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Giardino commestibile: cosa è, come realizzarlo

Il giardino commestibile è una forma d'orto che include sia varietà floreali che vegetali utili in cucina: ecco come farlo, anche con materiali di recupero.

Giardino commestibile: cosa è, come realizzarlo

Fonte immagine: Flower via pixabay

Il giardino commestibile è un’area verde, in genere privata, che contiene fiori, erbe, semi, bacche e piante che si possono mangiare. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di una zona dalle dimensioni limitate a pochi metri quadrati, tuttavia le misure non sono definite in modo statico e dipendono dallo spazio che si ha a disposizione. Talvolta è addirittura limitato a pochi vasi, che possono anche trovare posto su un terrazzo.

Oltre all’indiscusso vantaggio di essere una fonte di piante a uso alimentare, il giardino commestibile è considerato un’attività dagli effetti salutari e terapeutici. Possono dedicarsi al suo allestimento e cura tutti, anche le persone con disabilità, gli anziani e i bambini. Per questi ultimi è> gratificante ed educativo trascorrere il tempo libero nell’orto, curando le piante e coltivando il proprio cibo. Dedicarsi con costanza a l giardino commestibile consente di fare un po’ di attività fisica, stare all’aperto, ridurre in modo significativo i livelli di stress e curare la propria alimentazione, oltre a ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

Vediamo quali sono le attività per realizzare il proprio giardino commestibile.

Come si pianifica il giardino commestibile

Flowerpot

Una volta stabilito lo spazio da dedicare – come già detto, può essere anche quello occupato da pochi vasi su un terrazzo purché ben soleggiato – è bene assicurarsi di avere un facile accesso all’acqua. Sia nel caso di coltivazione in piena terra che nel vaso, il primo passo importante è la preparazione del terreno, che deve essere ben concimato con materia organica e drenante.
Lo spazio destinato deve essere facilmente accessibile, per poter svolgere le attività di cura. Se è possibile, è utile avere nelle vicinanze un piccolo spazio per riporre gli attrezzi e tutti i materiali utili alla preparazione e alla cura delle piante.

Tutto questo può essere allestito in giardino, ma anche in cortili, balconi cittadini o portici. In caso di necessità, si può allestire un giardino rialzato per un facile accesso.

Contenitori per il giardino commestibile

Tutti i contenitori sono adatti per la crescita delle piante, molti potrebbero anche essere materiali di recupero, come vecchie carriole, vasche da bagno usate, vaschette per la biancheria con fori per il drenaggio, vecchi pneumatici per auto, anche impilati uno sopra l’altro a diverse altezze. Sono ovviamente adatti anche tutti i classici contenitori da giardinaggio, come vasi in plastica e terracotta, scatole di polistirolo, barili, grandi tubi di terracotta.

Il giardino commestibile dovrebbe essere sistemato in un’area al riparo dal vento.

Che cosa piantare nel giardino commestibile

Greenhouse

La scelta è molto ampia, pertanto è preferibile avere una lista di ciò che più di apprezza in cucina, sia come erbe aromatiche che come vegetali, o frutta da mangiare. Inoltre è necessario tenere conto delle condizioni del clima e della stagionalità per la semina e la raccolta. Ecco alcuni esempi di fiori, erbe e piante che sono adatti per un giardino commestibile:

  • borragine, garofano, camomilla, crisantemo, fucsia, geranio, ibisco, malva rosa, caprifoglio, lavanda, fiori di limone, lilla, calendula, nasturzio, viola del pensiero, rosa, salvia e viola: tutti fiori che possono essere usati anche per arricchire insalate;
  • rosmarino, basilico, erba cipollina, salvia, menta, origano, prezzemolo e timo;
  • mirtilli e gelsi;
  • lattuga, pomodori, peperoni e fagioli e fagiolini;
  • kiwi e fragole.

Quando lo spazio dedicato è in piena terra, il giardino commestibile può essere arricchito anche con piante e alberi per raccogliere limoni, albicocche e mele.

La cura del giardino commestibile deve essere regolare e costante: irrigare, rimuovere le erbacce e nutrire il terreno con concimi organici come il compost, quest’ultimo da autoproduzione.

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