Alcol e tumori: Asco prende posizione, ecco i rischi per la salute
Anche l'Asco si schiera sul collegamento fra bere alcol in maniera prolungata e sviluppo dei tumori: l'associazione fa delle proposte concrete.
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Esisterebbe un collegamento tra il bere alcol e l’incidenza di ammalarsi di tumori. Anche l’Asco – American Society of Clinical Oncology si schiera a favore di questa ipotesi, secondo le dichiarazioni che ha reso al Journal of Clinical Oncology.
Si stima che il 5,8% delle morti per tumore nel mondo sarebbe da attribuire proprio al bere alcolici in eccesso e in maniera prolungata. Se si beve a lungo, nel tempo si corre il rischio di ammalarsi di tumore al fegato, al colon e alla laringe. Un dato allarmante se si pensa che l’abitudine di bere alcol continua ad aumentare.
Gli esperti rivelano che la gente generalmente non associa il bere birra, vino o super alcolici allo sviluppo delle neoplasie, ma come ha sottolineato Bruce Johnson, presidente di Asco, l’associazione sarebbe ormai accettata scientificamente. Nel 2016 è stata compiuta una revisione degli studi sull’argomento e i ricercatori sono giunti alla conclusione che l’uso eccessivo di bevande alcoliche può essere associato al pericolo di sviluppo di diversi tumori, fra cui quelli del fegato, del colon, del retto, della mammella, della prostata e del pancreas.
L’obiettivo sarebbe quello di aumentare la consapevolezza fra la gente, ma anche di arrivare a delle proposte concrete. Noelle LoConte, autore principale della dichiarazione Asco, ha affermato:
Asco si unisce a un numero crescente di organizzazioni per la cura del cancro e la salute pubblica nel riconoscere che anche l’uso moderato di alcool può provocare il cancro, pertanto limitarne l’assunzione è un mezzo per prevenire la malattia.
La nota associazione vorrebbe che le autorità si impegnassero di più nel diffondere campagne di informazione e nella limitazione della vendita di alcolici, soprattutto rafforzando l’impedimento da parte dei minori nell’acquisto di alcol. Inoltre propone di aumentare le tasse sugli alcolici, che sarebbero anche un mezzo per farne diminuire il consumo.