Irritazione da sabbia: rimedi naturali
L'irritazione da sabbia è un disturbo abbastanza frequente in estate: ecco come si manifesta e quali sono i rimedi naturali dall'effetto lenitivo.
Fonte immagine: Pixabay
Estate per molti è sinonimo di mare e relax: le vacanze nella stagione calda, infatti, si traducono spesso in pomeriggi passati sulla sabbia a prendere il sole, concedendosi di tanto in tanto un bagno rigenerante. Eppure per alcuni la permanenza sui litorali si trasforma in un fastidioso inconveniente: quello delle irritazioni da sabbia. Prurito, rossore, infiammazione: cosa genera questo fenomeno e, soprattutto, quali sono i rimedi naturali per renderlo meno evidente?
Prima di cominciare, è utile sottolineare come qualsiasi questione relativa alla pelle debba essere analizzata dal medico curante, il quale potrà decidere di vagliare il consulto di uno specialista in dermatologia. In questo frangente, si fa unicamente riferimento alle blande irritazioni, quelle che spontaneamente scompaiono dopo poche ore, e che non rappresentano quindi un’urgenza medica. In merito ai rimedi naturali, invece, è sempre bene seguire i consigli dello specialista, nonché prendere in considerazione eventuali ipersensibilità o allergie personali.
Irritazione da sabbia: come si manifesta
L’irritazione da sabbia è una conseguenza abbastanza frequente, e molto fastidiosa, della permanenza in spiaggia durante il periodo estivo. Non tutti ne sono colpiti, si tratta infatti di un disturbo più frequente fra coloro che presentano una pelle molto delicata, e in genere causa conseguenze di minore entità, del tutto sopportabili.
Le manifestazioni possono essere le più svariate, nei casi più comuni l’irritazione si presenza con chiazze rossastre nelle porzioni del corpo a contatto prolungato con la sabbia, quali piedi, glutei e schiena. Di norma, si prova un lieve fastidio, una sorta di prurito, a volte anche un blando bruciore. Diverso è invece il fenomeno della dermatite atopica da contatto, dovuta a un’ipersensibilità personale della cute: quest’ultimo disturbo, che può comportare secchezza, lacerazioni e nei casi gravi anche sanguinamento, deve essere unicamente trattato dal medico o dal dermatologo.
Sebbene molti ritengano siano l’acqua salata e la salsedine a determinare la reazione, in realtà pare l’origine dell’irritazione derivi invece dalla ruvidità dei granelli di sabbia che, sfregando contro la cute, la sottopongono a un piccolo stress. L’acqua salata, semmai, può agire sul fronte della secchezza e della disidratazione della cute, un elemento che può certamente contribuire nel rendere l’area irritata più evidente.
Naturalmente, le irritazioni da contatto e sfregamento da sabbia devono essere distinte da infezioni più gravi, come funghi, impetigine, verruche e molto altre ancora, abbastanza frequenti al mare. Per questa ragione, il parere dell’esperto rimane sempre imprescindibile.
Irritazione da sabbia: rimedi naturali
Sono molti i rimedi naturali che possono essere impiegati per ridurre una semplice irritazione da spiaggia, dopo aver appurato si tratti di una reazione della cute al contatto con granelli e non la manifestazione di altre problematiche più serie, elencate nel precedente paragrafo. Naturalmente, è necessario valutare le caratteristiche della propria pelle, nonché informarsi su controindicazioni ed effetti indesiderati, prima di ricorrere a questi ritrovati naturali.
Il primo consiglio per ridurre il rischio di irritazioni da spiaggia è di natura comportamentale. In caso la propria pelle fosse particolarmente delicata, è utile fare di tanto in tanto una doccia con acqua dolce, non solo per rimuovere i detriti, ma anche per eliminare il sudore. Con un contatto prolungato con la pelle, infatti, quest’ultimo potrebbe contribuire all’apparizione di arrossamenti. Ancora, è bene non stendersi direttamente sulla sabbia, soprattutto se molto calda, preferendo un telo mare o un materassino sufficientemente irritante. Per i piedi, indicato è ricorrere alle classiche ciabattine o agli infradito.
Tra i rimedi naturali più indicati, i più comuni dall’effetto lenitivo a uso topico: gli impacchi di camomilla, un crema a base di calendula oppure l’aloe vera in gel, quest’ultima anche rinfrescante. Indicato anche l’olio di jojoba, purché non in presenza di ferite aperte, per il suo contenuto in vitamine e la capacità di rigenerare il collagene.