchi, percorre i vasi linfatici, piccole autostrade tubolari responsabili della movimentazione della stessa lungo tutto il corpo. I linfonodi rappresentano una sorta di punto di snodo tra i vasi linfatici, svolgendo anche il ruolo di filtro. Questa ramificazione, che convive ma non si fonde con quella sanguigna, percorre tutto il corpo, recupera scorie e scarti dai tessuti drenando al contempo. Sono proprio i linfonodi a filtrare i liquidi e le scorie, così da evitare la condizione di ristagno.
Linfonodi
Come anticipato, sono punti di snodo all’interno del sistema linfatico, ghiandole di forma arrotondata in grado di filtrare liquidi e scorie. Nel cane i linfonodi sono identificabili come retromandibolari, prescapolari, ascellari, inguinali, mesenterici, lombo-aortici e poplitei. Alcuni sono maggiormente esplorabili perché più superficiali, altri invece possono apparire solo se particolarmente ingrossati. Il loro ruolo li espone agli agenti infettivi, da virus a batteri, ma anche funghi ed elementi patogeni che possono agevolare lo sviluppo di patologie anche gravi. Seguono stress, ansia, allergie, malattie autoimmuni e tumorali.
Sintomi
Non solo gonfiore alla palpazione, ma il linfonodo ammalato può apparire nel suo formato normale, risultando però doloroso se manipolato. L’animale può mostrare altri sintomi come febbre, inappetenza, ascessi purolenti, deglutizione difficoltosa per quelli accanto alla mandibola, movimento difficoltoso per quelli ascellari, costipazione o diarrea per quelli inguinali, letargia, vomito, nausea e respirazione affannosa. Il veterinario dovrà poi effettuare gli esami del sangue, quindi una biopsia, una radiografia o una ecografia se sospetta qualcosa di grave. Tra le patologie più diffuse, collegate ai linfonodi, vi è il linfoma: termine che racchiude più di 30 patologie di forma tumorale. Se gestito può rallentare il suo decorso, se trascurato può condurre il cane alla morte e in brevissimo tempo.
Cure
Il trattamento può variare in base all’esito della diagnosi: il veterinario potrà consigliare antibiotici, anti-fungini, antistaminici, antiparassitari e corticosteroidi. Nel caso delle formazioni tumorali, l’esperto consiglierà una soluzione chirurgica, quindi radioterapia e chemioterapia così da prolungare la vita del cane eliminando la problematica. L’unico a cui rivolgere domande e dubbi è solo il veterinario che, grazie alla sua competenza, potrà valutare la strada migliore da percorrere.