Cosa non fare mai con i cani: 7 esempi
7 comportamenti da non mettere in atto con il cane di casa: costrizioni, abitudini e atteggiamenti da evitare per il benessere e la felicità del quadrupede.
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I cani sono grandi amici del quotidiano, presenze costanti che animano la vita e rendono le giornate più serene. Innegabili i benefici che derivano dalla convivenza a stretto contatto con Fido: chi ha questa grande fortuna è consapevole delle gratificazioni ma anche degli oneri che ne derivano. Vivere con un cane è un percorso che comporta impegno ma che riempie di amore, per questo esistono alcuni atteggiamenti errati da non mettere mai in pratica, per garantire al quadrupede il massimo della serenità.
Vita in esterno
Lasciare un cane per troppo tempo da solo in giardino o nel recinto di casa non è una soluzione ottimale per il suo benessere, perché l’animale necessita di interazione e calore umano. Benché svolga il ruolo di esemplare da guardia, per lui l’amore e le attenzioni sono elementi indispensabili, inoltre dormire all’aperto e in uno spazio non propriamente isolato dalle intemperie può incidere sulla sua salute.
In auto da solo
Lasciare Fido in auto da solo, specialmente durante i mesi più caldi, è una sofferenza oltre che un atto di maltrattamento punibile dalla legge. La lamiera dell’automobile surriscalda l’abitacolo durante l’estate, fino a raggiungere temperature eccessive, mentre d’inverno lo trasforma in una ghiacciaia. Il cane recluso, magari senza l’agio di un finestrino aperto, può addirittura morire: una condanna, anche per pochissimi minuti di permanenza.
Visite veterinarie
La salute del quadrupede è importante, dimenticare o evitare di portarlo dal veterinario è un grosso errore. Fido è un essere vivente con necessità mediche utili a preservare integra la salute, sia quella personale che della casa dove abita. Vaccinazioni, controlli, visite di routine sono importanti, quindi è necessario evitare l’improvvisazione casalinga diagnosticando cure e malattie senza una vera conoscenza della problematica.
Box come punizione
Sgridare un cane può risultare indispensabile se fatto nel modo giusto, ma le punizioni non servono e non sono utili, come le stesse costrizioni. Fido non è un bambino, per questo non si deve interagire con lui come se lo fosse, costringendolo a rintanarsi in “camera sua” quando sbaglia. Per il quadrupede la reclusione nel box risulterà solo una sofferenza, una coercizione, che lo spingerà a identificare il luogo come un posto di sofferenza e rifiuto. La cuccia deve essere solo un angolo deputato al riposo e al relax.
Pulizia dei denti
Pulire i denti del cane è un’abitudine utile per il benessere della sua bocca, ma in pochi affrontano la routine con costanza e ciò porta allo sviluppo e alla formazione di infezioni. Un controllo veterinario costante della dentatura del cane può evitare la problematica, associato anche a una pulizia approfondita effettuata una volta l’anno. Cui si deve affiancare un lavaggio costante e casalingo, da realizzare con uno spazzolino piccolo e utilizzando un dentifricio per animali.
Sentimenti
I cani provano sentimenti puri, quali l’amore e l’affetto, ma possono cadere in depressione e tristezza se scacciati e allontanati con brutalità. Non si deve mai sottovalutare l’animo di un quadrupede che vive al nostro fianco, che ha dedicato il suo tempo e la sua vita alla nostra protezione e a quella dell’abitazione. La sua fedeltà è un bene raro da onorare sempre.
Picchiare il cane
Colpire o picchiare Fido è una forma di cattiveria gratuita che non merita, perché le percosse non rappresentano mai il modo corretto per educarlo. Anzi, questo lo spingerà a temere l’uomo, senza ascoltarlo correttamente e senza creare la giusta affinità. Il gesto sbagliato e crudele va subito represso in favore di un percorso educativo, messo in pratica con il supporto di un educatore.