Coccinella: caratteristiche e abitudini
Piccole e resistenti, le coccinelle possiedono una corazza solida e un colore rosso sgargiante intervallato da mini puntini neri: sono fameliche e voraci.
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La coccinella è un piccolo insetto parte integrante della famiglia dei coleotteri, molto diffusa ovunque, infatti può contare sulla presenza di 6.000 specie. Mini di formato, con una misura variabile da 1 a 10 millimetri, fino ai casi eccezionali di un centimetro. Le caratterizza una forma emisferica ovoidale, con testa piccola e antenne corte clavate, cioè rigonfie solo da una parte. La bocca presenta una complessità strutturale, mentre le sei zampe, piuttosto articolate, favoriscono la corsa dell’insetto. Ma ciò che definisce la coccinella è la parte superiore, costituita da una corazza semisferica composta da due ali rigide. Una vera arma di protezione e difesa, sia per la zona alta che per il ventre e l’addome. L’insetto appare compatto e la corazza definita da una colorazione rossa a puntini neri, che richiama una maculatura. Una tonalità che identifica questo insetto, che può variare in base alla specie ma che funge da arma di difesa contro i predatori. Il colore sgargiante e acceso è spesso associato al veleno, una sorta di avviso per i suoi nemici.
Il veleno, non tossico per l’uomo, viene rilasciato dalle zampe e possiede un odore repellente, un meccanismo definito “reflex-bleeding” che può risultare pericoloso per lucertole e piccole uccelli. Se minacciata, ritrae le zampe e si trasforma in una fortezza inespugnabile e salda, oppure apre la corazza e vola via. Molto vorace e famelica, riesce ad adattarsi a ogni ambiente, nutrendosi di una serie di insetti e afidi nocivi per le coltivazioni.
Il suo è un ruolo molto importante perché spesso viene introdotta nei campi agricoli, attuando così una lotta biologica naturale senza l’impiego di prodotti chimici. Dopo l’accoppiamento, che avviene in primavera, l’insetto depone le uova in gruppi di dieci unità oppure singole, per evitare i predatori, e qualche volta le depone direttamente sul corpo dei nemici stessi. Le uova, dal colore appariscente, sono sia non fertili che fertili: le prime possono diventare utili come cibo per le larve. Gli stadi di crescita sono quattro e le stesse larve possono risultare voraci, tanto da ripulire dagli insetti il fogliame delle piante su cui vengono deposte. Il corpo della larva risulta affusolato e allungato.
Coccinella e curiosità
Nell’immaginario collettivo, le coccinelle ispirano simpatia grazie alla loro forma arrotondata e al colore sgargiante. Ma, come abbiamo visto, sono piccoli predatori dalla fame marcata e dall’incredibile voracità, capaci di mangiare le proprie uova e i propri simili. Secondo la tradizione sono portatrici di buona fortuna, ma solo quelle con sette puntini neri, per via dell’astrologia babilonese che riconosceva solo sette pianeti nella galassia. Il sette è un numero ricorrente che da sempre incide nella vita dell’uomo, perché legato sia all’Apocalisse che alle meraviglie della Terra.
Le coccinelle si comportano come i più grandi predatori del regno animale, intente a cercare il pasto migliore. Ma, in assenza di proteine animali, possono ripiegare verso una scelta più vegetariana, inserendo nel menù polline e nettare dei fiori. Alcune credenze popolari, infine, indicano la coccinella come messaggera dei defunti.